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MOVIMPRESE 2003
NATALITA’ E MORTALITA’ DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO
LE
CAMERE DI COMMERCI
Imprese
in crescita stabile: +2% nel 2003
+94mila
imprese: il Sud conferma la leadership, ma rallenta la velocità di
crescita
Bene l’agroalimentare,
soffrono i distretti tradizionali del made in Italy
Un’impresa su tre non supera il terzo anno di vit
Roma, 4
febbraio 2004 – Se la ripresa economica si è fatta attendere per tutto il
2003, l’espansione della base imprenditoriale non si è però arrestata. Nel
corso dell’anno da poco concluso, infatti, le Camere di Commercio hanno
registrato l’iscrizione di 354.369 nuove imprese, a fronte delle quali si
sono avute 260.302 cessazioni di attività economiche. Il 2003 si è così
chiuso con un saldo positivo di 94.067 unità, pari al 2,0% in più rispetto
al 2002.
Sono questi i principali
risultati che emergono dai dati diffusi oggi da Unioncamere sulla base di
Movimprese, la rilevazione trimestrale sul movimento demografico delle
imprese condotta da InfoCamere, la società consortile di informatica delle
Camere di Commercio italiane (tutti i dati sono disponibili sul sito
www.infocamere.it). La tabella 1 fornisce le
serie storiche dei principali dati demografici aggregati a livello
nazionale per gli ultimi dieci anni.
“Le quasi 100mila imprese in più del
2003 – ha commentato il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli -
indicano fiducia nelle possibilità del Paese di recuperare nuovo slancio
nel medio periodo. Soprattutto significano concrete opportunità di lavoro
e, quindi, di ripresa dei redditi e dei consumi. Questo è tanto più vero
per il Mezzogiorno, che negli ultimi anni si sta sempre più dimostrando
capace di investire su sé stesso.
La presenza di più soggetti economici – ha detto Carlo Sangalli - non solo
aumenta la base occupazionale, ma aumenta la flessibilità del sistema. A
patto, però, che le nuove imprese seguano una logica di aggregazione e non
di frammentazione. Un’impresa isolata può fare molto poco ed è più esposta
ad una mortalità precoce: una su tre, infatti, non supera i primi tre anni
di vita. La scelta di mettersi in proprio, per essere vincente, deve
invece mirare a stabilire rapporti con altre imprese perché solo in questo
modo si superano i vincoli alla capacità di investire e innovare. Per
questo occorre rafforzare gli strumenti di assistenza e sostegno per le
nuove iniziative imprenditoriali fin dalla nascita, quando la competizione
è più forte e maggiore è la selezione”.
Tabella 1
– Andamento demografico delle imprese italiane nel periodo 1994-2003
ANNO |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Tasso
di Crescita |
1994 |
297.587 |
276.143 |
21.444 |
0.5% |
1995 |
306.442 |
253.840 |
52.602 |
1.2% |
1996 |
338.902 |
264.489 |
74.413 |
1.8% |
1997 |
323.308 |
290.068 |
33.240 |
0.8% |
1998 |
319.180 |
253.691 |
65.489 |
1.5% |
1999 |
340.977 |
249.943 |
91.034 |
2.1% |
2000 |
363.340 |
253.740 |
112.600 |
2.5% |
2001 |
381.766 |
262.295 |
119.471 |
2.6% |
2002 |
378.851 |
281.292 |
97.559 |
2.1% |
2003 |
354.369 |
260.302 |
94.067 |
2.0% |
I
dati non tengono conto del settore agricoltura: l'iscrizione delle imprese
agricole al Registro delle Imprese è
stata
realizzata in larga misura tra il 1996 e il 1997 e ciò sconsiglia
l'inclusione di questo settore, forte di circa un milione di imprese,
nelle serie storica degli stock e dei flussi registrati negli anni
precedenti, poiché introduce una forte discontinuità.
Nonostante il protrarsi nel corso del 2003 della congiuntura
internazionale sfavorevole, lo spirito imprenditoriale degli italiani si
conferma su livelli elevati e, in qualche misura, inattesi. Anche dopo il
terzo anno di difficoltà, il tasso con cui cresce il sistema delle imprese
italiane (come detto, il 2,0% nel 2003) continua ad essere
significativamente più elevato del tasso di incremento del Pil (+0,5%).
