periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 174 - Roma, 27 novembre 2003

Sommario

Finanziaria: nulla di fatto nel confronto Governo-Regioni Scanzano: il Governo cambia il Decreto
Presidenti Consigli regionali hanno incontrato CdA RAI 28-30 XI: Congresso Legambiente. 28- 29 XI: Forum europeo del Turismo 2003
Comparto sanità: Regioni approvano pre intesa UE e Mediteranneo; Cuffaro: "un piano Marshall per partenariato"
Finanziaria: nulla di fatto nel confronto Governo-Regioni
E' terminata la discussione generale sulla Finanziaria in Commissione Bilancio alla Camera. I lavori riprenderanno lunedì prossimo in mattinata per vagliare l'ammissibilità degli emendanti, il cui termine scade oggi alle ore 14.00. Il voto delle proposte di modifica partirà martedì mattina. La Commissione dovrebbe poi chiudere i lavori entro la mattinata di giovedì. Il sottosegretario all'Economia 
Giuseppe Vegas ribadisce che il Governo non e' disponibile a  stravolgere il decretone, attraverso la Finanziaria e la Conferenza Stato-Regioni si è risolta in un dialogo tra sordi: poche concessioni dal governo, una raffica di no dalle Regioni. Il fronte caldo della sanità è stato motivo di ''profonda delusione'', come hanno detto in coro i Presidenti delle Regioni, senza distinzioni politiche: dal governo l'unica concessione e' stata di elevare dal 90 al  95% l'erogazione delle risorse dovute per il 2004. Silenzio di tomba, invece, per quanto riguarda il pregresso, vale a dire le somme deliberate e mai erogate per il 2001 e 2002, vale a dire  quasi 15 miliardi.  La riunione e' terminata intorno alle  22,30, dopo quasi quattro ore di duro confronto su tavoli, prima  separati, con Comuni e Regioni, poi unificati. Enzo Ghigo,  Presidente della Conferenza delle Regioni e mai tranchant nei commenti, non ha avuto esitazioni a definire ''molto negativo'' il confronto con il governo. ''C'e' stata qualche apertura - ha  spiegato - su questioni peraltro dovute come nella sanita', per  il resto dal governo abbiamo ricevuto solo dei rifiuti. L'unica  speranza e' in qualche ripensamento dell'esecutivo''.  Lapidario il suo vice Vasco Errani, presidente dell'Emilia  Romagna. ''Il nostro giudizio e' grandemente negativo. La situazione che si prospetta alle Regioni - ha aggiunto - è difficilmente gestibile. Abbiamo chiesto e atteso qualche risposta: quelle avute sono del tutto incosistenti''.  Il punto di maggiore sofferenza denunciato dalle Regioni èla chiusura del governo sulle risorse necessarie per garantire  il diritto all'assistenza sanitaria degli immigrati  regolarizzati con la Bossi-Fini. ''Facciamo allora un ospedale  Bossi-Fini ... '', e' il commento sarcastico di Vito D'Ambrosio. 
Il presidente delle Marche si e' detto ''imbufalito'' per il  trattamento riservato dal governo alle Regioni. ''Addirittura -  ha tuonato D'Ambrosio - sono state trovate le risorse per  Comunità montane e piccoli comuni e neppure una lira per le  Regioni''.  L'unica apertura venuta dal governo riguarda le anticipazioni 
sulle risorse per la sanità: rispetto al 90%, l'esecutivo ha accettato di anticipare il 95% delle somme dovute per il 2004. 
Ai lamenti delle Regioni si sono associate le Province. Gino  Nunes, presidente di Pisa. ''E' stata una seduta lunga - ha  ironizzato - per un risultato che più modesto non poteva  essere. Abbiamo strappato qualche 'vedremo' ... un po' poco per quattro ore di discussione''.
''Le Regioni - ha detto il
Presidente Storace - continuano a battersi per garantire l'assistenza sanitaria agli immigrati. Abbiamo,  però un problema di sostenibilità del'intera manovra  finanziaria. Tremonti spero non voglia sottovalutare le difficoltà, perché se il sistema non regge ci rimettono i  cittadini''
I fondi necessari per la copertura sanitaria degli extracomunitari in regola - ha aggiunto successivamente il Presidente della conferenza delle Regioni,
Enzo Ghigo - potrebbero però arrivare entro breve al tavolo proposto dal governo con le Regioni per analizzare il problema, ''visto che la speranza che l'Esecutivo riconoscesse la nostra richiesta è caduta ieri sera''.  Certamente la questione delle risorse per l'assistenza sanitaria agli immigrati è stato uno degli scogli  su cui si e' arenato il confronto fra Regioni e governo a  Palazzo Chigi. Governo irremovibile e borsa chiusa rispetto alle  richieste dei Presidenti delle Regioni L'esecutivo, rappresentato al tavolo della trattativa dal sottosegretario all'Economia, Maria Teresa Armosino (nella foto), mette una proposta sul tavolo: ridiscutiamo la quota capitaria. L'idea, considerata dalle Regioni l'architrave dell'assistenza sanitaria pubblica, viene bocciata dai  Presidenti delle Regioni.  Romano Colozzi, assessore al Bilancio della Lombardia, non si limita però a un semplice rifiuto e rimette la palla nel campo del Governo. ''Facciamo conto che gli immigrati regolarizzati non siano 700 mila o 1 milione, ma molti di meno. Diteci -  sarebbe stato, secondo quanto si e' appreso, il ragionamento di  Colozzi - quante sono le risorse disponibili e le dividiamo per un numero minore di immigrati, senza perciò intaccare il principio della quota capitaria uguale per tutti''. Parole di consenso dal governo e dai Presidenti. Con un'esitazione del solo sottosegretario all'Economia. Armosino  chiede infatti di allontanarsi un minuto per una telefonata.  Rientra nella riunione per pronunciare un 'no senza altre spiegazioni. La telefonata, come hanno poi saputo alcuni dei  presenti, era stata indirizzata al ministro dell'Economia Tremonti.
La Conferenza delle Regioni che si è riunita ieri mattina ha anche approvato si seguenti Documenti:
- REGIONI SU "DECRETO SCANZANO JONICO"
- REGIONI  SU SCHEMA REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AL D.P.R. 31 AGOSTO 1999 N. 394 IN MATERIA D’IMMIGRAZIONE
- REGIONI SU SCHEMA REGOLAMENTO RELATIVO PROCEDURE PER RICONOSCIMENTO STATUS DI RIFUGIATO
- REGIONI SU SCHEMA REGOLAMENTO RAZIONALIZZAZIONE E INTERCONNESSIONE DELLE COMUNICAZIONI TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN MATERIA D’IMMIGRAZIONE.
- REGIONI SU SCHEMA D.LGS. RECANTE DISPOSIZIONI IN MATERIA
DI ATTIVITA’ CINEMATOGRAFICHE

