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STORIA
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (inizialmente denominata "Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome") si costituisce a Pomezia il 15-16 gennaio del 1981, dando luogo ad un organismo di coordinamento politico fra i Presidenti delle Giunte Regionali e delle Province autonome (storico presidenze Conferenza). Gli obiettivi iniziali della Conferenza sono quelli legati alle necessità di momenti e sedi di coordinamento e il riferimento è ad analoghe esperienze straniere, con lo sguardo rivolto soprattutto ai sistemi dei paesi federali: la National Governors' Association (USA) e la Conferenza dei Ministri Presidenti (Germania). Le esigenze che hanno portato alla nascita della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome possono essere ricondotte a 4 grandi priorità: - il miglioramento del raccordo e del confronto con lo Stato Centrale attraverso l'elaborazione di documenti condivisi da tutto il "sistema dei Governi regionali"; - l'instaurazione di un confronto permanente interregionale per favorire il diffondersi delle "best practices"; - la necessità di rappresentare in modo costante all'esterno e nelle relazioni istituzionali il "sistema dei Governi regionali"; - sottolineare il ruolo dell'istituzione Regione nella costruzione dell'Unione Europea.
Nel luglio del 1981 la Conferenza ha istituito il Cinsedo (Statuto del Centro interregionale di studi e documentazione), struttura associativa con compiti di informazione, di studio e di supporto operativo e logistico alla Conferenza stessa. Il Centro ha cominciato ad operare in modo regolare dal 1985 ed ha, per Statuto, il compito di assicurare le attività di segreteria della Conferenza delle Regioni (dal 1985 al 2017 Marcello Mochi Onori è stato Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Direttore del Centro Interregionale Studi e Documentazione, Cinsedo. Incarico poi ricoperto da Marina Principe fino al 2018).
Link al “dossier” sul funzionamento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
La Relazione del Cinsedo |
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2022 |
Il Vice Presidente
Eugenio Giani (presidente regione Toscana)
Marco Marsilio (presidente regione Abruzzo)
Francesco Roberti (presidente regione Molise)
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LOGO
Il logo della Conferenza è stato proposto e approvato nel 1996. Tre semicerchi azzurri - simbolo grafico di un emiciclo - sembrano dinamicamente provenire da tre precedenti semicerchi grigi (visibili per metà). Il tentativo fu quello di rappresentare graficamente la necessità di un'ineludibile evoluzione istituzionale in direzione di un maggiore riconoscimento dell'Istituzione Regione.
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FUNZIONE
Sede di coordinamento e di confronto dei Presidenti delle Regioni, la Conferenza ha indubbiamente visto accrescere il proprio ruolo con l'istituzione della Conferenza Stato-Regioni (1983) e della Conferenza Unificata, sede congiunta della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-Città ed autonomie locali (1997).
Da allora la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (versione in inglese) è la sede ufficiale della interlocuzione istituzionale interregionale. E' in questa sede, infatti, che sono predisposti i documenti che poi - nella loro veste definitiva - sono presentati e illustrati al Governo nelle riunioni della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata.
SEDE E RECAPITI
L'indirizzo di posta elettronica della segreteria della Conferenza è conferenza@regioni.it, il recapito telefonico 06.4888291, il fax 06.4881658.
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SEGRETERIA
A coordinare le attività è il Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Lo staff del Segretario Generale è composto da dirigenti e funzionari che seguono i lavori della Conferenza e costituiscono un supporto ed un punto di riferimento per le attività istruttorio e di coordinamento.
La comunicazione è assicurata da un ufficio stampa presso il quale lavorano giornalisti.
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SITO INTERNET
Il sito web della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è https://www.regioni.it.
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RAPPORTI CON IL GOVERNO
La conferenza Stato-Regioni è il luogo del raccordo fra la politica del Governo e quella delle Regioni; ed è anche la sede dove il Governo acquisisce l’avviso delle Regioni sui più importanti atti amministrativi e normativi di interesse regionale; La Conferenza Stato-Regioni persegue l’obiettivo di realizzare la leale collaborazione tra Amministrazioni centrale e regionali. Periodicamente si riunisce in una apposita sessione comunitaria per la trattazione di tutti gli aspetti della politica comunitaria che sono anche di interesse regionale e provinciale.
