periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 305- Roma, 8 giugno 2004

Sommario

Da metà canone a mezz'ora in RAI: Cda apre alle Regioni I fondi del lotto per i beni culturali
Friuli-Venezia Giulia: su nomina porto Trieste e regolamento telefonia mobile Sicurezza alimentare: confronto Governo-Regioni
Canoni demaniali in alto mare Assinform: il Rapporto 2004 su informatica e telecomunicazioni
Da metà canone a mezz'ora in RAI: Cda apre alle Regioni

RAI- un "fantasma" sul bilancio di viale Mazzini: ne avevamo parlato nel numero 303 di regioni.it. Il tutto era partito da un'anticipazione de "il Corriere della Sera" che titolava: "Le Regioni vogliono meta' canone, allarme in Rai". Ora si è passati da metà canone a mezz'ora in RAI (continuando così ne rimarrà ben poca...). Battute a parte, c'è stata invece un'importante apertura.
Va infatti sottolineato che il Consiglio di Amministrazione della RAI ha
approvato ieri la relazione dei consiglieri Petroni e Rumi sul rapporto tra la tv pubblica e le Regioni, e ha ufficializzato - e in modo molto significativo - di voler migliorare e potenziare proprio le connessioni tra la RAI e le Regioni.
Insomma si intende rispettare il "Contratto di servizio", che tra l'altro prevede di valorizzare le culture locali e l'informazione regionale attraverso il potenziamento delle strutture periferiche dei centri di produzione: la Rai quindi si impegna a valorizzare l'informazione regionale, prevedendo anche delle specifiche convenzioni.
Inoltre, sempre nel Contratto di Servizio tra il Ministero delle Comunicazioni e la Rai, si prevede anche un'offerta televisiva con trasmissioni a carattere istituzionale: "trasmissioni periodiche e straordinarie dedicate all'informazione sull'attività degli organi istituzionali sovra-nazionali, nazionali, regionali e locali; dibattiti parlamentari e dichiarazioni di alte cariche dello Stato e delle Regioni".
Il "Corriere della Sera" anticipava: «Sull’intera materia incombe la possibilità per le Regioni di Costituire servizi pubblici radiotelevisivi locali, per il cui finanziamento alcune Regioni stanno ipotizzando di chiedere quota parte del canone, circa il 50%». E si suggerivano accordi-quadro tra la Rai e le singole Regioni, come "contratti di servizio locali previsti dalla Gasparri" e di individuare «un unico interlocutore Rai per le Regioni».
Di certo dopo le elezioni ci sarà anche un Consigliere RAI in meno. Infatti la discussione appena iniziata ha già provocato - solo in senso sincronico - le dimissioni del Consigliere RAI Rumi: ''Nel cda di oggi non abbiamo eletto il presidente. Da quando Annunziata si e' dimessa, non ci sono stati fatti nuovi e io, quindi, aspetto le elezioni e poi mi dimetto''. Quello di oggi e' con molta probabilita' l'ultimo consiglio di amministrazione in Rai per il consigliere Giorgio Rumi che conferma la sua intenzione di lasciare dopo le europee. ''Lascio in ottima armonia - afferma Rumi - i miei tre colleghi ma ribadisco che secondo me questo cda, pensato come 4+1, non funziona architettonicamente se manca un presidente di garanzia''. Il professore, di area moderata e vicino all'Udc, ha confermato la sua intenzione al termine del cda che ha tra l'altro approvato la relazione dei consiglieri Petroni e Rumi sul rapporto tra la tv pubblica e le Regioni, ''una ricognizione - spiega Rumi - che fotografa il malumore di alcune regioni, che chiedono piu' voce come previsto anche dalla Costituzione che impone che le Regioni vadano interpellate e abbiano un proprio spazio''.
Il cda della Rai ha dato mandato al direttore generale Flavio Cattaneo di procedere ad un rafforzamento del rapporto tra tv pubblica e Regioni, cosi' come indicato dalla relazione dei consiglieri Angelo Maria Petroni e Giorgio Rumi, approvata nella seduta di ieri. I tempi per un potenziamento dello spazio delle Regioni sulla tv pubblica saranno quelli, secondo quanto si apprende dalla direzione generale, indicati dal contratto di servizio, siglato a gennaio 2003 sotto la presidenza di Antonio Baldassarre, che prevede che entro il 2005 ogni Regione abbia una mezz'ora di spazi quotidiani. Nella seduta di ieri, il consiglio ha anche approvato il trasferimento a Torino del segretariato sociale, il cui responsabile sara' Carlo Romeo. 
(gs)
-
IL CONTRATTO DI SERVIZIO DELLA RAI
-Osservazioni delle Regioni sul Contratto di Servizio fra la Rai e il Ministero delle Comunicazioni per il  triennio 2003-2005
-PROPOSTE DI EMENDAMENTI AL CONTRATTO DI SERVIZIO TRA  MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI E RAI PER IL TRIENNIO 2003-2005