- REGIONI SU SCHEMA D.LGS RECANTE MODIFICHE AL D. LGS. 426/97, DI TRASFORMAZIONE DELL'ENTE PUBBLICO “CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA” NELLA FONDAZIONE “SCUOLA NAZIONALE DI CINEMA”
- REGIONI SU SCHEMA D. LGS. PER MODIFICHE AL D. LGS. 20/1998 CONCERNENTE "TRASFORMAZIONE IN FONDAZIONE DELL’ENTE PUBBLICO ISTITUTO NAZIONALE PER IL DRAMMA ANTICO"
- DOCUMENTO CONCERNENTE L'E-GOVERNMENT NELLE REGIONI E NEGLI ENTI LOCALI: II FASE DI ATTUAZIONE: OBIETTIVI, AZIONI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE
- REGIONI SU SCHEMA REGOLAMENTO ATTUAZIONE DEL D.LGS. 395/2000  E SUCCESSIVE MODIFICHE
- EMENDAMENTI REGOLAMENTO ATTUAZIONE IN MATERIA DI ASILO CONCORDATI TRA LE REGIONI (il punto non è stato poi trattato in Conferenza Unificata)
- REGIONI SU FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO ALL'ACCESSO ALLE
ABITAZIONI IN LOCAZIONE. RIPARTIZIONE FONDI ANNO 2003

