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Sommario |
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Farmaceutica: Gava (Regioni) sorpreso da reazione Sirchia | |||||||
'Sono sorpreso per alcune dichiarazioni
forti espresse dal ministro della salute" (cfr.
regioni.it n.33). Lo ha dichiarato l'assessore
alla Sanità del Veneto,
Fabio
Gava, nella sua veste di coordinatore degli assessori alla Sanità
delle Regioni italiane. Ricordiamo che Sirchia in un'intervista
a Il Sole 24
aveva definito "sovietiche" le
posizioni delle Regioni di proposta di un "patto"
sulla farmaceutica: documento inviato il
9 maggio da Enzo Ghigo (cfr. regioni.it n.32) , Presidente della Conferenza delle Regioni, con
lettera al Ministro
dell'Economia e al Ministro della Salute. Gava ha spiegato la proposta dei Presidenti di Regione in materia di farmaceutica: "Le nostre preoccupazioni derivano dall'esigenza di individuare in tutto il settore un sistema equilibrato e capace di funzionare, sia in momenti ordinari, che straordinari. Ovviamente, trattandosi di un qualcosa di unitario, il documento contiene le posizioni di tutte le Regioni. Si tratta di proposte da non prendere o respingere in toto, ma passibili di ogni confronto, discussione, e anche, alla fine, di una possibile approvazione parziale''. ''In particolare - ha sottolineato Gava - va richiamata l'attenzione su alcuni elementi che le Regioni considerano importanti: l'evidenziazione dell'effettiva spesa farmaceutica, sia convenzionata che ospedaliera; la necessità di un sistema che introduca prezzi di riferimento per categoria farmaceutica, omologo a quello utilizzato per il nuovo prontuario; l'opportunità di alcune regole sull'informazione scientifica che tanti problemi ha creato di recente; il superamento del sistema previsto dall'articolo 9-ter, buono negli obbiettivi, ma di difficile applicazione; la possibilità di introdurre anche in Italia l'Agenzia Nazionale dei Farmaci''. (gs) |
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Beni culturali: proposte regioni | |||||||
Le Regioni, per
affrontare il tema del nuovo Codice delle leggi in materia di beni
culturali, hanno elaborato una serie di
proposte. Si parte dal presupposto
che bisogna individuare ciò che serve al Paese per migliorare le forme di
esercizio della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, per
arrivare a valutare, alla luce del nuovo dettato costituzionale, se sia
meglio definire tali aspetti solo in sede legislativa o non anche con gli
strumenti pattizi previsti dalla Costituzione
(art. 118 - III comma) . |
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Sicurezza: Regioni, Province e Comuni uniti | |||||||
Regioni, Province e Comuni unite sulla sicurezza
e nel presentare una serie di proposte legislative riguardanti
“Disposizioni per il coordinamento in materia di sicurezza pubblica e
polizia amministrativa locale, e per la realizzazione di politiche
integrate per la sicurezza". |
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Rifiuti in Campania: soluzione interregionale | |||||||
L'emergenza rifiuti in Campania ha trovato
nella collaborazione tra le Regioni uno sviluppo positivo nell'immediato.
Intanto il Presidente della Regione,
Antonio Bassolino,
ha denunciato ''scarso senso di responsabilità'' e le posizioni ''strumentali''
e le ordinanze ''sbagliate'' di alcuni sindaci. E' quindi un esempio
positivo quello che viene dal dialogo tra le Regioni: ''Nelle prossime ore
- ha detto Bassolino - cominceremo a portare le ecoballe in Puglia. Il
presidente Fitto mi ha appena scritto, spiegando che non trattandosi di
smaltimento di rifiuti non c'era bisogno dell'autorizzazione. Ma comunque
e' stato giusto avviare un confronto tra noi, in spirito di reciproca
collaborazione''.
Le ecoballe
arriveranno in Emilia-Romagna attraverso appositi treni, ed in Puglia (il
sito industriale da utilizzare si trova in provincia di Taranto) a bordo
di camion. Così facendo, spiegano i tecnici del commissariato
straordinario, si conta di smaltire circa 2.500 balle al giorno, di cui
300 in Umbria, 1.200 in Emilia e un migliaio in Puglia. I rifiuti campani da smaltire in Emilia-Romagna non dovranno comunque superare le 50.000 mila tonnellate e dovranno essere rifiuti già preselezionati, trattati e il loro trasferimento dovrà avvenire esclusivamente in treno, su rotaia e non su gomma. E' ''un atto di responsabilità - ha precisato il presidente dell' Emilia-Romagna, Vasco Errani - non un'azione di supplenza a tempo indeterminato. L' obiettivo è l' autosufficienza di tutte le Regioni, anche attraverso lo sviluppo della raccolta differenziata''. Per Errani, ''si tratta di un esempio concreto di federalismo solidale e responsabile". Per questo Errani ha chiesto a Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, che l'emergenza rifiuti sia posta all' ordine del giorno di una delle prossime riunioni, per decidere un pacchetto di proposte da presentare al Governo e definire meglio le modalità di 'mutuo soccorso' in situazioni di emergenza. (gs) |
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Osservatorio turismo | |||||||
Un'importante novità
di Ecotur 2003 e' l'Osservatorio permanente del Turismo-Natura, costituito
per monitorare l'andamento, il volume d'affari, le tendenze e tutto ciò
che interessa questo segmento del turismo nazionale. L'Osservatorio si avvale del supporto e della collaborazione dell'Università degli Studi dell'Aquila, corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici di Sulmona. L'Osservatorio ha presentato ad Ecotur 2003 un Rapporto sull'ecoturismo in Italia. (red) |
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Agriturismo: la competenza è regionale | |||||||
Le Regioni prendono posizione sul Disegno di Legge in materia di agriturismo (attualmente in discussione alla Camera). La Conferenza delle Regioni ribadisce che la Costituzione attribuisce alle Regioni la competenza generale residuale (c.d. “esclusiva”) su tale materia. In tale ambito ricadono, del resto tutte le materie relative allo sviluppo delle attività produttive non menzionate nel comma terzo dell'articolo 117 della costituzione, ivi comprese quelle concernenti l’agricoltura ed il turismo (delle quali l’ “agriturismo” rappresenta una specifica interazione). Pertanto, un disegno di legge nazionale organico in materia di agriturismo risulta, già nel suo impianto generale, contrastante con il titolo V della parte seconda della Costituzione e dovrebbe essere ritirato. Naturalmente, lo Stato può disciplinare quelle materie – che pure rilevano nell’ambito dell’attività agrituristica – che sono demandate alla propria competenza normativa esclusiva (ad esempio alcuni aspetti fiscali) o per le quali esso conserva una potestà legislativa limitata alla previsione di principi fondamentali: è il caso, ad esempio, delle disposizioni in materia di tutela della salute o di alimentazione (considerato il notevole rilievo dei requisiti igienici e gli specifici risvolti relativi alla preparazione e somministrazione dei pasti), nonché di alcune disposizioni che possono interessare il governo del territorio. Tuttavia, da un lato, questi aspetti non possono consentire una normazione statale che vada oltre gli specifici limiti di ogni materia (se il legislatore statale deve dettare solo “principi fondamentali” non può scendere nel dettaglio) e, d’altro lato, comunque l’insieme dei piccoli interventi legislativi che allo Stato competono rispetto a questo settore non può in nessun modo portare all’adozione di un intervento organico in materia di agriturismo, come quello che il d.d.l. ipotizza, ma semmai a limitate misure legislative specifiche. (sm) |
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