La Conferenza Unificata (fonte: www.governo.it) è stata istituita dal d.lgs. 28 agosto 1997, n. 281, che ne ha definito anche la composizione, i compiti e le modalità organizzative ed operative.
La Conferenza Unificata (che è sede congiunta della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-Città ed autonomie locali) opera al fine di favorire la cooperazione tra l'attività dello Stato e il sistema delle autonomie. Esamina le materie e i compiti di comune interesse. E' competente in tutti casi in cui Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, ovvero la Conferenza Stato-Regioni e la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali sono chiamate ad esprimersi su un medesimo oggetto.
In particolare, la Conferenza Unificata consente alle Regioni, alle Province, ai Comuni ed alle Comunità montane di partecipare alle scelte del Governo, nelle materie di comune interesse e approfondisce le questioni politico-amministrative più rilevanti per il sistema delle Autonomie.
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RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
I rapporti con il Parlamento sono garantiti dallo svolgimento di audizioni parlamentari di delegazioni della Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle Province. Le convocazioni di tali audizioni sono decise dalla Presidenza della commissione Parlamentare di intesa con l'Ufficio rapporti con il Parlamento della Conferenza dei Presidenti delle Regioni.
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RAPPORTI CON L'UE
La riforma costituzionale del Titolo V (Legge 3 del 2001) ha radicalmente innovato le basi del quadro normativo dei rapporti tra le Regioni e l’Unione europea. Dal punto di vista degli strumenti e dell’organizzazione il percorso di adeguamento del sistema regionale italiano in Europa è ancora tutto da approfondire e da verificare. Esiste tuttavia una forma di partecipazione delle Regioni alla cosiddetta fase ascendente, cioè al processo decisionale comunitario, è dotata di strumenti informativi e di intervento di sistema poco incisivi e non è dotata di strumenti partecipativi formalizzati.
Da questo punto di vista esistono strumenti informativi (articoli 9 e 10 della L.183/87, art.6 L.422/2000) che consentono alle regioni di formulare osservazioni su regolamenti, raccomandazioni, direttive, progetti degli atti normativi e di indirizzo, ecc. e che possono (art. 6 della Legge 39 del 2002) portare anche ad un ulteriore coinvolgimento della Conferenza.
Esistono poi strumenti di intervento (L.52/96) che hanno permesso alle Regioni di aprire propri uffici di collegamento con le istituzioni comunitarie (oggi quasi tutte le Regioni e le Province autonome hanno un ufficio di collegamento a Bruxelles).
La Legge 52 del 1996 ha anche introdotto una presenza regionale (4 esperti) presso la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea.
Infine vanno ricordati gli strumenti partecipativi: le Regioni partecipano ai Comitati e gruppi di lavoro di Consiglio e Commissione UE, alla delegazione italiana ai Consigli anche come capo-delegazione secondo modalità definite con Accordo in Stato-Regioni (L.131/03). Nella fase discendente le Regioni hanno il diritto-dovere di recepire la normativa comunitaria (articolo 117, comma 5). Il Governo nazionale non può sostituirsi alle Regioni nelle materie di loro competenza.
Le Regioni possono obbligare il Governo a ricorrere alla Corte di Giustizia della UE pronunciandosi a maggioranza in sede di Conferenza Stato-Regioni (articolo 5 Legge 131 del 2003).
La delegazione regionale al Comitato delle Regioni è composta da 14 rappresentanti titolari e 8 supplenti. Non sempre i componenti sono i Presidenti delle Regioni.
Le posizioni espresse dalle Regioni italiane sulla Convenzione europea sono state discusse anche in sede del coordinamento europeo delle Regioni con Poteri legislativi (74 Regioni dei paesi membri dell’Unione europea).
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COMPONENTI
Sono componenti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome i 20 Presidenti delle regioni italiane e i 2 Presidenti delle Province autonome (Trento e Bolzano).