- OSSERVAZIONI AL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL’UFFICIO NAZIONALE PER IL SERVIZIO CIVILE (sm)
Presidenti Consigli regionali hanno incontrato CdA RAI
Più sinergia con le realtà regionali, per definire progetti comuni che razionalizzino la  presenza della Rai sul territorio attraverso accordi e convenzioni capaci di attivare nuove risorse intellettuali, culturali e finanziarie: e' l'impegno emerso nella seduta del Consiglio di amministrazione della Rai dell'11 novembre che ha ricevuto i rappresentanti del coordinamento dei presidenti delle Assemblee regionali, Riccardo Nencini (Toscana) e Attilio Fontana (Lombardia), rispettivamente presidente del Coordinamento in carica e presidente entrante. L'incontro con Nencini e Fontana ''si inserisce in un'ampia riflessione che sta   coinvolgendo i vertici dell'Azienda e i presidenti delle giunte  e dei consigli regionali al fine di individuare, nel rispetto dell'unitarieta' e dell'integrità aziendale, modi e strumenti 
per coordinare l'azione della Rai nel rapporto con le diverse realtà regionali''. ''L'obiettivo - affermano nella nota i consiglieri Rai Petroni e Rumi, incaricati dal Consiglio di seguire l'iniziativa  - e' la definizione di progetti comuni, in sintonia con le linee editoriali del servizio pubblico, in grado di razionalizzare i tanti contatti e le numerose iniziative che la Rai ha con gli enti territoriali, attraverso forme di accordi e/o di convenzioni capaci di attivare nuove risorse intellettuali, 
culturali e finanziarie''. I presidenti Nencini (nella foto)  e Fontana hanno proposto al Cda di  ''aprire un tavolo di confronto per poter esaminare e approfondire i problemi di reciproco interesse che ricadono nell'ambito del tavolo di lavoro dedicato a verificare le possibili sinergie tra la Rai e il sistema regionale in ordine a tutto il quadro dei rispettivi rapporti''. Il consiglio, conclude un comunicato congiunto, ''ha preso atto con interesse della proposta avanzata dai Presidenti Nencini e Fontana''. La riflessione sui rapporti con le realtà regionali si lega alla delibera del 30 settembre, che  individuava nelle norme contenute nel titolo V della  Costituzione, modificato nel 2001, grandi potenzialità per la  Rai nei rapporti con le Regioni. (red)
UE e Mediteranneo; Cuffaro: "un piano Marshall per partenariato"
''Lo sviluppo della sponda sud del Mediterraneo parte dal superamento delle barriere commerciali, dall' esportazione, da parte dell' Europa, dei propri fattori di  sviluppo per creare ricchezza in loco''. Per il sottosegretario agli Esteri, Roberto Antonione, ''e' impensabile un processo diverso, come l'assorbimento dell' immigrazione ad opera dei paesi sviluppati''. E allora occorre, secondo la proposta  lanciata dal presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, (durante la Conferenza inter-istituzionale ''Uniti dal Mediterraneo'', in corso a 
Palermo e alla quale partecipano delegazioni di oltre 40 Paesi) ''Creare un nuovo piano Marshall per sostenere un partenariato bilaterale permanente fra una regione europea e una della sponda sud del Mediterraneo che venga attuato subito con la finalita' di affrontare alla radice i problemi dello sviluppo di quelle regioni che sono quasi sempre all'origine del fenomeno migratorio''. ''L'idea e' sorta in questi mesi - ha spiegato Cuffaro - di fronte al dramma degli immigrati che tentano quotidianamente di sbarcare sulle nostre coste, e fa appello a un grande ricordo di solidarietà internazionale di cui hanno goduto molte nazioni europee alla fine della seconda guerra mondiale: il piano Marshall''. La proposta e' stata condivisa dal presidente della  Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle province autonome,
Enzo Ghigo, che ha sottolineato ''l' esigenza di regolare i flussi investendo nei luoghi di provenienza degli immigrati'', un fenomeno che ha aggiunto ''non riguarda soltanto la Sicilia e i paesi del Mediterraneo ma tutta l' Europa''.    Secondo Cuffaro ''all' Europa dei mercanti, della moneta, degli  affari è arrivato il tempo che si aggiunga l' Europa della 
solidarieta''.
''Dopo Ancona, Perugia e Bari -ha detto ancora Ghigo - questo convegno di Palermo ha la funzione di sensibilizzare anche le autorità, compreso il Parlamento italiano ed europeo, a considerare il Mediterraneo vero confine tra Nord e Sud. Il problema della Sicilia, lo deve sentire l'Europa''. Credo anche che sul piano della sicurezza internazionale, che in questi giorni è evidentemente punto prioritario nell’agenda dei Paesi europei e occidentali, le Regioni e gli Enti locali possano svolgere un ruolo prezioso per trasformare determinate aree di crisi, inserendole in un ambito mediterraneo, che è culla di civiltà e culture, di popoli e tradizioni, di religioni e dialogo. E in questo modo il Mediterraneo può diventare anche il “Mare delle Regioni” ”.
Per migliorare la situazione economica del Mediterraneo ''occorre un nuovo strumento per stimolare lo sviluppo e gli investimenti del settore privato'' e ''contribuire a eliminare gli ostacoli maggiori alla crescita e all'occupazione''. ''Una nuova banca euromediterranea può costituire una prima importante risposta alle necessità finanziarie e politiche della
regione del Mediterraneo in particolare per i progetti di investimento del settore privato''. E' quanto spiega il presidente della Commissione europea,
Romano Prodi, nel messaggio inviato oggi alla Conferenza interistituzionale.
''Le Regioni partecipino alla creazione degli atti comunitari''. E' stato questo invece l'auspicio del Presidente della Regione Lombardia,
Roberto Formigoni. Secondo Formigoni, ''è importante che le Regioni partecipino ad organi istituzionali, gruppi di lavoro e comitati dell'Unione europea, ma è altrettanto importante che la posizione italiana si presenti come unitaria. Dunque, è necessario confronto e coordinamento fra le Regioni e lo Stato''. (gs)
28-30 XI: Congresso Legambiente. 28- 29 XI: Forum europeo Turismo '03
Si terrà a Roma dal 28 al 30 novembre 2003 presso il Parco della Musica - Sala 700 del'Auditorium - il VII Congresso nazionale di Legambiente, sul tema: "Ambientalisti per un nuovo umanesimo: le persone, le comunità, i popoli protagonisti della globalizzazione".
Si svolgerà invece ad Abano-Montegrotto Terme dal 28 al 29 novembre 2003 il
Forum europeo del Turismo 2003, promosso dal Ministero delle attività produttive, nell'ambito dei grandi eventi del Semestre di Presidenza dell'Italia.
Il programma prevede la partecipazione di Pedro Ortún, Direttore DG Imprese, Commissione Europea.(red)
Comparto sanità: Regioni approvano pre intesa

