26 novembre 2003

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome

Visto il decreto-legge 14 novembre 2003 n. 314 concernente lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi rivenienti dalla dismissione delle centrali nucleari;

Ritenuto che tale provvedimento appare assunto in difformità rispetto ai principi costituzionali attinenti alla decretazione d’urgenza ed in aperta violazione sia degli indirizzi generali sia delle procedure di informazione e consultazione previsti dall’OPCM n. 3267 del 7 marzo 2003, oltre che delle specifiche raccomandazioni di fonte comunitaria, ignorando del tutto le posizioni e le richieste espresse dalla Conferenza dei Presidenti in data 24 luglio 2003;

Considerate le vivissime perplessità espresse in sede scientifica circa l’attendibilità del lavoro istruttorio del Commissario Delegato per l’emergenza nucleare, del quale è stata tenuta all’oscuro la stessa Commissione Tecnico-Scientifica insediata in forza della citata OPCM;

Considerata la rilevanza e la delicatezza che la questione riveste sia per gli interessi unitari del Paese, sia per quelli delle comunità locali, e che dunque essa va affrontata con la piena corresponsabilizzazione di tutte le autonomie istituzionali;

Considerato, altresì, l’avanzato stadio di discussione del disegno di legge AS 2421, che all’art. 30 prevede la delega al governo per la gestione dei siti radioattivi e che, dunque, fornisce alla disciplina della materia una organica cornice normativa;

chiede al Governo

di ritirare il decreto-legge n. 314/2003, ripristinando le procedure contemplate dall’OPCM n. 3267/2003, provvedendo alla messa in sicurezza dei materiali radioattivi già esistenti nei singoli territori regionali, e riprendendo su rinnovate basi di leale collaborazione il confronto interrotto con le Regioni e le Province Autonome.

Roma, 26 novembre 2003