periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.221- Roma, 7, 8 e 9 febbraio 2004

Sommario

Puglia: approvato nuovo Statuto Lazio: 9 e 10 febbraio, celebrazione valori nazionali
Calabria: il dibattito su legge indennità consiglieri Formigoni e le differenze in sanità
Unioncamere e Isae su andamento economia italiana Un grande porto per Genova. Indagine Camera su settore portuale
Puglia: approvato nuovo Statuto
Il consiglio regionale pugliese ha approvato, a maggioranza ed in seconda e definitiva lettura, il testo del nuovo Statuto regionale. L'approvazione è giunta dopo tre giorni di assemblea e una discussione che e' stata arroventata soprattutto sui poteri regolamentari, affidati dallo statuto approvato in prima lettura al presidente della giunta regionale e che le opposizioni avrebbero voluto rivedere.  Ma il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto (nella foto), aveva fatto intendere sin dal primo giorno di discussione che non pensava di fare alcuna concessione e che il testo andava riapprovato così come era. Nella votazione conclusiva 45 sono stati i votanti, 39 i voti favorevoli, 3 i contrari, 3 gli astenuti.
Hanno votato a favore i partiti della coalizione di maggioranza (Forza Italia, An ed  Udc), la Margherita e Rinnovamento Puglia. Astenuti i Ds. Contrari Verdi e Rifondazione Comunista.
On line sul sito della Regione Puglia:
Bozza del nuovo Statuto della Regione Puglia; Regolamento ;Statuto (Legge 22 maggio 1971, n. 349) : sul sito anche i comunicati e le dichiarazioni dei principali esponenti politici locali:Statuto regionale approvato a maggioranza ;Statuto: la dichiarazione del Vicepresidente Dipietrangelo; De Cristofaro: “Lo Statuto è il risultato di uno sforzo di modernizzazione” ;Frisullo: E' uno Statuto privo di ampia convergenza ;Orlando: “Non è quello che avremmo voluto, ma lo accettiamo, è un buon lavoro” ;Tarquinio: “La Puglia è la prima regione a rendere esecutivo lo Statuto” ;Pepe: “Un voto positivo coerente con il lavoro svolto per la Carta" ;Potì: “Legge elettorale e regolamenti per dare senso compiuto allo Statuto”; Losappio: “Difendiamo il modello parlamentare e contrastiamo il presidenziale ;  
Statuto della Regione Puglia: cronistoria, cifre e passaggi salienti ;Mele: "Uno Statuto al passo dei tempi" . (red)
Calabria: il dibattito su legge indennità consiglieri
Il presidente della Giunta  regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, ha firmato la legge approvata dal Consiglio regionale con la quale e'  stato deciso l'aumento delle indennità dei  consiglieri.  Il vice presidente del  Consiglio regionale, Giuseppe Bova, dei Ds,  ha quindi annunciato, di conseguenza, l' avvio delle procedure per l' indizione di un  referendum abrogativo con una formale richiesta all'Ufficio di  Presidenza del Consiglio di pronunciarsi sull'ammissibilità e  la proponibilità di un referendum abrogativo della legge  suddetta, ai sensi dell'art 17 della legge regionale n. 13/84''.
Il presidente della Giunta  regionale della Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti, aveva già manifestato la sua intenzione di devolvere in beneficenza l'aumento  dell'indennita' spettante ai consiglieri regionali previsto  dalla legge regionale. Al momento della votazione sul provvedimento, il  presidente Chiaravalloti è uscito dall'aula.
Ha votato contro la legge per l'  aumento dell' indennita' di carica per i consiglieri anche l' 
assessore al Personale della Regione Calabria, Umberto Pirilli,(nella foto) , che ha anche annunciato la sua decisione di devolvere in beneficenza i maggiori emolumenti frutto del provvedimento. Pirilli, parlando a nome della Giunta, ha sostenuto la  neutralità dell' esecutivo rispetto ad un ''provvedimento di  iniziativa consiliare nel quale la Giunta non ha messo mano''.
Quindi, dopo avere ricordato che analoghi interventi sono già stati adottati da altre Regioni del nord e del sud, ha  sostenuto di non essere contrario, in via di principio, dal momento che ''la politica ha un costo e non deve essere  giudicato uno scandalo. L' alto magistrato, cui e' legato lo stipendio del parlamentare, ha questo riconoscimento - ha aggiunto - perché svolge una funzione delicatissima e 
fondamentale per la democrazia e come tale deve essere tutelato e garantito dai bisogni. Il legislatore, nazionale e regionale, deve essere garantito allo stesso modo rispetto a quelle che possono essere le tentazioni del potere. Non e' questo che determina l' impoverimento della nostra regione''. Pirilli ha quindi criticato i consiglieri di centrosinistra. ''Lo scandalo - ha sostenuto - sono i monogruppi, che costano molto di più, che la sinistra ha voluto e votato. Adesso la  stessa sinistra fa la moralista perche' c' e' il pericolo della  piazza e pur avendo condiviso e sollecitato il provvedimento oggi dice di non votarlo per poter sostenere fuori 'noi siamo  stati contro'. E' un falso moralismo che non accetto. Pirilli ha quindi invitato i consiglieri contrari a devolvere  in beneficenza l' aumento deliberato. (red)
Unioncamere e Isae su andamento economia italiana