LE DINAMICHE PER
FORMA GIURIDICA
Continua la crescita delle Società di capitali e la tenuta delle Ditte
individuali
Il 2003
conferma sia una consolidata dinamica di lungo periodo (la crescita delle
Società di capitali) sia una dinamica più recente (la tenuta delle Ditte
individuali). Se si esaminano le serie storiche dei saldi fra natalità e
mortalità delle imprese distribuiti per forme giuridiche (tabella 2), si
può notare come le Società di capitali negli ultimi sei anni abbiano
spiegato sempre più del 40% dell'intero saldo; in particolare negli ultimi
due ne hanno determinato più della metà: il 52,6% nel 2002 e il 51,7% nel
2003
Tabella 2
– Andamento del saldo annuale delle imprese ripartito per forma giuridica
ANNO |
Società di capitale |
Società di persone |
Ditte
individuali |
Altre
forme |
TOTALE |
1994 |
30.414 |
12.466 |
-22.527 |
1.091 |
21.444 |
1995 |
24.678 |
24.155 |
3.930 |
-161 |
52.602 |
1996 |
19.280 |
43.127 |
8.833 |
3.173 |
74.413 |
1997 |
20.696 |
9.883 |
-398 |
3.059 |
33.240 |
1998 |
29.308 |
22.853 |
8.389 |
4.939 |
65.489 |
1999 |
38.513 |
28.397 |
16.873 |
7.251 |
91.034 |
2000 |
46.715 |
27.063 |
27.359 |
11.463 |
112.600 |
2001 |
58.454 |
20.949 |
31.846 |
8.222 |
119.471 |
2002 |
51.315 |
11.009 |
30.639 |
4.596 |
97.559 |
2003 |
48.604 |
12.236 |
28.584 |
4.643 |
94.067 |
Con
riferimento alle Ditte individuali, dopo un periodo "turbolento" tra il
1994 e il 1997, dal 1998 hanno ripreso con continuità a dare un contributo
non marginale al saldo positivo; anzi, la partecipazione delle Ditte
individuali al saldo complessivo è stata crescente dal 1998 al 2002 sia in
termini assoluti che in termini relativi (passando, per quest'ultimo
aspetto, dal 12,8% del 1998 al 31,4% del 2002). Inoltre, nonostante la
modesta flessione in termini assoluti, anche nel 2003 poco meno di un
terzo del saldo complessivo si deve alle Ditte individuali (31,4% nel 2002
e 30,4% nel 2003)
LE DINAMICHE PER
CIRCOSCRIZIONE TERRITORIALE
Mezzogiorno sempre leader, ma la velocità di crescita rallenta
I
migliori risultati nel corso del 2003 sono stati conseguiti dalla
circoscrizione del Sud e Isole che, per il settimo anno consecutivo, mette
a segno il più elevato tasso di crescita rispetto alle altre
macro-ripartizioni (+2,33% tra gennaio e dicembre). Seguono, nell’ordine,
il Centro (2,30%), il Nord-Est (1,74%) e il Nord-Ovest (1,43%). Migliore
in assoluto anche il saldo del Mezzogiorno, che ha toccato quota 34.449
unità (il 36,6% del saldo complessivo), portando così per la prima volta
il numero totale delle imprese presenti nelle otto regioni a superare la
soglia di 1,5 milioni di unità, confermandosi l’area più popolosa del
Paese. Tra le regioni meridionali è la Sardegna (+3,1%) quella
relativamente più prolifica, seguita a pari merito da Molise, Abruzzo e
Calabria (2,7%). Ad eccezione della Basilicata (1,26%), tutte le altre
regioni del Sud hanno comunque fatto registrare un tasso di crescita
superiore a quello medio nazionale.
Confrontando i risultati del 2003 con quelli dell’anno precedente,
tuttavia, il Mezzogiorno si segnala per essere l’unica delle ripartizioni
a far registrare un rallentamento del tasso di crescita, non solo a
livello complessivo (lo scorso anno aveva fatto segnare una crescita
aggregata del 3,0%), ma anche a livello di singola regione: tutte,
infatti, fanno registrare nel 2003 un arretramento nella velocità di
crescita rispetto al 2002, con punte negative in Calabria (1,2 punti
percentuali in meno), Puglia (-1,0%) e Campania (-0,9%).
Al rallentamento del Mezzogiorno fa da contrappeso l’accelerazione delle
altre circoscrizioni, tutte con risultati migliori rispetto al 2002.
Spicca la performance del Centro, su cui ha pesato in modo decisivo il
risultato particolarmente elevato del Lazio, dove il tasso di crescita è
stato pari al 3,0% (un punto percentuale più elevato della media
nazionale), corrispondente al saldo regionale più elevato in valore
assoluto (+13.898 imprese tra gennaio e dicembre), davanti alla Lombardia
(+13.485) e alla Campania (+10.133). Ad eccezione del Lazio, nelle
restanti 11 regioni del Centro-Nord il tasso di crescita è stato sempre
inferiore a quello medio nazionale, con le punte più basse registrate in
Valle d’Aosta (0,52%), Friuli Venezia Giulia e Liguria (0,91% in entrambe
le regioni). Al Veneto (1,94%), invece, la palma della migliore
performance a Nord di Roma.
LE
DINAMICHE SETTORIALI
In valore
assoluto i saldi migliori del 2003 li hanno messi a segno, nell’ordine, le
costruzioni (+26.204 imprese), i servizi immobiliari (+10.121 unità), il
commercio al dettaglio e all’ingrosso (rispettivamente 8.154 e 5.860
imprese in più) e i servizi professionali e imprenditoriali (+7.362
unità). I primi due settori sommati insieme determinano, da soli, il 38,6%
del saldo totale e rispecchiano il perdurare dell’andamento positivo del
settore edile e delle compravendite immobiliari. La distribuzione sul
territorio dei saldi delle costruzioni appare sostanzialmente equilibrata:
+7.436 imprese nel Nord-Ovest; +7.052 nel Nord-Est; +5.582 nel Centro e +6.134
al Sud e isole, anche se è il Nord-Est a far segnare la crescita più
consistente nei dodici mesi del 2003 (+4,63%).
