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Sommario |
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Da metà canone a mezz'ora in RAI: Cda apre alle Regioni | ||||||||||||||||||||||||||
RAI- un "fantasma" sul bilancio di viale
Mazzini: ne avevamo parlato nel
numero 303 di regioni.it. Il tutto era partito da un'anticipazione de "il
Corriere della Sera" che titolava: "Le
Regioni vogliono meta' canone, allarme in Rai".
Ora si è passati da
metà canone a mezz'ora in RAI
(continuando così ne rimarrà ben
poca...). Battute a parte,
c'è stata invece un'importante apertura. |
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Friuli-Venezia Giulia: nomina porto Trieste e regolamento telefonia mobile | ||||||||||||||||||||||||||
L'Assemblea delle Autonomie del Friuli-Venezia Giulia ha approvato all'
unanimita' il regolamento regionale per la nuova rete di telefonia mobile
proposto dall' assessore regionale,
Lodovico Sonego. ''Con il nuovo regolamento di
telefonia mobile - ha spiegato Sonego - si punta a tutelare sia le
amministrazioni comunali sia i cittadini. In particolare i Comuni - avranno
da oggi a disposizione uno strumento aggiuntivo per poter affrontare il
problema del proliferare delle antenne per la telefonia cellulare. Per
contro - ha aggiunto - con il nuovo regolamento tuteleremo maggiormente il
diritto alla salute dei cittadini e, dall' altro, il diritto dei
cittadini-consumatori a poter sfruttare al meglio i servizi della
telefonia mobile''. |
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Canoni demaniali in alto mare | ||||||||||||||||||||||||||
Le Regioni discutono ancora con il Governo
sui canoni demaniali. Si parla dell'annunciato decreto governativo che
aumenta i costi degli affitti degli stabilimenti balneari del 300 per
cento. Il decreto, previsto dalla Finanziaria 2003, deve essere approvato
entro il 30 giugno e intende assicurare un introito di 140 milioni di
euro. Una rottura delle trattative da parte delle Regioni e' emersa alla vigilia dell'incontro tecnico previsto per oggi, coordinato dalla Regione Liguria, capofila, con l'assessore all'Ambiente Franco Orsi, della materia. ''Siamo purtroppo di fronte a proposte inaccettabili - ha detto Orsi all'Ansa -, anche nell'ipotesi di ridurre i rincari dal 300 al 250 per cento. Fra dieci giorni il parere contrario delle Regioni sara' ufficializzato nella conferenza Stato-Regioni''. Per quanto riguarda la Liguria, l'assessore ha reso noto che la giunta Biasotti si appresta a varare un decreto di declassificazione delle aree demaniali dalla fascia B alla fascia C, manovra che permette una riduzione dei canoni demaniali del 40 per cento e un aumento complessivo per i gestori liguri complessivamente attorno al 120 per cento. (red) |
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I fondi del lotto per i beni culturali | ||||||||||||||||||||||||||
Ecco l'elenco, regione per regione, degli stanziamenti del Piano-Lotto
2004-2006, presentato a Roma dal ministro dei Beni-attivita'
culturali Giuliano Urbani e definito ''il piu' grande intervento
strategico a favore della cultura nel prossimo triennio''. Se ne occupa
anche "il Corriere della Sera":
Beni artistici e cinema. Ecco dove finiranno i 465
milioni del Lotto. Il totale di 325.986.319,06 euro e' cosi' ripartito: Regione Abruzzo: 4.552.500,00 (1,40%) Regione Basilicata: 7.021.600,00 (2,15%) Regione Calabria: 9.390.000,00 (2,88%) Regione Campania: 12.763.190,00 (3,92%) Regione Emilia Romagna: 20.481.600,00 (6,28) Regione Friuli: 2.350.000,00 (0,72%) Regione Lazio: 72.339.706,24 (22,19%) Regione Liguria: 10.449.383,40 (3,21%) Regione Lombardia: 18.989.228,00 (5,83%) Regione Marche: 7.301.452,00 (2,24%) Regione Molise: 6.577.500,00 (2,02%) Regione Piemonte: 33.459.654,73 (10,26%) Regione Puglia: 24.409.000,00 (7,49%) Regione Sardegna: 11.212.500,00 (3,44) Regione Toscana: 42.504.452,60 (13,04%) Regione Umbria: 5.902.298,38 (1,81%) Regione Veneto: 6.870.000,00 (2,11) Regioni e Province Autonome: 22.290.558,71 (6,84%) Progetto Illuminazione e Sicurezza Sud: 4.500.000,00 Varie: 2.621.695,00. Il 39% degli stanziamenti e' andato alle regioni del Centro (128.047.909,22 euro), mentre il 30% sia a quelle del Nord (97.258.014,55 euro) che a quelle del Sud (98.058.700,29 euro). Inoltre, altri 9 milioni di euro sono stati destinati al progetto informatico 'Cento Chiese', che fanno salire a 335 milioni di euro il Piano-Lotto 2004-2006. (sm) |
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Sicurezza alimentare: confronto Governo-Regioni | ||||||||||||||||||||||||||
Il Governo -
secondo quanto riportato dalla newsletter di Palazzo Chigi - nel
Consiglio dei ministri del 21 maggio 2004, ha approvato un decreto
legislativo, in attuazione della direttiva 2002/46, teso ad
uniformare le discipline degli Stati membri in materia di integratori
alimentari, attraverso il quale vengono individuate le denominazioni
possibili, le sostanze presenti con i relativi criteri di purezza, le
modalità di etichettatura, di produzione e confezionamento, di immissione
in commercio, nel rispetto delle competenze regionali. Gli "integratori
alimentari" sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune
dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive,
quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto
nutritivo o fisiologico. Questi prodotti sono venduti confezionati in