Nel corso del 2003 - si legge in una nota Unioncamere-Infocamere -  le Camere di Commercio hanno registrato l’iscrizione di 354.369 nuove imprese, a fronte delle quali si sono avute 260.302 cessazioni di attività economiche. Il 2003 si è così chiuso con un saldo positivo di 94.067 unità, pari al 2,0% in più rispetto al 2002. Sono questi i principali risultati che emergono dai dati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sul movimento demografico delle imprese condotta da InfoCamere (tutti i dati sono disponibili sul sito www.infocamere.it).
“Le quasi 100mila imprese in più del 2003 – ha commentato il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - indicano fiducia nelle possibilità del Paese di recuperare nuovo slancio nel medio periodo. Soprattutto significano concrete opportunità di lavoro e, quindi, di ripresa dei redditi e dei consumi. Questo è tanto più vero per il Mezzogiorno, che negli ultimi anni si sta sempre più dimostrando capace di investire su sé stesso.
La presenza di più soggetti economici – ha detto Carlo Sangalli - non solo aumenta la base occupazionale, ma aumenta la flessibilità del sistema. A patto, però, che le nuove imprese seguano una logica di aggregazione e non di frammentazione".
Anche l'Isae offre una lettura non pessimista dell'andamento dell'economia del nostro Paese: "l'Italia registra - secondo l'Istituto di Studi e analisi economica - un graduale irrobustimento dell'attività economica. Il Pil italiano si incrementa dell'1,75 quest'anno e del 2,3% nel 2005, sostanzialmente in linea con gli sviluppi attesi nell'area della moneta unica. l'inflazione rallenta al 25 nella media del 2004(2,7% nel 2003) grazie all'apprezzamento dell'euro che abbassa i costi dei beni e servizi importati e all'accelerazione della produttività che contiene quelli unitari interni. Il prossimo anno, la dinamica dei prezzi al consumo resta ferma al 2 per cento. Per la finanza pubblica, le stime dell'Isae scontano un indebitamento netto nel 2003 pari al 2,5% del PIL, in linea con l'obiettivo indicato nella relazione previsionale  eprogrammatica. il rapporto debito/PIL diminuisce al 104,9% dal 106,7 del 2002. Per il 2004, l'Isae prevede un deficit stabile al 2,5% mentre il debito scende al 103,8 per cento. On line sul sito dell'Isae (
www.isae.it) il comunicato stampa e la "introduzione e sintesi" del Rapporto Isae "le previsioni per l'economia italiana"
(red)

