periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 248 - Roma, 17 marzo 2004

Sommario

Riforme: 25 marzo tempo di verifica "antipanico" Friuli-Venezia Giulia al voto per quinta provincia
Domani, 18 marzo Conferenza Regioni “La scoperta della memoria”:  le tradizioni degli italiani all’estero
Formigoni:uniti contro attacchi terroristici Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto: campagna carni avicole
Riforme: 25 marzo tempo di verifica ''antipanico''

Al 25 marzo manca una settimana. Sono pochi giorni per una paventata verifica di Governo, ma sufficienti per un emendamento ''antipanico'' sulle riforme costituzionali e una forte accelerazione.
Non si sta facendo nessuna corsa - ha affermato il capogruppo della Lega al Senato Roberto Calderoli - e da qui al 25 marzo, data fissata per il voto finale: "i tempi sono sufficienti anche per entrare nel merito". Più esplicito il ministro Castelli: ''Se il 25 non si voterà il federalismo, il 28, all'assemblea della Lega, raccomanderò che si voti l'uscita del nostro partito dal Governo. Ho già messo  le mie dimissioni nelle mani del partito''. Dello stesso avviso è anche il ministro Maroni.
Non è dello stesso parere
il centrosinistra che intende invece mobilitarsi proprio per contrastare l'approvazione del disegno di legge sulle riforme costituzionali in tempi contingentati e sul suo utilizzo come merce di scambio. Quindi ostruzionismo in Aula e iniziative pubbliche di protesta nel Paese per i Senatori dell'Ulivo. ''La decisione sul contingentamento dei tempi e' gravissima -spiega il capogruppo Ds, Gavino Angius- siamo di fronte ad una dittatura della maggioranza che ha preso questa decisione anche contro il presidente del Senato, Marcello Pera, che aveva ventilato ipotesi diverse di calendario''.
Ma
Calderoli aveva anche ribadito le sue critiche alla lettera del presidente del Senato, Marcello Pera, ai presidenti di regione: "E' assolutamente inopportuno che un rappresentante delle istituzioni entri nell'agone politico".
Calderoli ha detto che la maggioranza sta "ragionando e lavorando sulle proposte dei Governatori" e che per ora l'esame del ddl proseguira' sugli articoli 15 e seguenti (cfr. anche il testo a fronte aggiornato al 10 marzo dal Servizio Studi del Senato e pubblicato su www.regioni.it ). L'articolo 12 sulle competenze delle due Camere, la cui votazione finale era stata accantonata proprio nell'attesa delle proposte dei presidenti di Regione, potrà aspettare l'esito di queste consultazioni nella Cdl.

