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Sommario |
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Colozzi: restrittive e ingiustificate norme su indebitamento | ||||||||||||||||||||||||||
Non c'e' un indebitamento sommerso, una bolla
pronta a esplodere. Lo ha sottolineato Romano Colozzi, assessore lombardo alle Finanze e
coordinatore degli assessori regionali alle Finanze, all'audizione in commissione Bilancio del
Senato, impegnata in un'indagine conoscitiva sull'indebitamento pubblico.
Colozzi ha
detto che non c'è nessun indebitamento fuori controllo.''Le
Regioni - ha spiegato - partecipano per l'1,9% allo stock del
debito pubblico''. Alle Regioni è sempre stata
preclusa, in tutte le normative legislative varate dal 1970 in
poi, la possibilità di contrarre mutui per il finanziamento della spesa
corrente. · esclusivamente per provvedere a spese di investimento nonché per assumere partecipazioni in società finanziarie regionali; · purché l’importo complessivo delle annualità di ammortamento per capitale e interesse dei mutui e delle altre forme di indebitamento in estinzione non superi il 25% dell’ammontare complessivo delle entrate tributarie non vincolate della regione; · purché il Consiglio Regionale abbia approvato il Rendiconto dell’esercizio di due anni precedenti a quello al cui bilancio il nuovo indebitamento si riferisce.
L’indebitamento
delle Regioni non è mai stato quindi, fin dall’inizio, un indebitamento
facile e legibus solutus. · definire un quadro stabile di evoluzione triennale delle risorse per il finanziamento dei fabbisogni sanitari correlati ai livelli essenziali di assistenza; · chiudere definitivamente fra Governo e Regioni la partita finanziaria sulla base del principio della corrispondenza delle risorse alle responsabilità; · impegnare le Regioni a far fronte con mezzi propri a eventuali ulteriori esigenze; · individuare e definire i L.E.A con apposito DPCM; · migliorare l’efficienza e la razionalizzazione dei costi.
Governo e Regioni si
sono impegnati “in sede di prima applicazione dei nuovi LEA ad attivare un
tavolo di monitoraggio e verifica, presso la segreteria della Conferenza
Stato.Regioni, ….. sui suddetti livelli effettivamente erogati e sulla
corrispondenza ai volumi di spesa stimati e previsti, articolati per
fattori produttivi e responsabilità decisionali, al fine di identificare i
determinanti di tale andamento a garanzia dell’efficienza e dell’efficacia
del servizio sanitario nazionale.
Le Regioni si sono impegnate a coprire le eventuali maggiori spese regionali, nel rispetto dell’Accordo Stato - Regioni dell’8 agosto 2001, con modalità che prevedono : · l’introduzione di misure di compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket); · variazioni delle aliquote di tributi regionali (manovra fiscale); · altre misure idonee a contenere la spesa ivi compresi gli interventi sui meccanismi di distribuzione dei farmaci.
Con la legge
n°405/2001, articolo 4, comma 4, è stata disciplinata l’ultima possibilità
di copertura dei disavanzi pregressi, relativi all’anno 2000, attraverso
l’autorizzazione a contrarre mutui con oneri a carico dei bilanci
regionali. |
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Ghigo: terrorismo; Europa protagonista pace | ||||||||||||||||||||||||||
“Come
Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – ha
dichiarato Enzo Ghigo (nella foto con il Presidente Bassolino), nell’intervento alla manifestazione organizzata
dall’ANCI contro il terrorismo - ho sentito il dovere di essere presente
a questa manifestazione perché insieme le istituzioni democratiche del
nostro Paese facessero sentire a tutti i cittadini italiani in modo forte
e unitario il loro “no” al terrorismo. Ed a nome delle Regioni Italiane
tutte abbraccio in modo simbolico il popolo spagnolo volendo fare giungere
a questo Paese amico e fratello i sentimenti di cordoglio e di
solidarietà. Voglio affrontare qui tre ragioni che ci portano a
partecipare in modo convinto a questo incontro. La prima è che la logica
della violenza, del sangue, degli attentati terroristici, deve trovare il
rifiuto netto, intransigente ed unitario delle Istituzioni democratiche.