Quasi tutta concentrata nel Mezzogiorno, la crescita del commercio: delle
14.143 imprese in più registrate a fine anno, 11.416 (l’80,7%) sono
localizzate nel Mezzogiorno. In particolare, il saldo positivo di 6.869
imprese del commercio al dettaglio, registrato nelle otto regioni
meridionali, equivale all’84% dell’intero saldo nazionale del settore
(pari a 8.154 unità). Meno elevata, ma sempre preponderante, la quota del
Mezzogiorno sul saldo complessivo del commercio all’ingrosso: le 4.145
imprese in più registrate al Sud a fine anno costituiscono, infatti, il
71% del saldo nazionale, pari a 5.860 unità.
Il ruolo trainante delle regioni meridionali rispetto al saldo di fine
anno appare significativo soprattutto nell’industria manifatturiera. A
livello aggregato, il settore presenta un saldo positivo di 638 imprese a
fine anno, pari ad un modesto 0,1% in più rispetto al 2002. Il dato
acquista particolare significato se analizzato geograficamente, poiché è
solo grazie alla buona dinamica positiva del Sud (+1,7% il tasso di
crescita, per un saldo di 3.410 unità), che si raggiunge un dato nazionale
positivo. Tutte le altre aree, infatti, chiudono il 2003 con un deficit:
-1.536 imprese al Nord-Est, -852 al Nord-Est, -384 al Centro. Il
principale contributo al risultato del settore viene dall’agro-alimentare
che, con un saldo attivo di 2.723 unità, si è rivelato il più dinamico tra
tutti i comparti industriali. Quasi la metà di queste imprese (il 48%,
pari a 1.304 unità) è localizzato al Sud, mentre nel comparto della
lavorazione di prodotti in metallo (+1.075 imprese a livello nazionale),
la quota del Mezzogiorno supera la metà del saldo complessivo (le 563
imprese in più al Sud rappresentano il 52% del saldo totale).
Infine, appare consistente l’apporto delle regioni meridionali anche al
saldo positivo dell’informatica: il +3,1% registrato a livello nazionale è
infatti quasi la metà del tasso messo a segno dal Sud (+5,9%) che vede
crescere il comparto di 1.208 unità, il 49% di tutta la crescita nazionale
di (+2.463 imprese a fine anno).
Le aree a vocazione
distrettuale
Sovrapponendo la lettura dei dati per settore a quella per gruppi di
province, è possibile evidenziare la congiuntura attraversata da alcune
tra le più significative aree distrettuali del paese. L’analisi di
Movimprese 2003 si è soffermata sulle aree dei distretti del tessile,
abbigliamento e calzature (prendendo come esemplificative le province di
Biella, Como, Prato, Pisa, Ascoli Piceno, Macerata e Avellino); del legno
e del mobile (Udine, Pordenone, Pesaro-Urbino, Bari e Matera); dell’oro
(Alessandria, Vicenza e Arezzo).
L’industria tessile, tra le più esposte ai venti della concorrenza dai
paesi emergenti, mostra di avere attraversato il 2003 con marcate
difficoltà. A Prato si registrano i saldi negativi più consistenti (-6,3%
la variazione nel numero di imprese del settore, a fronte della media
nazionale pari a –3,4%). Nella stessa provincia il segno si inverte nel
comparto delle confezioni (+3,6%), mentre è Como (-2,8%) a far segnare in
questo comparto le contrazioni più consistenti (-1,0% la media nazionale).
Il bilancio dell’industria calzaturiera e del cuoio mostra segnali
alterni: alla media italiana di -1,7% fanno riscontro la performance
negativa di Ascoli Piceno (provincia a forte vocazione calzaturiera:
-2,2%) e quella positiva di Avellino (specializzata nella concia del
cuoio: +2,9%).
Tabella 3 – Industria tessile, abbigliamento e calzature:
variazione dello stock delle imprese in alcune province distrettuali nel
200
SETTORI |
Biella |
|
Como |
|
Prato |
|
Pisa |
|
Ascoli
Piceno |
|
Macerata |
|
Avellino |
|
|
VAR%
2003-2002 |
|
VAR%
2003-2002 |
|
VAR%
2003-2002 |
|
VAR%
2003-2002 |
|
VAR%
2003-2002 |
|
VAR%
2003-2002 |
|
VAR%
2003-2002 |
|
Agricoltura, caccia e
silvicoltura |
0,25% |
|
2,12% |
|
3,41% |
|
-1,53% |
|
-2,41% |
|
-2,23% |
|
-2,44% |
|
Agricoltura, caccia e relativi
servizi |
0,25% |
|
1,89% |
|
3,68% |
|
-1,58% |
|
-2,40% |
|
-2,29% |
|
-2,44% |
|
Silvicoltura e utilizzaz.aree
forestali |
0,00% |
|
16,22% |
|
-5,00% |
|
1,00% |
|
-3,75% |
|
7,81% |
|
-3,02% |
|
Pesca,piscicoltura e servizi
connessi |
50,00% |
|
9,76% |
|
0,00% |
|
5,88% |
|
-9,06% |
|
-1,23% |
|
0,00% |
|
Estrazione di
minerali |
0,00% |
|
-8,33% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
-6,90% |
|
4,55% |
|
Estraz.carbon