Secondo l'opposizione di tratta ''di un atto di arroganza inaccettabile''. ''Abbiamo soltanto 8 ore di tempo per discutere della riforma di 35 articoli della nostra Costituzione -prosegue Angius- articoli che riguardano l'ordinamento dello Stato, le prerogative del capo dello Stato, la riforma del governo, la composizione della Corte costituzionale, gli istituti di garanzia''.
 ''Noi abbiamo tentato fino all'ultimo di perseguire il dialogo con la maggioranza -aggiunge il capogruppo della Margherita, Willer Bordon- abbiamo avanzato a nome di tutto il centrosinistra la bozza Amato, una proposta seria che non e' stata presa in considerazione dal centrodestra. La chiusura del confronto da parte della maggioranza e' un rigetto, oltre che delle nostre proposte anche delle osservazioni dei presidenti delle Regioni''.
I
l relatore al provvedimento, Francesco D'Onofrio ha fatto sapere che sull'articolo 12, che riguarda le competenze del Senato federale e che e' stato criticato dai presidenti di Regione, sara' votato ''alla fine della legge, dopo le norme transitorie''. Inoltre, una nuova riunione dei saggi della Cdl presentera' un nuovo emendamento definito ''anti-panico'' sia da D'Onofrio che da Roberto Calderoli, che riguardera' l'attuale articolo 120 della Costituzione, che regola i poteri sostitutivi dello Stato rispetto alle regioni e agli enti locali. D'Onofrio ha pure riferito che alla riunione si e' discusso della lettera dei presidenti di Regione: ''La loro lettera era indirizzata ai capigruppo; non sappiamo se dobbiamo rispondere come maggioranza o come singoli gruppi. Decideremo domani''. Ma Calderoli precisa: ''Risponderemo votando in aula''.
D'Onofrio lascia intravedere un'apertura alle richieste dei presidenti di regione, annunciando il posticipo  dell'approvazione del contestato articolo 12 alla fine di tutti  gli altri articoli. ''Vorrei anche sottolineare - ha aggiunto -  che non toccheremo l'attuale articolo 117 della Costituzione,  quello che stabilisce che ci sono materie di competenza  esclusiva delle Regioni, dello Stato, e altre di competenza  concorrente. Questo vuol dire qualcosa''. Infine oggi vedra' definitivamente la luce l'emendamento ''antipanico'', sui poteri sostitutivi dello Stato.
Intanto il Senato ha approvato gli articoli 15, 16 e 17 delle riforme costituzionali. L'articolo 15 riguarda l'organizzazione dell'attività legislativa di Camera e Senato, con la previsione che i provvedimenti siano esaminati da commissioni di merito e poi dall'aula. Sono stati respinti numerosi emendamenti aggiuntivi dell'opposizione che riguardavano i referendum abrogativi. Alcuni di essi prevedevano l'innalzamento del numero delle firme per chiedere il referendum, altri sia questo innalzamento sia l'abbassamento del quorum richiesto per rendere valido il referendum stesso. il relatore Francesco D'Onofrio ha detto che il tema del referendum verrà affrontato dopo il voto sulle norme transitorie finali.L'articolo 16 riguarda la ratifica dei trattati internazionali. Il successivo articolo approvato, il 17, stabilisce che ''ogni anno sono approvati i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo''.
Il Senato ha approvato anche l'articolo 18 delle riforme, che prevede che le commissioni di inchiesta varate dalla Camera dei deputati abbiano ''gli stessi poteri e le stese limitazioni dell'autorità giudiziaria''.
Per quanto riguarda il Primo Capo del provvedimento il Senato deve ancora dare il voto finale sull'articolo 12, riguardante le competenze del Senato federale, e messo in discussione dai Presidenti di Regione. Il relatore Francesco D'Onofrio ha detto che esso verrà votato alla fine di tutti gli altri articoli.
Il Senato ha inoltre approvato gli articoli 19, 20 e 21 delle riforme, riguardanti la figura del presidente della Repubblica.
L'articolo 19 scrive le modalita' di elezione del Capo dello Stato. Esso viene eletto dall'Assemblea della Repubblica, costituita dai membri di Camera e Senato federale, dai presidenti di Regione, nonche' da un numero di delegati eletti dai Consigli regionali: tre per ciascuna regione, piu' un delegato per ogni milione di abitanti. L'inquilino del Quirinale e' eletto con un quorum dei due  terzi al primo scrutinio, dei tre quinti dal terzo, con la  maggioranza assoluta dopo il quarto scrutinio.  La riforma della Cdl conferma quanto prevede l'attuale  Costituzione in tema di supplenza del presidente: spetteranno al  presidente del Senato.
L'assemblea di palazzo Madama ha infine approvato l'art 22 del ddl di riforma costituzionale che riguarda le funzioni del capo dello Stato. ''Il presidente della Repubblica e' garante della Costituzione, rappresenta l'unita' federale della nazione ed esercita le funzioni che gli sono espressamente conferite dalla Costituzione. E' il capo dello Stato''
La nuova norma rivede l'art. 87 della Costituzione e prevede per il capo dello Stato due nuovi poteri: quello di nominare il presidenti delle authority e di indicare i vice presidenti del Csm.
Tra i compiti del capo dello Stato indicati nell'articolo approvato vi sono: inviare messaggi alle Camere, indire nuove elezioni, promulgare le leggi, indire il referendum popolare. Il capo dello Stato ha inoltre il comando delle forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere, presiede il Csm. Inoltre ''puo' concedere la grazia e commutare le pene'' e conferire le onorificenze della Repubblica. Scompare, tra quelle scritte fino ad oggi la funzione di autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del governo.
Per quanto riguarda le riforme, ilpresidente della regione Lombardia Roberto Formigoni ha dichiarato: ''e' solo l'introduzione a cui dovra' seguire il federalismo fiscale''.
''La legge in discussione - ha spiegato Formigoni - contiene punti importanti che realizzano le condizioni per introdurre il federalismo fiscale in Italia''. Secondo Formigoni ''La leva fiscale e' un elemento fondamentale per rafforzare la competitivita' di un territorio''. ''Provo un sentimento di invidia - ha detto - tutte le volte che sento parlare di Catalogna e di altre regioni europee che godono di autonomia fiscale. La Lombardia concorre per il 55% al fondo di perequazione delle regioni italiane, nessun cittadino lombardo vi si vuole sottrarre, ma 'est modus in rebus' e un fuori misura penalizza tutti, sia le regioni piu' forti sia quelle piu' deboli''.
''Frenare le regioni piu' forti - ha spiegato Formigoni - non significa migliorare le condizioni di vita di quelle piu' lente, ma, al contrario, significa frenare lo sviluppo di tutti''.
(gs)