Oggi siamo qui per discutere sulle ragioni che ci uniscono, e non su
quelle che ci dividono. E fra queste credo che rientri in modo prioritario
la difesa della pace e l’avvio di una stagione di profondo rinnovamento
istituzionale in Iraq. Se il sistema delle autonomie, dei Governi del
territorio si ritrova oggi qui, in Campidoglio, in modo unitario, è perché
avverte l’urgenza dell’avvio della stagione del dialogo. Ciascuno di noi
individua probabilmente strade diverse per raggiungerlo, ma ciascuno di
noi ha in mente questo obiettivo. Non ho mai condiviso l’atteggiamento di
chi guarda alle relazioni internazionali in termini di confronto fra
civiltà, e non credo che l’Occidente debba assumere un ruolo guida, sono
invece persuaso che alle democrazie occidentali spetti un compito più
difficile: quello di una partecipazione di valori che non rappresentano il
patrimonio di singoli Stati, ma che sono, più in generale, il segno più
evidente dei fondamentali diritti dell’uomo e sono l’espressione più alta
della cultura dell’Occidente. Noi non siamo chiamati a imporre la
democrazia, ma a testimoniarla e a diffonderla col nostro “agire locale”.
Anche questa manifestazione - ed arrivo alla seconda ragione - è una tappa
del percorso che dobbiamo fare per ricercare tutte le strade possibili per
la soluzione dei tanti conflitti internazionali. Ma vogliamo affermare con
forza che nessuno dei pur grandi problemi che colpiscono le aree più
travagliate del Medio Oriente e del mondo può giustificare il terrorismo. |
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Lingua blu: assistenza agli allevatori | ||||||||||||||||||||||||||
Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia e il Ministro delle Politiche Agricole Giovanni Alemanno insieme al Coordinamento degli Assessori alla Sanità e degli Assessori all’Agricoltura delle Regioni, Giovanni Bissoni e Nicola Marmo hanno incontrato oggi presso il Ministero della Salute i rappresentanti delle associazioni degli allevatori AIA, CIA Col diretti e Confagricoltura per fare il punto sulla situazione della profilassi vaccinale contro la Blue Tongue. Al termine dell’incontro Governo e Regioni hanno convenuto sulla necessità di proseguire la campagna vaccinale di prevenzione di questa malattia degli animali in quanto il vaccino è innocuo ed efficace ed è attualmente l’unico presidio scientificamente accertato in vaire sedi nazionali ed internazionali per contrastare la diffusione della Blue Tongue e consentire la movimentazione dei capi e quindi la loro commercializzazione. Rinunciare alla campagna vaccinale comporterebbe infatti l’impossibilità di movimentare gli animali con un danno inestimabile agli allevatori italiani. Governo e Regioni, alla luce del quadro preoccupante espresso dai rappresentanti delle associazioni di categoria hanno convenuto sulla opportunità di istituire un Comitato permanente di coordinamento formato da rappresentanti del Ministero della Salute, delle Politiche Agricole, dei Coordinamenti regionali degli Assessori alla Sanità e Agricoltura e dell’Associazione italiana allevatori. Il Coordinamento si occuperà anche della messa a punto delle forme di assistenza agli allevatori, compresi gli indennizzi, nonché della comunicazione nelle forme più idonee per assicurare la corretta informazione a sostegno delle categorie interessate. (red) |
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Stato-Regioni prosegue impasse istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||
I presidenti delle Regioni sono alla
ricerca di riscontri da parte del governo, ma che al momento non da' alcun
segnale concreto. nel corso dell'ultima Conferenza a Roma hanno
cercato di delineare le prossime strategie per sbloccare una ''situazione
complessa, che non giova a nessuno'' come ha detto il presidente Enzo
Ghigo, al termine dell'incontro. In particolare Ghigo ha fatto riferimento
alla trattativa in corso con il ministro dell'Economia Tremonti, al quale
i Presidenti delle Regioni hanno presentato da alcune settimane un
