|
|||||||||||||||||||
Sommario |
|||||||||||||||||||
Gettito condoni: Regioni scriveranno a Tremonti | |||||||||||||||||||
Le Regioni si preparano ad assumere una delibera per rinunciare ai ricorsi presentati alla Corte costituzionale, dopo che un provvedimento del 18 aprile del ministro del Tesoro ha di fatto revocato il decreto taglia-spese limitatamente al capitolo riguardante la riduzione di spese per Asl ed ospedali. Le Regioni chiederanno al governo l' istituzione di un tavolo politico per gestire le questioni di finanza pubblica e per evitare che si ripeta uno scontro istituzionale come quello provocato dal decreto taglia-spese. Il presidente Ghigo ha anche assicurato che scriverà al ministro del Tesoro per sollecitarne una risposta sulla destinazione delle risorse reperibili attraverso i condoni tributari. Secondo quanto è emerso una quota parte del gettito proveniente dai condoni sui tributi di carattere regionale dovrebbe essere assegnata alle Regioni.(gs) | |||||||||||||||||||
21 e 22 maggio Conferenza Regioni. Errani: "Ssn a rischio" | |||||||||||||||||||
E' stata convocata per il prossimo 21
maggio la Conferenza dei presidenti delle Regioni. Lo ha detto il
presidente della Conferenza,
Enzo Ghigo (che
oggi interverrà nel convegno conclusivo in programma a
Forum PA) confermando che ieri i
Presidenti delle Regioni si sono dedicati all'''ordinaria
amministrazione''. La discussione sul Ddl La Loggia di riforma del Titolo
V, che avrebbe dovuto svolgersi questo pomeriggio, e' stata rinviata al 22
maggio. La Conferenza - come ha detto il Vicepresidente, Vasco Errani - ha solo ''deliberato le intese decise a Fiuggi'', relative al riparto del fondo sanitario nazionale per il 2002. Errani a tale proposito ha ricordato che ''il problema rimane quello proposto a Fiuggi e sottolineato dal ministro Sirchia: è a rischio il sistema sanitario nazionale pubblico. Ha pienamente ragione il Ministro - ha aggiunto Errani - lo diciamo da tempo, occorre finanziare adeguatamente il sistema sanitario nazionale. Oggi non è così e questo crea problemi serissimi non tanto alle regioni, quanto ai cittadini e al Paese''. E la garanzia del finanziamento dei servizi essenziali di assistenza è stata anche al centro dell'intervento che il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha svolto ieri in occasione della visita del Presidente Ciampi a Lecco: 'La prima cosa che chiediamo è che vengano garantiti i finanziamenti alle Regioni perché queste possano svolgere le loro competenze, garantendo i servizi essenziali ai cittadini''. Formigoni chiede inoltre che: ''Ci sia un nuovo meccanismo di solidarietà tra le Regioni. Le Regioni più forti, tra cui la Lombardia, che e' la prima in assoluto, sono disposte a continuare a dare una mano alle Regioni più deboli. Ma non vogliamo meccanismi penalizzanti''. (sm) |
|||||||||||||||||||
Regioni propongono un patto per la farmaceutica | |||||||||||||||||||
Un "Patto per la farmaceutica". lo propongono le Regioni con un documento approvato nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni dell'8 maggio. Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni, ha quindi scritto oggi una lettera a Tremonti e Sirchia in sui si ricorda che "anche durate l’iter delle Legge Finanziaria 2003, in merito alle disposizione sulla Sanità, è stata più volte sottolineata la rilevanza e l’urgenza di una revisione normativa complessiva ed organica del settore farmaceutico. In tale direzione le Regioni hanno formulato una proposta per “Un nuovo patto per la Farmaceutica” e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione dell’8 maggio u.s., ha approvato tale documento. Desidero, pertanto, trasmettere alla Sua diretta attenzione il documento anche al fine di confrontarsi sulle proposte avanzate".
Il documento che è stato predisposto dal Coordinamento degli
Assessori alla sanità suggerisce la stipula di un patto sulla
farmaceutica da parte di tutte le parti contraenti del settore. Con questo
documento le Regioni intendono fornire un contributo alla questione
centrale della sostenibilità del sistema, vale a dire del rapporto tra
spesa, profitti e investimenti in ricerca e sviluppo (R&S). Se ciò non si
realizza la farmaceutica rimane per le Aziende un settore di mercato in
cui massimizzare il profitto; per il Governo, invece, la farmaceutica
diventa un capitolo esclusivo di spesa, in cui necessariamente introdurre,
di Finanziaria in Finanziaria, misure congiunturali e di razionamento per
limitare un incremento della spesa insostenibile per un sistema che
finanzia senza un necessario ed adeguato ritorno. È necessario garantire
una sostenibilità condivisa della spesa farmaceutica e del suo governo a
partire dal tetto del 13%, derivante dall’accordo dell’8 agosto 2001. La
spesa farmaceutica nel 2002 ha evidenziato un fattore di controtendenza,
con un rendiconto a consuntivo che non registra aumenti rispetto al 2001
(unico nel settore della Sanità) e i dati di gennaio 2003 danno un
tendenziale del –12,2% rispetto a gennaio 2002.