Domani, 18 marzo Conferenza Regioni

E' convocata la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome per giovedì 18 marzo 2004 alle ore 10.00 presso la Segreteria della Conferenza dei Presidenti - Via Parigi, 11 – Roma. Fra i punti all'ordine del giorno:
AFFARI INTERNAZIONALI – Regione Marche - Proposta integrativa dell’emanando Decreto del Ministero degli Affare Esteri di cui all’art. 3, comma 43, della Legge Finanziaria 2004, relativa alla semplificazione delle procedure di cooperazione decentrata delle Regioni e degli Enti locali – Riunione politica convocata per il 18 marzo prossimo;
RISORSE IDRICHE – Regione Piemonte 4a) Gestione del demanio idrico e competenza regionale: problematiche; 4b) Legge finanziaria 388/2000.Svincolo di risorse impegnate per gli Accordi di Programma Quadro;
AFFARI SOCIALI – Regione Veneto - Bozza Protocollo d’Intesa tra la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e F.I.A.B.A. (Fondo Italiano abbattimento Barriere Architettoniche) – Esaminata nella riunione del Coordinamento Interregionale degli Assessori del 26 febbraio 2004;
ISTRUZIONE – Regione Campania - Valutazioni in merito ai disegni di legge in materia di stato giuridico degli insegnanti (C4091, 4095
);
ENERGIA – Regione Toscana - 7a) Valutazione dello schema di decreto interministeriale attuativo della legge 83/2003 (approvazione dell’elenco dei progetti da considerare prioritari ai fini dell’effettuazione della procedura di VIA); 7b)Esame bozza di accordo di programma tra le Regioni, gli Enti locali e il Gestore delle Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN) in merito alla pianificazione elettrica - Approvato dal Coordinamento interregionale degli Assessori all’Energia il 22 dicembre 2003;
Riflessioni sulle problematiche relative alla Legge n. 368 del 24 dicembre 2003 (conversione con modificazioni del D. L. n. 314 recante disposizioni urgenti per la raccolta, lo smaltimento e lo stoccaggio, in condizioni di massima sicurezza, dei rifiuti radioattivi) – Richiesta del Presidente della Regione Basilicata;.(red)

Formigoni: uniti contro terrorismo, federalismo fiscale

"L'attacco contro la Spagna, in realtà è contro l'Europa e quindi anche il nostro Paese può essere possibile oggetto di attacchi terroristici". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: "Non c'e' un pericolo immediato ma occorre mantenere un livello d'attenzione e soprattutto - ha sottolineato Formigoni - un atteggiamento morale da parte di tutti. Il terrorismo nichilista, com'e' stato giustamente definito, vuole distruggere l'uomo, la vita, ogni forma di cultura, di civiltà. Vuole distruggere ogni rapporto democratico tra culture diverse. Questo terrorismo - ha proseguito il presidente della Lombardia - e' all'attacco e noi dobbiamo difenderci con la forza della nostra cultura, delle nostre tradizioni, della nostra volontà di dialogo. C'e' un Islam estremista, radicale, nichilista. E ci sono milioni di uomini di fede musulmana che sono invece disponibili al confronto. Noi dobbiamo combattere l'Islam distruttivo e potenziare il dialogo con chi ha una fede religiosa diversa ma e' disposto a vivere nel rispetto reciproco.
"Mi auguro che ci sia una manifestazione il 18 marzo e che sia convintamente sostenuta da tutti perché il pericolo costituito dal terrorismo internazionale e' un pericolo serio e forte del quale bisogna
tutti prendere coscienza e che va combattuto unitariamente". Formigoni ha "salutato positivamente l'idea della manifestazione" e si e' detto "pronto a parteciparvi. E mi auguro che tutti lo facciano con spirito unitario".
"Le differenze politiche possono manifestarsi su molti temi ma non sulla lotta al terrorismo e sulla sicurezza del Paese".
(sm)