documento con cinque richieste ''irrinunciabili'',
per tre delle quali il ministro e lo stesso Berlusconi si erano impegnati
per il loro l'accoglimento. In particolare sulla proroga, per il 2004, del fondo di garanzia previsto dal Decreto legislativo 56/2000; sulla proroga, sempre per il 2004, del regime di trasferimenti per il finanziamento delle funzioni attribuite alle Regioni nell'ambito del decentramento amministrativo (legge 59/97 c.d. Bassanini e dlgs. 56/2000); infine sulla proroga, per il 2004, della definitiva determinazione dell'aliquota di compartecipazione IVA (emanazione DPCM per il 2004 previsto dal dlgs. 56/2000). Intanto le Regioni continuano a ribadire il loro ''assenteismo' dalle Conferenze Unificata e Stato-Regioni come lo stesso Ghigo ha confermato a meno che ''la prossima settimana - ha detto - non arrivino delle indicazioni come ci aspettiamo''. Il presidente della Conferenza nel commentare la riunione ha detto di ''aver colto un forte senso di responsabilita' da parte dei colleghi che adesso tenteremo di rappresentare al governo per raccogliere, e' la mia speranza, un altrettanto consistente sforzo istituzionale''. Ma fra tra i presidenti delle Regioni c'e chi come il presidente delle Marche Vito D'Ambrosio propone, a fronte della mancanza di segnali, un'inizitiva da parte delle Regioni come ad esempio quella di ''chiedere noi una riunione della Conferenza Stato-Regioni in cui potremmo segnalare la preoccupante situazione di stallo e di conflittualita' interistituzionale. A questo punto forse dobbiamo essere noi - ha spiegato ancora D'Ambrosio al termine della Conferenza- a chiedere un confronto aspro tema su tema''. Un'iniziativa, avverte D'Ambrosio, per evitare che la situazione si degradi senza vantaggi per nessuno. ''Ormai e' sempre più evidente nonostante i nascondimenti che si possono fare che la sostenibilità del sistema e' ormai vicina al punto di non ritorno. Si ragiona tutti i giorni per evitare che il Fondo monetario internazionale o l'Europa ci pongano problemi. Noi ribadiamo la nostra disponibilità a sederci a un tavolo e a uscire dall'Aventino, a fronte però di un riconoscimento della gravità della situazione economica e finanziaria da parte del governo...Ma non possiamo giocare a nascondino. La Conferenza dei Presidenti delle Regioni sta comunque proseguendo i suoi lavori ordinari e ha approvato alcuni documenti. A parte quello relativo all'audizione sul controllo dei flussi di finanza pubblica in ordine all'andamento del debito con riferimento alla componente non statale, sono stati licenziati altri documenti relativi a: una Valutazione su schema di decreto attuativo delle legge 83/2003 - approvazione elenco progetti prioritari per via) ; Valutazioni su proposte di legge in materia di stato giuridico degli insegnanti; e le Integrazioni proposte dalla Conferenza delle Regioni alle Disposizioni per razionalizzare i flussi di erogazione finanziaria e per semplificare le procedure della gestione dell'attività della cooperazione decentrata . Infine la Conferenza ha dato un primo via libera ad una bozza di accordo fra il Governo e le Regioni , che dovra comunque attendere il vaglio della conferenza Unificata, sulla pianificazione elettrica che - per Andrea Bollino, presidente del Gestore della rete nazionale di Trasmissione (Grtn) - segna ''una tappa cruciale nel percorso di ridefinizione dei rapporti con il territorio in materia di sviluppo delle infrastrutture''. L'intesa arriva a ''ridosso del nuovo piano di sviluppo della rete elettrica che il gestore ha inviato alle Regioni per un parere'' ed al ministero delle attività produttive ''per l'approvazione''. ''Il punto qualificante dell'accordo - ha proseguito Bollino - e' la cosiddetta Vas (Valutazione Ambientale Strategica ), che permette d'individuare sul territorio dei veri e propri 'corridoi energetici' con minore impatto ambientale''. Il prossimo passo - anticipa Bollino - sarà la stipula degli accordi di programma per la pianificazione elettrica con le singole