fossile e lignite;estraz.torba |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
Estraz.petrolio
greggio e gas naturale |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
Estraz.minerali
di uranio e di torio |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
Estrazione di minerali
metalliferi |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
Altre industrie
estrattive |
0,00% |
|
-8,33% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
-1,79% |
|
-6,90% |
|
4,76% |
|
Attivita'
manifatturiere |
-0,93% |
|
-0,97% |
|
-2,74% |
|
0,03% |
|
-0,41% |
|
1,75% |
|
1,54% |
|
Industrie alimentari e delle
bevande |
1,67% |
|
0,75% |
|
5,51% |
|
3,21% |
|
2,51% |
|
3,03% |
|
1,65% |
|
Industria del
tabacco |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
Industrie
tessili |
-3,09% |
|
-1,69% |
|
-6,28% |
|
- |
|
- |
|
- |
|
- |
|
Abbigliamento |
- |
|
-2,81% |
|
3,63% |
|
- |
|
- |
|
- |
|
- |
|
Cuoio e calzature |
- |
|
- |
|
- |
|
-0,52% |
|
-2,18% |
|
0,74% |
|
2,87% |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Ind.legno,esclusi
mobili;fabbr.in paglia |
-0,52% |
|
-1,03% |
|
0,75% |
|
-2,44% |
|
-2,33% |
|
-0,23% |
|
-0,23% |
|
Fabbric.pasta-carta,carta
e prod.di carta |
0,00% |
|
-2,47% |
|
-17,78% |
|
0,00% |
|
-3,70% |
|
1,41% |
|
0,00% |
|
Editoria,stampa e
riprod.supp.registrati |
3,13% |
|
-2,59% |
|
3,23% |
|
6,15% |
|
1,26% |
|
3,29% |
|
0,60% |
|
Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari
|
-50,00% |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
-25,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
Fabbric.prodotti
chimici e fibre sintetiche |
0,00% |
|
-1,56% |
|
-8,82% |
|
-0,98% |
|
-5,56% |
|
2,13% |
|
3,57% |
|
Fabbric.artic.in
gomma e mat.plastiche |
6,45% |
|
-2,11% |
|
-6,78% |
|
0,00% |
|
-3,48% |
|
0,68% |
|
0,00% |
|
Fabbric.prodotti
lavoraz.min.non metallif. |
-7,14% |
|
-3,50% |
|
-5,33% |
|
0,00% |
|
-0,47% |
|
0,61% |
|
1,30% |
|
Produzione di metalli e loro
leghe |
-6,25% |
|
-3,85% |
|
0,00% |
|
-10,71% |
|
-2,63% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
Fabbricaz.e
lav.prod.metallo,escl.macchine |
-2,84% |
|
0,86% |
|
3,73% |
|
2,26% |
|
1,70% |
|
3,17% |
|
2,02% |
|
Fabbric.macchine
ed appar.mecc.,instal. |
1,41% |
|
-0,60% |
|
-0,71% |
|
1,82% |
|
0,53% |
|
6,47% |
|
6,72% |
|
Fabbric.macchine
per uff.,elaboratori |
7,69% |
|
4,76% |
|
-12,50% |
|
18,18% |
|
7,69% |
|
-13,79% |
|
7,14% |
|
Fabbric.di
macchine ed appar.elettr.n.c.a. |
3,85% |
|
0,41% |
|
-2,08% |
|
-1,96% |
|
0,71% |
|
4,17% |
|
3,57% |
|
Fabbric.appar.radiotel.e
app.per comunic. |
-4,88% |
|
-8,79% |
|
-15,56% |
|
2,17% |
|
1,22% |
|
13,56% |
|
-4,35% |
|
Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici
|
6,87% |
|
1,06% |
|
4,24% |
|
1,91% |
|
0,42% |
|
2,33% |
|
-4,62% |
|
Fabbric.autoveicoli,rimorchi
e semirim. |
75,00% |
|
-6,67% |
|
33,33% |
|
0,00% |
|
-11,76% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
Fabbric.di
altri mezzi di trasporto |
16,67% |
|
1,05% |
|
-20,00% |
|
3,66% |
|
5,88% |
|
0,00% |
|
28,57% |
|
Fabbric.mobili;altre
industrie manifatturier |
6,47% |
|
-0,80% |
|
5,03% |
|
-1,23% |
|
4,42% |
|
1,98% |
|
5,99% |
|
Recupero e preparaz. per il
riciclaggio |
-19,05% |
|
4,35% |
|
-8,72% |
|
14,81% |
|
9,09% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
Prod.e
distrib.energ.elettr.,gas e acqua |
6,67% |
|
-5,56% |
|
22,22% |
|
0,00% |
|
85,71% |
|
30,00% |
|
4,76% |
|
Produz.energia
elettr.,gas,acqua calda |
33,33% |
|
-5,88% |
|
40,00% |
|
0,00% |
|
120,00% |
|
37,50% |
|
15,38% |
|
Raccolta,depurazione e distribuzione
acqua |
0,00% |
|
-5,26% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
-12,50% |
|
Costruzioni |
1,86% |
|
4,51% |
|
3,61% |
|
4,81% |
|
4,19% |
|
5,91% |
|
1,57% |
|
Comm.ingr.e
dett.;rip.beni pers.e per la cas |
0,67% |
|
-0,20% |
|
0,74% |
|
0,18% |
|
-0,14% |
|
1,02% |
|
1,28% |
|
Comm.manut.e
rip.autov. e motocicli |
-0,30% |
|
1,15% |
|
3,60% |
|
-0,19% |
|
-0,92% |
|
-0,49% |
|
0,60% |
|
Comm.ingr.e
interm.del comm.escl.autov. |
0,39% |
|
0,42% |
|
-0,03% |
|
1,09% |
|
0,97% |
|
1,46% |
|
4,08% |
|
Comm.dett.escl.autov;rip.beni
pers. |
1,15% |
|
-1,11% |
|
1,03% |
|
-0,29% |
|
-0,75% |
|
1,13% |
|
0,58% |
|
Alberghi e
ristoranti |
3,88% |
|
1,71% |
|
4,72% |
|
3,28% |
|
3,38% |
|
1,72% |
|
3,36% |
|
Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.