--->>>> Testo a fronte elaborato confrontando la bozza di contratto del 18 novembre 2002 e il contratto sottoscritto il 23 gennaio 2003 con le modifiche apportate  (Sono evidenziate in neretto le parti modificate e in neretto sottolineato le modifiche apportate a seguito delle richieste, parzialmente o totalmente accolte, avanzate dalle Regioni)

Friuli-Venezia Giulia: nomina porto Trieste e regolamento telefonia mobile

L'Assemblea delle Autonomie del Friuli-Venezia Giulia ha approvato all' unanimita' il regolamento regionale per la nuova rete di telefonia mobile proposto dall' assessore regionale, Lodovico Sonego. ''Con il nuovo regolamento di telefonia mobile - ha spiegato Sonego - si punta a tutelare sia le amministrazioni comunali sia i cittadini. In particolare i Comuni - avranno da oggi a disposizione uno strumento aggiuntivo per poter affrontare il problema del proliferare delle antenne per la telefonia cellulare. Per contro - ha aggiunto - con il nuovo regolamento tuteleremo maggiormente il diritto alla salute dei cittadini e, dall' altro, il diritto dei cittadini-consumatori a poter sfruttare al meglio i servizi della telefonia mobile''.
Inoltre Marina Monassi e' il nuovo Presidente dell' Autorita' Portuale di Trieste. La nomina e' stata fatta dal Consiglio dei Ministri. Sempre l'assessore regionale ai Trasporti Lodovico Sonego ha comunicato che in tal senso la Regione intende eccepire nelle sedi opportune la legittimità del provvedimento con il quale il Consiglio dei ministri ha deciso la nomina del presidente dell'Autorità portuale di Trieste.
Le ragioni della illegittimità sono molteplici, sottolinea l'assessore. La Regione, inoltre, tutelerà la legge regionale in materia di porti con serenità e determinazione.
Lo stesso Consiglio dei ministri ha anche deciso di impugnare, ritenendola incostituzionale, la legge approvata nei giorni scorsi dal Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia che trasferiva dal Ministro dei Trasporti al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia il potere di nomina del Presidente dell' Autorita' Portuale di Trieste.
Dopo l' approvazione di tale legge, il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge che attribuisce al Presidente del Consiglio dei Ministri il potere di nomina dei Presidenti delle Autorita' Portuali nelle quali insorgono problemi nelle procedure per l' indicazione del Presidente, come nel caso di Trieste che e' guidato da oltre otto mesi da un commissario,Vincenzo Mucci.

(sm)