Regioni. ''Dopo il Piemonte, la Calabria, l'Emilia-Romagna e la Lombardia - ricorda infine - potremmo a breve giungere alla firma dell'accordo con la Sicilia e con il Friuli''. E' invece intervenuto per sollecitare un contesto di cooperazione europea - il presidente della Basilicata, Filippo Bubbico (nella foto) - per risolvere il problema dei rifiuti radioattivi e le regioni, dirette interessate, devono rioccuparsi della questione dopo quanto avvenuto per il sito di Scanzano Jonico. ''Il governo aveva detto - ha ricordato Bubbico - che entro un anno si sarebbe dovuto individuare un sito per i rifiuti radioattivi di terza categoria e di una commissione tecnico-scientifica -ha spiegato Bubbico a margine della conferenza - La materia e' fortemente impattante per le Regioni e, siccome e' passato diverso tempo, oggi ho richiesto l'attenzione dei miei colleghi per darci una strategia e offrire al governo il punto di vista delle regioni, in modo da affrontare il problema che abbiamo e per sostenere le azioni che il governo mette in campo. Bisogna arrivare ad una soluzione condivisa in ambito europeo per i rifiuti di terza categoria''. Il presidente della Basilicata ha quindi spiegato che l'Italia non produce più rifiuti di terza categoria (ad alta attività radioattiva) da quando venne dismesso il nucleare e che quindi il nostro paese non ha bisogno di un sito geologico, come invece e' stato prospettato dal governo. Bubbico ha, comunque, commentato positivamente le notizie degli ultimi giorni che riguardano ''iniziative tra il nostro governo e la repubblica federale russa per risolvere in un contesto di cooperazione il problema, in linea con la direttiva europea e coerentemente alle questioni che abbiamo di fronte''. L'idea sarebbe quella di trasferire i pochi rifiuti di terza categoria in realtà esterne al paese, ''e' ragionevole pensare che chi ha una maggiore quantità di questi rifiuti -ha spiegato- come la Germania, la Francia e altri paesi, possa ospitare anche quella piccola quantità che proverrebbe dal nostro paese, dove invece si producono in maggiore quantità i rifiuti di prima e seconda categoria (di bassa e media attività)''. Il presidente Filippo Bubbico rispetto all'istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare ad hoc per indagare sulla scelta del governo che individuò all'epoca il sito di Scanzano Jonico, ha detto che si augura che questa possa ''ricevere il sostegno dalle forze di maggioranza, in quanto la Commissione bicamerale sui rifiuti si occupa di altro: come per esempio la patologia dei traffici illegali e quindi sarebbe opportuno una Commissione ad hoc che affronti in maniera specifica il problema che ha riguardato il decreto legislativo 314 (per la raccolta, smaltimento e stoccaggio in condizioni di massima sicurezza dei rifiuti radioattivi)''. (sm) |
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Fisichella: riforme istituzionali ponderate e equilibrate | ||||||||||||||||||||||||||
''Ho criticato la riforma del Titolo V
attuata dalla sinistra nella scorsa legislatura, adesso critico questa
riforma del centrodestra perche' da' luogo a una crescita della
conflittualità istituzionale, della quale non abbiamo alcuna necessita'''.
Lo afferma il vicepresidente del Senato Domenico Fisichella (nella foto),
in
un'intervista al 'Corriere della Sera', aggiungendo che sarebbe meglio
una pausa di riflessione per varare ''riforme istituzionali ponderate e
equilibrate''; ''ritengo -sottolinea- che accelerazioni forzate non
giovino a una composizione ragionevole di questa riforma''. |
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Tutti i bambini hanno diritto ad una famiglia. Convegno a Torino | ||||||||||||||||||||||||||
Il Ministero del lavoro e delle
politiche sociali e la Regione Pimeonte hanno orgamnoizzato un
convegno dedicato ala tema: Tutti i bambini hanno diritto ad una
famiglia". la manifestazione si svolgerà a Torino dal 22 la 23 marzo(Centro Congressi Lingotto). |
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