|
-2,56% |
|
2,10% |
|
1,23% |
|
0,74% |
|
1,17% |
|
2,69% |
|
1,59% |
|
Trasporti terrestri;trasp.mediante
condotta |
-3,90% |
|
1,97% |
|
0,66% |
|
-1,68% |
|
-0,09% |
|
1,85% |
|
0,78% |
|
Trasporti marittimi e per vie d'acqua
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
Trasporti
aerei |
0,00% |
|
0,00% |
|
-100,00% |
|
0,00% |
|
-100,00% |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
Attivita'
ausiliarie dei trasp.;ag.viaggi |
3,13% |
|
1,64% |
|
1,70% |
|
8,24% |
|
13,11% |
|
10,91% |
|
3,41% |
|
Poste e
telecomunicazioni |
20,00% |
|
16,00% |
|
13,89% |
|
57,89% |
|
5,56% |
|
0,00% |
|
33,33% |
|
Intermediaz.monetaria
e finanziaria |
0,66% |
|
1,88% |
|
-2,17% |
|
-1,28% |
|
0,00% |
|
0,14% |
|
3,70% |
|
Interm.mon.e
finanz.(escl.assic.e fondi p.) |
-1,62% |
|
1,48% |
|
2,80% |
|
-1,47% |
|
-1,96% |
|
0,00% |
|
1,64% |
|
Assic.e
fondi pens.(escl.ass.soc.obbl.) |
-22,22% |
|
0,00% |
|
-12,50% |
|
-10,00% |
|
-5,88% |
|
-12,50% |
|
-10,53% |
|
Attivita'
ausil. intermediazione finanziaria |
2,17% |
|
1,98% |
|
-2,65% |
|
-0,80% |
|
0,49% |
|
0,49% |
|
4,51% |
|
Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca
|
-0,43% |
|
3,33% |
|
5,02% |
|
6,15% |
|
7,57% |
|
5,68% |
|
6,37% |
|
Attivita'
immobiliari |
-0,80% |
|
5,64% |
|
5,53% |
|
9,49% |
|
14,69% |
|
6,38% |
|
9,85% |
|
Noleggio macc.e attrezz.senza operat.
|
-4,62% |
|
0,69% |
|
-1,77% |
|
8,21% |
|
1,02% |
|
10,11% |
|
3,09% |
|
Informatica e attivita'
connesse |
3,07% |
|
-1,08% |
|
2,62% |
|
2,46% |
|
5,92% |
|
4,94% |
|
9,43% |
|
Ricerca e sviluppo
|
-20,00% |
|
4,00% |
|
0,00% |
|
5,88% |
|
42,86% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
Altre attivita' professionali e
imprendit. |
0,00% |
|
1,92% |
|
5,89% |
|
4,00% |
|
4,99% |
|
4,99% |
|
4,78% |
|
Istruzione |
2,00% |
|
7,62% |
|
0,00% |
|
3,57% |
|
-2,35% |
|
7,58% |
|
2,00% |
|
Sanita'
e altri servizi sociali |
5,00% |
|
3,41% |
|
1,94% |
|
3,60% |
|
8,08% |
|
11,63% |
|
3,21% |
|
Altri servizi pubblici,sociali e
personali |
-1,08% |
|
0,54% |
|
1,73% |
|
1,93% |
|
2,87% |
|
1,12% |
|
1,11% |
|
Smaltim.rifiuti
solidi, acque scarico e sim. |
22,22% |
|
-4,88% |
|
-5,71% |
|
5,00% |
|
6,06% |
|
-4,26% |
|
2,70% |
|
Attivita'
ricreative, culturali sportive |
3,60% |
|
1,61% |
|
10,60% |
|
1,97% |
|
6,37% |
|
3,71% |
|
3,77% |
|
Altre attivita' dei
servizi |
-2,11% |
|
0,38% |
|
-0,38% |
|
1,82% |
|
1,47% |
|
0,54% |
|
0,46% |
|
Serv.domestici
presso famiglie e conv. |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
-50,00% |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
Imprese non
classificate |
-3,73% |
|
18,15% |
|
24,60% |
|
11,78% |
|
-2,14% |
|
17,91% |
|
8,20% |
|
Segnali
diversi per territorio vengono, invece, dalle aree dei distretti del legno
e del mobile. Se l’industria dei salotti continua ad ampliare la propria
base imprenditoriale nell’area murgiana (+6,4% a Matera e +1,8% a Bari),
il contrario accade nel distretto friulano del mobile (-2,5% a Pordenone e
–1,7% a Udine la perdita di imprese nei dodici mesi del 2003).