Canoni demaniali in alto mare
Le Regioni discutono ancora con il Governo sui canoni demaniali. Si parla dell'annunciato decreto governativo che aumenta i costi degli affitti degli stabilimenti balneari del 300 per cento. Il decreto, previsto dalla Finanziaria 2003, deve essere approvato entro il 30 giugno e intende assicurare un introito di 140 milioni di euro.
Una rottura delle trattative da parte delle Regioni e' emersa alla vigilia dell'incontro tecnico previsto per oggi, coordinato dalla Regione Liguria, capofila, con l'assessore all'Ambiente Franco Orsi, della materia.
''Siamo purtroppo di fronte a proposte inaccettabili - ha detto Orsi all'Ansa -, anche nell'ipotesi di ridurre i rincari dal 300 al 250 per cento. Fra dieci giorni il parere contrario delle Regioni sara' ufficializzato nella conferenza Stato-Regioni''.
Per quanto riguarda la Liguria, l'assessore ha reso noto che la giunta Biasotti si appresta a varare un decreto di declassificazione delle aree demaniali dalla fascia B alla fascia C, manovra che permette una riduzione dei canoni demaniali del 40 per cento e un aumento complessivo per i gestori liguri complessivamente attorno al 120 per cento.
(red)
I fondi del lotto per i beni culturali
Ecco l'elenco, regione per regione, degli stanziamenti del Piano-Lotto 2004-2006, presentato a Roma dal ministro dei Beni-attivita' culturali Giuliano Urbani e definito ''il piu' grande intervento strategico a favore della cultura nel prossimo triennio''. Se ne occupa anche "il Corriere della Sera": Beni artistici e cinema. Ecco dove finiranno i 465 milioni del Lotto.
Il totale di 325.986.319,06 euro e' cosi' ripartito:
Regione Abruzzo: 4.552.500,00 (1,40%)
Regione Basilicata: 7.021.600,00 (2,15%)
Regione Calabria: 9.390.000,00 (2,88%)
Regione Campania: 12.763.190,00 (3,92%)
Regione Emilia Romagna: 20.481.600,00 (6,28)
Regione Friuli: 2.350.000,00 (0,72%)
Regione Lazio: 72.339.706,24 (22,19%)
Regione Liguria: 10.449.383,40 (3,21%)
Regione Lombardia: 18.989.228,00 (5,83%)
Regione Marche: 7.301.452,00 (2,24%)
Regione Molise: 6.577.500,00 (2,02%)
Regione Piemonte: 33.459.654,73 (10,26%)
Regione Puglia: 24.409.000,00 (7,49%)
Regione Sardegna: 11.212.500,00 (3,44)
Regione Toscana: 42.504.452,60 (13,04%)
Regione Umbria: 5.902.298,38 (1,81%)
Regione Veneto: 6.870.000,00 (2,11)
Regioni e Province Autonome: 22.290.558,71 (6,84%)
Progetto Illuminazione e Sicurezza Sud: 4.500.000,00
Varie: 2.621.695,00.
Il 39% degli stanziamenti e' andato alle regioni del Centro (128.047.909,22 euro), mentre il 30% sia a quelle del Nord (97.258.014,55 euro) che a quelle del Sud (98.058.700,29 euro). Inoltre, altri 9 milioni di euro sono stati destinati al progetto informatico 'Cento Chiese', che fanno salire a 335 milioni di euro il Piano-Lotto 2004-2006.
(sm)
Sicurezza alimentare: confronto Governo-Regioni
Il Governo - secondo quanto riportato dalla newsletter di Palazzo Chigi - nel Consiglio dei ministri del 21 maggio 2004, ha approvato un decreto legislativo, in attuazione della direttiva  2002/46, teso ad uniformare le discipline degli Stati membri in materia di integratori alimentari, attraverso il quale vengono individuate le denominazioni possibili, le sostanze presenti con i relativi criteri di purezza, le modalità di etichettatura, di produzione e confezionamento, di immissione in commercio, nel rispetto delle competenze regionali. Gli "integratori alimentari" sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico. Questi prodotti sono venduti confezionati in forma predosata quali capsule, pastiglie, compresse, pillole, gomme da masticare e simili, polveri in bustina, liquidi contenuti in fiale, flaconi a contagocce e altre forme simili di liquidi e di polveri destinati ad essere assunti in piccoli quantitativi unitari.
E in materia di sicurezza alimentare le Regioni hanno recentemente fornito al governo le loro osservazioni sulla istituzione dell'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare, prima di tutto ribadendo la loro preferenza per il termine "Autorità", rispetto a quello di "Agenzia" proposto dal Governo. le osservazioni delle Regioni sono poi tese ad un maggior coinvolgimento delle istituzioni regionali attraverso il recupero del concetto di intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
Le regioni hanno poi richiesto che l'’Autorità presenti annualmente una relazione non solo al Parlamento ma anche alla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano.
Per quanto riguarda le funzioni secondo le Regioni l'Autorità dovrà:
a) identificare tutti i fattori di rischio tradizionali ed emergenti o riemergenti valutandone la severità, la probabilità, le aree di maggiore esposizione, le condizioni predisponenti, i fattori adiuvanti e di resistenza, morbilità, mortalità, impatto economico della patologia, rapporto costi/benefici tra interventi preventivi e danni risparmiati, valutazioni costo/efficacia, costo/opportunità eccetera;
b) raccogliere, tramite le Regioni e Province Autonome, ed elaborare i dati provenienti da laboratori pubblici e privati che effettuano analisi su matrici ambientali, vegetali, animali e alimentari che abbiano una incidenza diretta o indiretta nel campo della sicurezza alimentare;
c) censire e monitorare la ricerca in ambito alimentare;
d) raccogliere, tramite le Regioni e le Province Autonome, ed elaborare i dati provenienti riferibili a fenomeni di infezione e tossinfezione alimentare per cui sia obbligatoria la denuncia ai sensi delle disposizioni vigenti e di tutti gli stati patologici legati al consumo di alimenti;
e) analizzare i consumi e le informazioni alimentari nutrizionali di maggiore diffusione ed incidenza sullo stato nutrizionale della popolazione;
f) verificare gli orientamenti dei consumatori e promozione di scambi continui di informazioni con esperti e specialisti di settore;
g) diffondere informazioni specialistiche relative al settore alimentare, finalizzate alla nutrizione adeguata alla necessità dell'organismo umano;
h) censire le ricerche e le pubblicazioni realizzate in ambito alimentare e nutrizionale;
i) verificare periodicamente la qualità e l'efficacia delle campagne di divulgazione nonché degli interventi realizzati ai fini educativi e didattici nel settore alimentare e nutrizionale.
Infine il Consiglio di amministrazione- secondo le Regioni -  dovrà essere composto da otto membri di cui uno nominato dal Ministero della Salute, quattro dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, uno ciascuno dai Ministero delle politiche agricole, delle attività produttive, dell'ambiente.
Da sottolineare infine quanto riportato in Avvertenze on line dell'Aduc  che riporto le conclusioni
di un rapporto della Commissione Europea, secondo cui l'imposizione di etichette piu' trasparenti durante la crisi della Bse ha dato buoni frutti. I consumatori europei hanno infatti riacquistato fiducia e sono tornati a comprare carne bovina. Potrebbe invece creare più difficolta' che altro - prosegue la neewsletter dell'Aduc - la nuova normache impone d'informare su provenienza e allevamento degli animali utilizzati nei prodotti a base di carne bovina.
(sm)
Assinform: il Rapporto 2004 su informatica e telecomunicazioni
E' disponibile on line il Rapporto Assinform 2004 sull'informatica e le telecomunicazioni in Italia. Si tratta di analisi e studi condotti dalla stessa Assinform in stretta collaborazione con NetConsulting. Il Rapporto giunge alla sua 35a edizione e si conferma ancora una volta uno dei punti di riferimento per manager, studiosi, amministratori pubblici e operatori del settore.
Lo studio di quest'anno - secondo quanto riferito dalla stessa Assinform - grazie alla fusione con Anee (Associazione dei servizi e dei contenuti multimediali), presenta tre nuovi capitoli relativi al settore dei contenuti e dei servizi multimediali (cfr. l'indice del Rapporto 2004:
http://www.assinform.it/aree_sx/pubblicazioni/indice2004.htm).
E a proposito di nuove tecnologie si registrano progressi sul fronte wireless: secondo un
annuale studio sullo stato di salute della Rete condotto da Ipsos-Insight - inforna invece la newsletter Smau.it  134 milioni di navigatori hanno sperimentato l’Internet wireless attraverso un qualunque terminale mobile. L'accesso Wi-Fi alla Rete si propaga rapidamente nel mondo tramite la telefonia mobile e i Pc portatili. Un fenomeno che interessa il 40% degli internauti in tredici paesi.
Assinform ha anche presentato recentemente il Secondo Rapporto sull'informatica nelle Regioni italiane con il patrocinio del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, nell'ambito del progetto "Centri Regionali di Competenza" (cfr. comunicato stampa e il Rapporto).
(sm)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11    00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:
redazione@regioni.it

 
 


per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it alla tua casella di posta elettronica
 

invia
e-mail

 

 

 

numeri precedenti

 


link

no copyright. per pubblicare le notizie di regioni it "clicca"