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ORGANIZZAZIONE
Il Presidente e il VicePresidente della Conferenza sono eletti dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome (prima del 1997 la presidenza era di durata semestrale ed era assunta a rotazione).
La Conferenza delle Regioni ha ridefinito la propria organizzazione con una determinazione, assunta il 9 giugno 2005, che ha istituito le Commissioni di lavoro (in precedenza la Conferenza, al suo interno, era organizzata in 5 aree di lavoro: I Affari Istituzionali, generali e finanziari; II Affari Comunitari ed internazionali; III Assetto del Territorio, Tutela dell'Ambiente, Cultura; IV Servizi sanitari, Affari sociali, Istruzione ; V Attività produttive e sviluppo).
La Conferenza (nella stessa seduta del 9 giugno 2005) ha adottato un Regolamento per organizzare e disciplinare i propri lavori (in precedenza i lavori si svolgevano in base ad una prassi consolidata). Il 16 giugno del 2005 la Conferenza ha approvato anche alcune linee interpretative del Regolamento. Il Regolamento è stato modificato ed aggiornato dalla Conferenza delle Regioni nella seduta del 6 maggio 2021: il nuovo Regolamento.
COMMISSIONI
NUOVA ORGANIZZAZIONE DELLE COMMISSIONI DELLA CONFERENZA Aggiornata alla seduta del 6 maggio 2021 (La tabella in formato .pdf ) |
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UFFICIO DI PRESIDENZA |
FRIULI VENEZIA GIULIA, PUGLIA, MOLISE, ABRUZZO, TOSCANA |
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COMMISSIONI |
REGIONI/PROVINCE AUTONOME |
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Commissione Affari istituzionali e generali Materie Affari e riforme istituzionali, sistema delle Autonomie locali, politiche per la montagna, regioni ad autonomia speciale, organizzazione degli uffici e degli enti dipendenti dalla regione, politiche del personale e contratti, previdenza complementare ed integrativa, cerimoniale, polizia locale e politiche integrate per la sicurezza, ordinamento della comunicazione, sistemi di comunicazione e mass media, diritto alla privacy e trasparenza, Semplificazione.
Delega permanente al Vicario della materia “Politiche del Personale”
Due coordinamenti autonomi interni:
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Coordinatore: Piemonte
Coordinatore Vicario: Liguria
Coordinatore Regioni ad autonomia differenziata: Provincia autonoma di Bolzano
Coordinatore Politiche per la montagna: Regione Valle d’Aosta |
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Commissione Affari finanziari Materie: Coordinamento permanente in materia statistica in relazione all’assorbimento delle funzioni del CISIS |
Coordinatore: Lombardia
Coordinatore Vicario: Lazio Vice-Coordinatore: Umbria
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Commissione Affari europei e internazionali Affari europei e internazionali, rapporti internazionali e con l’Unione europea delle regioni, fondi europei, fondo sviluppo e coesione, aiuti di stato, regioni marittime e del Mediterraneo, cooperazione con i paesi in via di sviluppo, promozione all’estero, Italiani all’estero.