Indicazione univoca, infine, dai distretti dell’oreficeria: nelle tre
principali province in cui si concentrano le lavorazioni di preziosi e
gioielli l’anno si è chiuso con una leggera riduzione nel numero delle
imprese, più sostenuta ad Alessandria (-1,87%).
Tabella 4 – Industria del
legno e del mobile: variazione dello stock delle imprese in alcune
province distrettuali nel 2003
SETTORI |
Udine |
|
Pordenone |
Pesaro-Urbino |
Bari |
|
Matera |
Agricoltura, caccia e
silvicoltura |
-3,86% |
|
-4,61% |
|
-3,67% |
|
-2,90% |
|
-1,54% |
Agricoltura, caccia e
relativi servizi |
-3,87% |
|
-4,64% |
|
-3,74% |
|
-2,90% |
|
-1,53% |
Silvicoltura e
utilizzaz.aree forestali |
-3,20% |
|
-1,61% |
|
2,74% |
|
0,00% |
|
-6,25% |
Pesca,piscicoltura e
servizi connessi |
0,43% |
|
-3,85% |
|
-3,52% |
|
1,83% |
|
0,00% |
Estrazione di
minerali |
-1,52% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
-10,53% |
Estraz.carbon fossile
e lignite;estraz.torba |
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
Estraz.petrolio
greggio e gas naturale |
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
Estraz.minerali di
uranio e di torio |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
Estrazione di minerali
metalliferi |
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
Altre industrie
estrattive |
-1,56% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
-10,53% |
Attivita'
manifatturiere |
-1,24% |
|
-0,31% |
|
-0,38% |
|
1,71% |
|
3,21% |
Industrie alimentari e
delle bevande |
-0,48% |
|
4,71% |
|
4,19% |
|
4,69% |
|
4,70% |
Industria del
tabacco |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
Industrie
tessili |
-6,96% |
|
-4,24% |
|
-6,02% |
|
0,36% |
|
1,61% |
Confez.articoli
vestiario;prep.pellicce |
-3,05% |
|
0,94% |
|
-2,75% |
|
0,32% |
|
-3,60% |
Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio
|
-5,00% |
|
-8,00% |
|
-4,55% |
|
-0,39% |
|
-7,69% |
Industria del legno e del mobile |
-1,72% |
|
-2,45% |
|
-1,62% |
|
1,84% |
|
6,44% |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Fabbric.pasta-carta,carta
e prod.di carta |
-2,27% |
|
-4,35% |
|
0,00% |
|
2,52% |
|
0,00% |
Editoria,stampa e
riprod.supp.registrati |
0,33% |
|
0,00% |
|
1,46% |
|
2,50% |
|
4,40% |
Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
33,33% |
Fabbric.prodotti
chimici e fibre sintetiche |
-5,33% |
|
-8,33% |
|
-5,56% |
|
-2,20% |
|
-4,35% |
Fabbric.artic.in
gomma e mat.plastiche |
-1,96% |
|
0,00% |
|
1,61% |
|
1,27% |
|
6,25% |
Fabbric.prodotti
lavoraz.min.non metallif. |
-2,00% |
|
0,43% |
|
0,32% |
|
0,92% |
|
-0,78% |
Produzione di metalli e loro
leghe |
-2,74% |
|
-2,94% |
|
-13,04% |
|
-6,25% |
|
0,00% |
Fabbricaz.e
lav.prod.metallo,escl.macchine |
0,08% |
|
0,89% |
|
2,65% |
|
2,73% |
|
3,53% |
Fabbric.macchine
ed appar.mecc.,instal. |
1,29% |
|
-0,71% |
|
-2,12% |
|
2,06% |
|
4,71% |
Fabbric.macchine
per uff.,elaboratori |
6,12% |
|
-10,71% |
|
0,00% |
|
4,92% |
|
-9,09% |
Fabbric.di
macchine ed appar.elettr.n.c.a. |
-4,12% |
|
0,70% |
|
3,11% |
|
-2,23% |
|
6,67% |
Fabbric.appar.radiotel.e
app.per comunic. |
-6,06% |
|
-1,47% |
|
-2,78% |
|
-1,87% |
|
20,00% |
Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici
|
-1,00% |
|
1,92% |
|
-2,40% |
|
2,25% |
|
-1,27% |
Fabbric.autoveicoli,rimorchi
e semirim. |
-4,35% |
|
-5,56% |
|
6,67% |
|
6,59% |
|
0,00% |
Fabbric.di
altri mezzi di trasporto |
3,33% |
|
18,75% |
|
13,67% |
|
1,92% |
|
0,00% |
Recupero e preparaz. per il
riciclaggio |
-11,54% |
|
4,55% |
|
5,26% |
|
4,05% |
|
-11,11% |
Prod.e
distrib.energ.elettr.,gas e acqua |
2,27% |
|
9,09% |
|
4,35% |
|
6,25% |
|
33,33% |
Produz.energia
elettr.,gas,acqua calda |
2,63% |
|
0,00% |
|
23,53% |
|
19,05% |
|
100,00% |
Raccolta,depurazione e distribuzione
acqua |
0,00% |
|
33,33% |
|
-50,00% |
|
0,00% |
|
-33,33% |
Costruzioni |
3,89% |
|
4,74% |
|
4,50% |
|
3,34% |
|
1,51% |
Comm.ingr.e
dett.;rip.beni pers.e per la cas |
-0,67% |
|
-0,16% |
|
0,36% |
|
1,28% |
|
1,69% |
Comm.manut.e
rip.autov. e motocicli |
-0,13% |
|
0,00% |
|
-0,59% |
|
-0,02% |
|
-0,55% |
Comm.ingr.e
interm.del comm.escl.autov. |
0,06% |
|
-0,52% |
|
0,73% |
|
0,84% |
|
4,78% |
Comm.dett.escl.autov;rip.beni
pers. |
-1,39% |
|
0,14% |
|
0,34% |
|
1,79% |
|
1,27% |
Alberghi e
ristoranti |
0,70% |
|
-0,65% |
|
0,25% |
|
3,92% |
|
2,26% |
Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.