Un grande porto per Genova. Indagine alla Camera su settore portuale
C'e' un piano per ''un grande porto di Genova'', che prende in considerazione progetti a lungo termine, di 20-30 anni, di cui stanno parlando e discutendo da alcune settimane Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova. Lo ha annunciato oggi il presidente della giunta regionale Sandro Biasotti (nella foto), all'insediamento del nuovo presidente dell'Autorità Portuale, Giovanni Novi. ''Ti invito - ha detto Biasotti rivolto a Novi - a pensare a un porto nuovo, ne stiamo parlando già con il sindaco Pericu e il Presidente Repetto''. C'e' ''un nuovo progetto'', ha aggiunto il presidente della giunta, ''e ti chiedero' un incontro nei prossimi giorni per parlarne''. Biasotti ha detto ancora che  ''la città è pronta a recepire questo progetto e, soprattuto, il governo nazionale è pronto a finanziarlo''.
Il Sindaco di Genova Giuseppe Pericu ha sottolineato il grande lavoro svolto da Giuliano Gallanti, ha espresso ''stima per l'amico Giovanni Novi'', e ha annunciato che presto ''saremo chiamati ad affrontare la riforma dell'ordinamento portuale''.''Non si deve pensare a modifiche leggere - ha detto Pericu -  ma a un intervento profondo che dia autonomia al porto''.
E a proposito del futuro delle aree portuali è in corso presso la Camera (IX Commissione)
una indagine conoscitiva sull'assetto del settore.  Nel Programma dell'indagine si sottolinea che  "nel 1994 la normativa in materia portuale è stata interessata da un esteso intervento di riforma, attuato con la Legge 28 gennaio 1994, n. 84, e diretto ad adeguare la disciplina vigente alle mutate esigenze del settore, connesse con l'intensificarsi dei traffici marittimi, con la crescente competizione tra scali portuali nazionali ed internazionali, nonché con la necessità di favorire gli investimenti" . "Nel corso degli ultimi anni - prosegue il programma -  il contesto economico e normativo nel quale i porti italiani si sono trovati ad operare ha subito ulteriori, molteplici trasformazioni, derivanti da una pluralità di fattori: l'evoluzione in atto nell'ordinamento costituzionale nazionale, la più recente disciplina introdotta in sede comunitaria con riferimento ai servizi portuali, la progressiva apertura dei mercati internazionali, l'innovazione tecnologica, lo sviluppo dell'intermodalità e la promozione della realizzazione di corridoi plurimodali, la crescente consapevolezza della necessità di tutelare adeguatamente l'ambiente, nonché l'instaurarsi di un clima internazionale che - a seguito dei tragici attentati dell'11 settembre 2001 e dei successivi eventi bellici - ha reso urgente l'adozione di incisive misure di sicurezza anche in ambito portuale.
A circa dieci anni di distanza dall'approvazione della legge n. 84 del 1994, appare quindi opportuno procedere ad un'attenta ricognizione dello stato di attuazione della riforma e della necessità di procedere ad un suo eventuale aggiornamento.
In primo luogo, sotto il profilo istituzionale, occorre verificare l'effettiva funzionalità ed efficacia dell'assetto organizzativo, del ruolo e delle funzioni delle autorità portuali, anche nel quadro del nuovo riparto di competenze delineato con la riforma del titolo V della parte II della Costituzione. In questa stessa ottica, notevole interesse riveste anche la verifica dell'adeguatezza dell'ambito di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria riconosciuto alle autorità dall'articolo 6 della legge n. 84 del 1994".
Ecco perché si è ritenuto necessario avviare tempestivamente un'indagine conoscitiva sull'assetto del settore portuale, nell'ambito della quale svolgere le audizioni dei seguenti soggetti: ministro delle infrastrutture e dei trasporti; ministro dell'interno; ministro dell'ambiente; ministro della difesa; ministro dell'economia e delle finanze; Conferenza dei presidenti delle regioni e delle provincie autonome di Trento e Bolzano, ANCI, UPI, UNCEM; Corpo delle Capitanerie di porto; Corpo della Guardia di finanza; principali autorità portuali; associazioni di categoria (porti italiani, compagnie dei lavoratori portuali, imprese armatoriali, imprese operanti in ambito portuale, servizi tecnico-nautici);? organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore portuale.
La
delegazione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni sarà audita il prossimo 12 febbraio .(sm)
Formigoni e le differenze in sanità
  Non va messo in discussione il modello ospedale-azienda. Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, ha difeso  - in un'intervista al Corriere della Sera - l'organizzazione sanitaria e la qualità dei servizi erogati, rispondendo così indirettamente al Ministro Sirchia che aveva dichiarato il giorno prima, sulle pagine dello stesso giornale, di stare con i medici e di essere contro l'attuale strapotere manageriale "politico-economico" all'interno del sistema sanitario.
In vista dello sciopero nazionale dei medici che è in corso oggi, Formigoni dichiara subito di non pensare che i medici scioperino in merito all'organizzazione della sanità ma - su due argomenti giusti: "quando rivendicano maggiore libertà e quando chiedono di non essere trasformati in burocrati". Formigoni inoltre sottolinea come "in Lombardia abbiamo dato precise indicazioni ai manager perchè coinvolgano i medici nella programmazione delle attività e nei piani organizzativi aziendali". Nel contempo però i costi non possono essere una variabile indipendente dall'attività medica: "serve un mix virtuoso - spiega Formigoni - che metta in primo piano la salute, ma che tenga d'occhio anche i bilanci".
Al ministro Sirchia che aveva denunciato differenze tra un sistema regionale e l'altro nella sanità, Formigoni risponde: "Che queste differenze sono positive". Esse rappresentano delle specificità organizzative che tengono conto delle esigenze di ciascun territorio, è infatti "impensabile amministrare la sanità dal centro".
E per quanto riguarda le forti differenze: "In realtà - ribadisce Formigoni - ogni cittadino ha diritto di farsi ricoverare in qualsiasi ospedale d'Italia e dal primo luglio questa mobilità sarà garantita anche a livello europeo". (gs)
Lazio: 9 e 10 febbraio, celebrazione valori nazionali