Friuli-Venezia Giulia al voto per quinta provincia
Provincia Alto Friuli. Si svolgera' domenica 21 marzo, in 43 comuni dell'Alto Friuli, il referendum consultivo per la costituzione della quinta provincia regionale del Friuli-Venezia Giulia.
Al voto - dalle ore 7 alle 22 - parteciperanno 65.981 elettori, 33.840 donne e 32.141 uomini. Dopo il referendum, che non avra' quorum, la Regione Friuli-Venezia Giulia, che ha competenza primaria sull'assetto dei propri enti locali, in caso di vittoria dei si', avra' 60 giorni di tempo per approvare la legge che istituisce la provincia della montagna.
Quindi sara' un referendum senza quorum: chi vincera' determinera' la nascita o meno della quinta provincia. Una provincia
regionale, che non comportera' il trasferimento di enti periferici dello Stato (Prefettura o Questura), ma che avra' una serie di prerogative e competenze.
Quella della provincia della montagna - vi sono coinvolti i comuni della Carnia, della Val Canale-Canal del ferro e del Gemonese - e' una antica rivendicazione delle popolazioni dell'Alto Friuli. Risale a decine di anni fa. Intesa democratica - il cartello che lo scorso anno ha portato l'imprenditore triestino, Riccardo Illy, alla presidenza della regione - ha posto tra i punti qualificanti del suo programma elettorale la nascita del nuovo ente. Tanto che nel simbolo elettorale del movimento era stata inserita una quinta stella, a sottolineare questo intendimento. Poi ci sono state le firme di migliaia di carnici a sostegno della provincia. Quindi la Giunta ha fissato la data del referendum consultivo, procedimento che e' stato contestato dalla provincia di Udine, il cui presidente, Marzio Strassoldo (Forza Italia), ha fatto ricorso - prima al Tar e poi al Consiglio di Stato - per chiedere l'estensione del referendum a tutti i comuni della provincia.
''Non e' corretto - aveva detto Strassoldo - che sui destini della provincia di Udine si esprimano solamente gli elettori di 43 comuni montani''. Ma i due ricorsi sono stati respinti e ora gli elettori potranno recarsi al voto e cogliere quella che molti osservatori definiscono ''una occasione storica''. (red)
“La scoperta della memoria”:  le tradizioni degli italiani all’estero
“La scoperta della memoria” è un Progetto di recupero della memoria e tradizioni degli italiani residenti all’estero, promosso dal Crate (il Centro Regionale assistenza e tutela degli Emigranti - Puglia nel mondo).
“L’Italia è un paese che ha conosciuto in passato una forte emigrazione in tutti i continenti ed oggi sono diversi i milioni dei nostri concittadini ed i loro discendenti che risiedono stabilmente all’estero e per questo motivo il Crate  intende realizzare(con la collaborazione di una società specializzata) un progetto di che consenta l’identificazione degli emigrati e dei loro discendenti.
Inoltre - secondo quanto reso noto dal Crate - con l'attivazione di tale progetto e con l’aiuto di singoli cittadini, di organizzazioni e associazioni italiane attraverso le interviste audio/video, registrazione delle loro storie e impressioni, raccolta di  documenti e fotografie si intende  formare un database di storia di vita degli italiani emigrati in ogni parte del mondo attraverso interviste in video e non, studi statistici, ricerche sociologiche per recuperare il patrimonio storico - culturale degli italiani emigrati . (red)
Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto: campagna carni avicole

La Regione Emilia-Romagna parteciperà con uno stanziamento di 200 mila euro insieme alle Regioni Veneto e Lombardia – che erogheranno un eguale contributo – alla campagna di comunicazione attraverso stampa e televisione  concordata dalle tre Regioni  con il Ministero delle Politiche Agricole e forestali per  incentivare il consumo di carni avicole italiane.
La campagna - alla quale il Ministero ha destinato una prima tranche di 1 milione e 250 mila euro – dovrà mettere in risalto la sicurezza dei processi produttivi, i controlli sanitari effettuati dalle istituzioni pubbliche, la qualità della produzione avicola nazionale.
Inoltre è on line tutta la cartografia della  Rete Natura 2000 che riunisce i 139  siti di pregio ambientale esistenti in Emilia-Romagna. Ovvero 236 mila ettari di territorio - oltre il 10% dell'intera regione -  da tutelare perché in essi vivono specie animali e vegetali rare,  minacciate dalle attività umane.
Chiunque può accedere alla banca dati attraverso il sito
www.regione.emilia-romagna.it/natura2000 e visionare così, in una  scala 1:5.000, la relativa cartografia. In particolare  potrà essere individuata, con buona approssimazione, la collocazione di terreni e fabbricati rispetto ai confini delle diverse aree tutelate.
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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