“La Conferenza delle Regioni ha esaminato le problematiche relative al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2002 - 2005 del Comparto Sanità e grazie al lavoro svolto dal Comitato di Settore, sia sugli aspetti normativi che sui profili economici del Contratto, ha approvato i contenuti della pre-intesa siglata fra l’ARAN e le Organizzazioni sindacali”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo (nella foto), sottolineando che si è lavorato attorno ad una questione oggettivamente complessa, in un quadro di ristrettezze finanziarie, per porre le premesse necessarie ad evitare lo sciopero dei medici.

L’importanza dell’accordo raggiunto è stata sottolineata anche da Romano Colozzi, Assessore al Bilancio della Regione Lombardia e Presidente del Comitato di Settore del Comparto Sanità.

“Sono particolarmente soddisfatto – ha detto Colozzi - perché la Conferenza delle Regioni ha riconosciuto la bontà e la validità della impostazione del lavoro svolto dal Comitato di Settore, che ha portato alla firma della pre-intesa. Si tratta di un accordo che ha accolto gran parte delle istanze dei lavoratori e che ha una valenza particolare, perché si tratta del primo contratto che risponde ad una impostazione federalista, alla luce del nuovo Titolo V della Costituzione. Mi auguro – ha concluso Colozzi - che questo esito felice della trattativa possa essere di buon auspicio per il rinnovo del contratto della dirigenza medica e dei medici convenzionati, che attualmente è alle prime battute”. (red)

Scanzano: il Governo cambia il Decreto

Il Consiglio dei Ministri ha deciso l'istituzione di una Commissione di scienziati, designati da  Stato e Regioni, che dovrà decidere ''tra tutti i siti  potenzialmente adatti, oltre a Scanzano, quello che ha le caratteristiche migliori per stoccare definitivamente le scorie nucleari''. Lo ha affermato in una dichiarazione il ministro per i  Rapporti con il parlamento Carlo Giovanardi (nella foto) al termine della  riunione del Consiglio dei Ministri. ''Il Consiglio dei Ministri -ha detto il Ministro - ha formalizzato sotto forma di emendamenti gli orientamenti già discussi ed approvati nella seduta della settimana scorsa del  Consiglio dei Ministri. E' stata confermata infatti la validità del decreto, la messa in sicurezza provvisoria delle scorie  laddove sono attualmente stoccate la disponibilita' ad  approfondire la designazione di un sito unico di stoccaggio  definitivo attraverso la costituzione di una Commissione''.
''E' finito un incubo'' (cfr
scheda riepilogativa dell'agenzia Ansa). Così il Presidente della regione Basilicata, Filippo Bubbico, ha  commentato a caldo la notizia della cancellazione, da parte del Cdm, di Scanzano Jonico dal decreto che indicava nel comune lucano il deposito nazionale delle scorie nucleari. ''Da quello che ho appreso - ha dichiarato sommerso da microfoni e telecamere in una sala stampa gremita di Palazzo Chigi - e' stato deciso di reimpostare il discorso su un percorso nuovo e rispettoso di regole e procedure. Questo contribuirà a costruire le condizioni ideali per arrivare alla soluzione piu' efficace''.  Nella vicenda delle scorie nucleari  ''le Regioni sono pronte a fare la loro parte e a dare le  risposte necessarie''. Lo afferma in una nota il presidente  della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo. ''Riteniamo pertanto importante - aggiunge Ghigo - garantire la messa in sicurezza dei materiali radioattivi già esistenti nel Paese. Intendiamo costruire un confronto concreto con il  governo per trovare le migliori soluzioni per il pieno coinvolgimento dei governi dei territori. In questo quadro si  collocava anche la richiesta delle regioni per il ritiro del decreto''. (red)

 

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