|
-0,57% |
|
-1,31% |
|
-0,86% |
|
0,91% |
|
-3,59% |
Trasporti terrestri;trasp.mediante
condotta |
-0,92% |
|
-1,79% |
|
-1,60% |
|
0,05% |
|
-5,30% |
Trasporti marittimi e per vie
d'acqua |
-16,67% |
|
0,00% |
|
33,33% |
|
-12,50% |
|
#DIV/0! |
Trasporti
aerei |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
0,00% |
|
50,00% |
Attivita'
ausiliarie dei trasp.;ag.viaggi |
-1,35% |
|
3,85% |
|
10,58% |
|
4,03% |
|
7,41% |
Poste e
telecomunicazioni |
21,88% |
|
0,00% |
|
-10,00% |
|
13,10% |
|
0,00% |
Intermediaz.monetaria
e finanziaria |
-2,04% |
|
1,13% |
|
-4,33% |
|
0,57% |
|
-2,50% |
Interm.mon.e
finanz.(escl.assic.e fondi p.) |
-2,01% |
|
0,00% |
|
-6,90% |
|
-0,76% |
|
-3,23% |
Assic.e
fondi pens.(escl.ass.soc.obbl.) |
-4,35% |
|
-14,81% |
|
-13,04% |
|
-3,53% |
|
0,00% |
Attivita'
ausil. intermediazione finanziaria |
-1,98% |
|
2,30% |
|
-3,74% |
|
0,92% |
|
-2,54% |
Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca
|
2,71% |
|
2,48% |
|
7,27% |
|
5,03% |
|
1,82% |
Attivita'
immobiliari |
5,28% |
|
4,16% |
|
10,05% |
|
6,42% |
|
0,00% |
Noleggio macc.e attrezz.senza operat.
|
-0,61% |
|
-3,70% |
|
7,32% |
|
4,50% |
|
11,36% |
Informatica e attivita' connesse
|
1,06% |
|
2,15% |
|
0,48% |
|
4,99% |
|
1,51% |
Ricerca e
sviluppo |
-14,29% |
|
0,00% |
|
-14,29% |
|
10,00% |
|
6,67% |
Altre attivita' professionali e
imprendit. |
1,49% |
|
1,12% |
|
6,26% |
|
4,55% |
|
1,18% |
Istruzione
|
7,76% |
|
-1,43% |
|
1,56% |
|
6,55% |
|
1,33% |
Sanita'
e altri servizi sociali |
10,14% |
|
-3,57% |
|
4,17% |
|
0,19% |
|
3,03% |
Altri servizi pubblici,sociali e
personali |
1,62% |
|
2,95% |
|
1,43% |
|
1,97% |
|
1,54% |
Smaltim.rifiuti
solidi, acque scarico e sim. |
1,89% |
|
4,55% |
|
3,33% |
|
11,43% |
|
26,67% |
Attivita'
ricreative, culturali sportive |
3,09% |
|
2,50% |
|
3,40% |
|
0,81% |
|
4,11% |
Altre attivita' dei
servizi |
1,11% |
|
3,02% |
|
0,64% |
|
2,11% |
|
-0,24% |
Serv.domestici
presso famiglie e conv. |
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
#DIV/0! |
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
Imprese non
classificate |
17,54% |
|
29,30% |
|
5,98% |
|
4,25% |
|
4,95% |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Tabella 5 – Oreficeria:
variazione dello stock delle imprese in alcune province distrettuali nel
2003
SETTORE |
Alessandria |
|
Vicenza |
Arezzo |
|
Agricoltura, caccia e
silvicoltura |
-2,77% |
|
-5,20% |
-2,05% |
|
Agricoltura, caccia e
relativi servizi |
-2,79% |
|
-5,24% |
-2,10% |
|
Silvicoltura e
utilizzaz.aree forestali |
-1,09% |
|
1,14% |
-0,75% |
|
Pesca,piscicoltura e
servizi connessi |
0,00% |
|
0,00% |
0,00% |
|
Estrazione di
minerali |
-9,30% |
|
-2,88% |
-4,17% |
|
Estraz.carbon fossile
e lignite;estraz.torba |
#DIV/0! |
|
0,00% |
0,00% |
|
Estraz.petrolio
greggio e gas naturale |
0,00% |
|
-100,00% |
-100,00% |
|
Estraz.minerali di
uranio e di torio |
#DIV/0! |
|
0,00% |
#DIV/0! |
|
Estrazione di minerali
metalliferi |
#DIV/0! |
|
0,00% |
#DIV/0! |
|
Altre industrie
estrattive |
-9,76% |
|
-2,02% |
0,00% |
|
Attivita'
manifatturiere |
-1,73% |
|
-1,26% |
-0,93% |
|
Industrie alimentari e
delle bevande |
2,33% |
|
3,00% |
3,91% |
|
Industria del
tabacco |
0,00% |
|
33,33% |
0,00% |
|
Industrie
tessili |