Il Presidente della Repubblica Carlo  Azeglio Ciampi ha inviato  a Francesco Storace, presidente della Regione Lazio, in occasione della Giornata dei Valori  Nazionali, istituita dalla legge regionale n.13 del 2003, il seguente messaggio: ''La Giornata dei Valori Nazionali, istituita dalla Regione Lazio, ricorda oggi la firma del trattato di Parigi con cui l'Italia, risalendo dall'abisso della guerra, pose le premesse per rientrare nel consesso dei popoli governati dai principi della democrazia e della pacifica convivenza. La ricostruzione e la rinascita della nuova Italia costarono sacrifici grandissimi. In particolare, gli italiani delle terre d'Istria e di Dalmazia furono colpiti da una violenza cieca ed esecranda e dalla sventura di dover abbandonare case e luoghi familiari. La tragedia delle Foibe fa parte della memoria di tutti gli  italiani. La Repubblica, consapevole dei valori universali di libertà e democrazia che le istituzioni nazionali ed europee hanno saputo costruire, ricorda quegli eventi con dolore e rispetto''.
 “Il messaggio del Capo dello Stato va accolto con rispetto e senza polemiche. La Regione Lazio attende ora dal Parlamento una decisione coerente e unificatrice, che, nel comune ricordo dell’esodo e dei martiri delle foibe, renda giustizia all’olocausto italiano, eloquentemente testimoniato dal filmato che trasmetteremo domani al Teatro Valle”. E’ quanto dichiara il
Presidente della Regione, Francesco Storace.
 Una mostra sulla Repubblica romana e la presentazione di un film ("una storia negata") dedicato all'esodo giuliano-dalmata nel Lazio. Sono queste alcune delle iniziative promosse dalla Regione Lazio per la celebrazione dei valori nazionali. On line sul
sito della Regione il Programma ; lo Spot tv; lo Spot radio (mp3) ; Servizio TGR (asf). Gli eventi in programma vedranno la partecipazione del Presidente della Regione Lazio Francesco Storace (nella foto). Secondo il programma il 9 febbraio si tiene la Giornata celebrativa della Repubblica Romana. Roma - ore 10.30/11.00 - Cerimonia con deposizione di una corona al monumento a Giuseppe Mazzini di Piazza U. La Malfa e al Mausoleo dei caduti della Repubblica Romana del Gianicolo. Roma, Gianicolo - ore 11.30 - Inaugurazione quadri bronzei alla memoria dei caduti per la difesa di Roma del 1849. Roma, Archivio di Stato - ore 17.00
 Inaugurazione e presentazione della mostra sui cimeli della Repubblica Romana.
Roma - ore 21.00- Spettacolo pirotecnico con fuochi d'artificio tricolori.
 Domani
10 febbraio avrà invece luogo la Giornata commemorativa dei Martiri delle Foibe. Roma, Teatro Valle - ore 10.00 - Presentazione e proiezione del film "Una storia negata" sull'esodo giuliano-dalmata nel Lazio nel dopoguerra. Coprodotto dalla Regione Lazio. Via del Teatro Valle 21. A seguire, tavola rotonda e presentazione del concorso rivolto agli studenti sul tema dei valori nazionali. Nel corso del pomeriggio iniziative e manifestazioni celebrative sul territorio regionale. (red)

 

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