forma predosata quali capsule, pastiglie, compresse, pillole, gomme da
masticare e simili, polveri in bustina, liquidi contenuti in fiale,
flaconi a contagocce e altre forme simili di liquidi e di polveri
destinati ad essere assunti in piccoli quantitativi unitari. E in materia di sicurezza alimentare le Regioni hanno recentemente fornito al governo le loro osservazioni sulla istituzione dell'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare, prima di tutto ribadendo la loro preferenza per il termine "Autorità", rispetto a quello di "Agenzia" proposto dal Governo. le osservazioni delle Regioni sono poi tese ad un maggior coinvolgimento delle istituzioni regionali attraverso il recupero del concetto di intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Le regioni hanno poi richiesto che l'’Autorità presenti annualmente una relazione non solo al Parlamento ma anche alla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano. Per quanto riguarda le funzioni secondo le Regioni l'Autorità dovrà: a) identificare tutti i fattori di rischio tradizionali ed emergenti o riemergenti valutandone la severità, la probabilità, le aree di maggiore esposizione, le condizioni predisponenti, i fattori adiuvanti e di resistenza, morbilità, mortalità, impatto economico della patologia, rapporto costi/benefici tra interventi preventivi e danni risparmiati, valutazioni costo/efficacia, costo/opportunità eccetera; b) raccogliere, tramite le Regioni e Province Autonome, ed elaborare i dati provenienti da laboratori pubblici e privati che effettuano analisi su matrici ambientali, vegetali, animali e alimentari che abbiano una incidenza diretta o indiretta nel campo della sicurezza alimentare; c) censire e monitorare la ricerca in ambito alimentare; d) raccogliere, tramite le Regioni e le Province Autonome, ed elaborare i dati provenienti riferibili a fenomeni di infezione e tossinfezione alimentare per cui sia obbligatoria la denuncia ai sensi delle disposizioni vigenti e di tutti gli stati patologici legati al consumo di alimenti; e) analizzare i consumi e le informazioni alimentari nutrizionali di maggiore diffusione ed incidenza sullo stato nutrizionale della popolazione; f) verificare gli orientamenti dei consumatori e promozione di scambi continui di informazioni con esperti e specialisti di settore; g) diffondere informazioni specialistiche relative al settore alimentare, finalizzate alla nutrizione adeguata alla necessità dell'organismo umano; h) censire le ricerche e le pubblicazioni realizzate in ambito alimentare e nutrizionale; i) verificare periodicamente la qualità e l'efficacia delle campagne di divulgazione nonché degli interventi realizzati ai fini educativi e didattici nel settore alimentare e nutrizionale. Infine il Consiglio di amministrazione- secondo le Regioni - dovrà essere composto da otto membri di cui uno nominato dal Ministero della Salute, quattro dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, uno ciascuno dai Ministero delle politiche agricole, delle attività produttive, dell'ambiente. Da sottolineare infine quanto riportato in Avvertenze on line dell'Aduc che riporto le conclusioni di un rapporto della Commissione Europea, secondo cui l'imposizione di etichette piu' trasparenti durante la crisi della Bse ha dato buoni frutti. I consumatori europei hanno infatti riacquistato fiducia e sono tornati a comprare carne bovina. Potrebbe invece creare più difficolta' che altro - prosegue la neewsletter dell'Aduc - la nuova normache impone d'informare su provenienza e allevamento degli animali utilizzati nei prodotti a base di carne bovina. (sm) |
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Assinform: il Rapporto 2004 su informatica e telecomunicazioni | ||||||||||||||||||||||||||
E' disponibile on line il Rapporto
Assinform 2004 sull'informatica e le telecomunicazioni in Italia. Si
tratta
di analisi e studi condotti dalla stessa Assinform
in stretta collaborazione con NetConsulting. Il Rapporto giunge alla sua
35a edizione e si conferma ancora una volta uno dei punti di riferimento
per manager, studiosi, amministratori pubblici e operatori del settore.
Lo studio di quest'anno - secondo quanto riferito dalla stessa Assinform - grazie alla fusione con Anee (Associazione dei servizi e dei contenuti multimediali), presenta tre nuovi capitoli relativi al settore dei contenuti e dei servizi multimediali (cfr. l'indice del Rapporto 2004: http://www.assinform.it/aree_sx/pubblicazioni/indice2004.htm). E a proposito di nuove tecnologie si registrano progressi sul fronte wireless: secondo un annuale studio sullo stato di salute della Rete condotto da Ipsos-Insight - inforna invece la newsletter Smau.it 134 milioni di navigatori hanno sperimentato l’Internet wireless attraverso un qualunque terminale mobile. L'accesso Wi-Fi alla Rete si propaga rapidamente nel mondo tramite la telefonia mobile e i Pc portatili. Un fenomeno che interessa il 40% degli internauti in tredici paesi. Assinform ha anche presentato recentemente il Secondo Rapporto sull'informatica nelle Regioni italiane con il patrocinio del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, nell'ambito del progetto "Centri Regionali di Competenza" (cfr. comunicato stampa e il Rapporto). (sm) |
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