Delega permanente al Vicario per gli Affari internazionali |
Coordinatore: Sicilia
Coordinatore Vicario: Emilia-Romagna
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Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio Materie: Lavori pubblici, contratti pubblici, porti e aeroporti civili, grandi reti di trasporto e di navigazione, reti regionali di trasporto e navigazione, trasporto pubblico locale, viabilità, parcheggi e piste ciclabili, edilizia e urbanistica, edilizia residenziale pubblica, Zone logistiche speciali (ZLS), tutela del paesaggio, cartografia, demanio marittimo, lacuale e fluviale
Delega permanente al Vicario nelle materie edilizia ed edilizia residenziale pubblica |
Coordinatore: Campania
Coordinatore Vicario: Liguria
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Commissione Ambiente, Energia e Sostenibilità Materie: Valorizzazione dei beni ambientali, parchi e riserve naturali, inquinamento, smaltimento dei rifiuti, risorse idriche, acquedotti, acque minerali e termali, difesa del suolo, produzione e distribuzione di energia in ambito regionale, produzione, distribuzione e trasporto nazionale di energia. |
Coordinatore: Sardegna
Coordinatore Vicario: Lazio
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Commissione Cultura Materie: Valorizzazione dei beni culturali, promozione e organizzazione di attività culturali, spettacolo, cinema e audiovisivo, musei e biblioteche regionali, patrimonio culturale storico e artistico |
Coordinatore: Liguria
Coordinatore Vicario: Sardegna |
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Commissione Sport Materie: Ordinamento sportivo, promozione ed organizzazione delle attività sportive, impiantistica, eventi sportivi internazionali |
Coordinatore: Basilicata
Coordinatore Vicario: Sardegna |
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Commissione Salute Materie: Tutela della salute, organizzazione e assistenza sanitaria, personale sanitario, sicurezza negli ambienti di lavoro. Sanità veterinaria. |
Coordinatore: Emilia-Romagna
Coordinatore Vicario: Piemonte Vice-Coordinatore: Lombardia |
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Commissione Politiche sociali Materie: Servizi sociali, politiche per l'infanzia, per i giovani, per la famiglia, per gli anziani e per le non autosufficienze, pari opportunità, Terzo Settore, Servizio civile, Politiche di genere. |
Coordinatore: Calabria
Coordinatore Vicario: Molise |
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Commissione Istruzione, Università e Ricerca Materie: Istruzione, edilizia scolastica, università e ricerca scientifica (ricerca di base). |
Coordinatore: Lazio
Coordinatore Vicario: Abruzzo |
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Commissione Lavoro e Formazione Professionale Materie: Politiche del lavoro, formazione professionale, professioni, tutela e sicurezza del lavoro. |
Coordinatore: Toscana
Coordinatore Vicario: Lazio |
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Commissione Politiche agricole Agricoltura, alimentazione, caccia, pesca e acquacoltura, foreste, Fondi europei per l’agricoltura e la pesca.
Delega permanente al Vicario nella materia pesca e acquacoltura. |
Coordinatore: Veneto
Coordinatore Vicario: Puglia |
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Commissione per lo Sviluppo Economico Industria, commercio, sistema fieristico, mercati, internazionalizzazione delle imprese, attrazione investimenti esteri, artigianato, sostegno all'innovazione per i settori produttivi (ricerca applicata alle nuove tecnologie), liberalizzazioni, semplificazione per le imprese, Zone Economiche Speciali (ZES), EXPO internazionali.
Delega permanente al Vicario nelle materie internazionalizzazione delle imprese e Attrazione investimenti esteri |
Coordinatore: Marche
Coordinatore Vicario: Basilicata |
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Commissione Protezione civile |
Coordinatore: P.A. Trento
Coordinatore Vicario: Emilia-Romagna |
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Commissione per la Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione Materie: Agenda Digitale, Transizione Digitale delle PA, imprese e terzo settore, Infrastrutture TLC (Banda Ultra Larga, 5G, WiFi), Reti di sensori IOT, Smart City/Community, Competenze Digitali, Servizi on line e Dati, mercato digitale. |
Coordinatore: Umbria
Coordinatore Vicario: Friuli Venezia Giulia |
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Commissione Immigrazione |
Coordinatore: Sicilia
Coordinatore Vicario: Friuli Venezia Giulia |
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Commissione Politiche per il Turismo |
Coordinatore: Abruzzo
Coordinatore Vicario: Calabria |
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Ai sensi dell’art. 3, comma 3, lettera h) del Regolamento della Conferenza sono istituiti due specifici gruppi di lavoro politici in materia di Sviluppo sostenibile e Semplificazione.
Gruppi di lavoro politici (art. 3, comma 3, lettera h) Regolamento della Conferenza) Aggiornata alla seduta del 22 settembre 2021 |
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Semplificazione |
Coordinatore: Piemonte |
Sviluppo sostenibile |
Coordinatore: Lazio |
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