|
|||||||||||||||||||
On line i documenti della Conferenza delle Regioni 8 maggio | |||||||||||||||||||
Sono on line su www.regioni.it i documenti approvati dalla Conferenza delle Regioni dell'8 maggio. Fra questi un Protocollo integrativo area balcanica , un Documento di proposta di un patto per Farmaceutica , un documento sulla Proroga termini attività medici e finanziamento terapie oncologiche ed ematiche, nonché transazioni soggetti danneggiati da emoderivati. Posizioni anche su Agriturismo ,Servizio civile sulle risorse del fondo nazionale per il servizio civile sulla Balneazione ; sulla promozione delle imprese nell'area balcanica . (sm) | |||||||||||||||||||
Anziani: fondo obbligatorio per non autosufficienza | |||||||||||||||||||
Le 'tempie grige' non autosufficienti, che
oggi sono 1.967.000, passeranno infatti a 4.932.164 nel 2050. Per questo
e' necessario attivare sistemi assistenziali integrativi. E la soluzione,
secondo le Regioni italiane, e' quella di un fondo obbligatorio autonomo
per 'coprire' il rischio di non autosufficienza, 'disegnato' secondo il
modello tedesco, che prevede la partecipazione anche dei datori di lavoro
e di enti pensionistici. A indicare i 'numeri' e 'strade' da percorrere e' uno studio dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Assr), illustrato dal Direttore generale dell'Assr. Nel 2000, il fabbisogno per l'assistenza agli anziani non autosufficienti era di 11 miliardi di euro, ma nel 2050 raggiungera' piu' di 45 miliardi. La costituzione di un fondo obbligatorio - sostengono gli autori dello studio - oltre al vantaggio di collegare in maniera diretta contributi e prestazioni, sarebbe accettato meglio dai contribuenti rispetto ad un generico aumento della tassazione generale. A gestire l'attivita' del fondo dovrebbero essere le Unita' sanitarie locali, e per la 'copertura' le Regioni pensano ad un sistema di contribuzioni legate alle retribuzioni di lavoro dipendente e ai redditi da lavoro autonomo, nonche' ai trattamenti pensionistici. Fotografata la situazione sulla salute degli anziani italiani dall'indagine ''Argento'' dell'Istituto Superiore di Sanita' che ha coinvolto circa 2500 anziani residenti in undici regioni italiane. Secondo i dati presentati a Bolzano il 66% degli anziani intervistati definisce il proprio stato di salute in modo positivo (da buono ad eccellente) mentre in Campania solo il 22%. Sempre a Bolzano solo l'11% e' risultato positivo al test per disturbi cognitivi, ma la percentuale sale al 37% in Basilicata. Tra le persone con difficolta' alla masticazione, dal 35% in Basilicata all'83% in Emilia Romagna riferisce di portare una protesi dentaria. Nella stagione 2001-2002 la percentuale di intervistati che riferisce di essersi vaccinato contro l'influenza varia dal 39% di Bolzano al 70% del Veneto. Gli anziani che riferiscono di aver subito una caduta nell'ultimo anno sono il 23% in Puglia e il 36% in Campania. Tra coloro che hanno assunto medicine nell'ultimo anno, dal 79% della Sardegna al 95% della Puglia assicura che il proprio medico di famiglia ha verificato almeno una volta le medicine assunte, controllando o le ricette (dal 47% della Sardegna al 73% della Liguria) o direttamente le confezioni dei farmaci (dal 16% in Liguria al 37% in Sicilia). I prodotti maggiormente utilizzati, conclude l'Iss, sono quelli per le patologie del sistema cardiovascolare, seguiti dai medicinali per il sistema gastrointestinale e il metabolismo, per il sistema muscolo-scheletrico, per quello nervoso e per quello emopoietico. (red) |
|||||||||||||||||||
Sicilia: programmi di eccellenze sanitarie | |||||||||||||||||||
Grazie ad un accordo di programma tra il ministero della Salute e la Regione Siciliana parte il progetto per la realizzazione a Palermo del Centro di eccellenza materno-infantile. L’accordo prevede tre strutture ospedaliere medio-alte: un Centro di eccellenza pediatrico con sede a Palermo, un Centro di eccellenza oncologico a Messina, un Centro di eccellenza ortopedico a Catania. (red) | |||||||||||||||||||
|