-10,31% |
|
-3,89% |
-4,83% |
|
Confez.articoli
vestiario;prep.pellicce |
-5,96% |
|
-4,16% |
-1,00% |
|
Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio
|
-1,52% |
|
-1,60% |
-2,73% |
|
Ind.legno,esclusi
mobili;fabbr.in paglia |
-5,91% |
|
-3,80% |
-3,09% |
|
Fabbric.pasta-carta,carta
e prod.di carta |
-6,45% |
|
-5,59% |
0,00% |
|
Editoria,stampa e
riprod.supp.registrati |
-1,51% |
|
-0,46% |
3,42% |
|
Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari
|
0,00% |
|
#DIV/0! |
-50,00% |
|
Fabbric.prodotti
chimici e fibre sintetiche |
-2,74% |
|
1,43% |
2,00% |
|
Fabbric.artic.in gomma
e mat.plastiche |
-6,78% |
|
-1,12% |
-6,67% |
|
Fabbric.prodotti
lavoraz.min.non metallif. |
-5,81% |
|
-2,66% |
-2,40% |
|
Produzione di metalli
e loro leghe |
-5,56% |
|
-6,95% |
-2,33% |
|
Fabbricaz.e
lav.prod.metallo,escl.macchine |
0,54% |
|
0,49% |
3,14% |
|
Fabbric.macchine ed
appar.mecc.,instal. |
-1,68% |
|
-1,99% |
0,75% |
|
Fabbric.macchine per
uff.,elaboratori |
-5,26% |
|
10,34% |
-8,33% |
|
Fabbric.di macchine ed
appar.elettr.n.c.a. |
-1,56% |
|
0,28% |
0,00% |
|
Fabbric.appar.radiotel.e app.per comunic. |
-3,70% |
|
-1,49% |
-2,50% |
|
Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici
|
-0,49% |
|
1,18% |
0,00% |
|
Fabbric.autoveicoli,rimorchi
e semirim. |
-8,82% |
|
-3,08% |
20,00% |
|
Fabbric.di altri mezzi
di trasporto |
18,75% |
|
-1,15% |
0,00% |
|
Oreficeria |
-1,87% |
|
-1,
54% |
-1,69% |
|
|
|
|
|
|
|
Recupero e preparaz. per il
riciclaggio |
15,00% |
|
-6,06% |
0,00% |
Prod.e
distrib.energ.elettr.,gas e acqua |
25,00% |
|
25,00% |
9,09% |
Produz.energia
elettr.,gas,acqua calda |
44,44% |
|
24,14% |
9,52% |
Raccolta,depurazione e distribuzione
acqua |
0,00% |
|
33,33% |
0,00% |
Costruzioni |
4,07% |
|
3,85% |
5,69% |
Comm.ingr.e
dett.;rip.beni pers.e per la cas |
-0,25% |
|
0,21% |
-0,53% |
Comm.manut.e
rip.autov. e motocicli |
0,55% |
|
-0,17% |
-2,62% |
Comm.ingr.e
interm.del comm.escl.autov. |
-1,35% |
|
0,60% |
0,03% |
Comm.dett.escl.autov;rip.beni
pers. |
0,32% |
|
-0,08% |
-0,41% |
Alberghi e
ristoranti |
1,44% |
|
0,83% |
4,88% |
Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.
|
0,77% |
|
0,10% |
2,62% |
Trasporti terrestri;trasp.mediante
condotta |
0,27% |
|
-0,55% |
1,81% |
Trasporti marittimi e per vie
d'acqua |
#DIV/0! |
|
0,00% |
-50,00% |
Trasporti
aerei |
0,00% |
|
0,00% |
0,00% |
Attivita'
ausiliarie dei trasp.;ag.viaggi |
3,11% |
|
4,30% |
5,93% |
Poste e
telecomunicazioni |
9,09% |
|
10,00% |
24,00% |
Intermediaz.monetaria
e finanziaria |
-2,58% |
|
-1,73% |
1,72% |
Interm.mon.e
finanz.(escl.assic.e fondi p.) |
-5,13% |
|
-2,31% |
-1,47% |
Assic.e
fondi pens.(escl.ass.soc.obbl.) |
-15,79% |
|
-2,78% |
0,00% |
Attivita'
ausil. intermediazione finanziaria |
-1,92% |
|
-1,52% |
2,11% |
Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca
|
4,42% |
|
4,18% |
6,72% |
Attivita'
immobiliari |
4,49% |
|
5,07% |
12,48% |
Noleggio macc.e attrezz.senza operat.
|
3,15% |
|
6,25% |
8,33% |
Informatica e attivita'
connesse |
5,22% |
|
2,04% |
1,74% |
Ricerca e
sviluppo |
6,67% |
|
-8,70% |
-12,50% |
Altre attivita' professionali e
imprendit. |
4,15% |
|
3,70% |
1,76% |
Istruzione
|
3,70% |
|
0,94% |
1,22% |
Sanita'
e altri servizi sociali |
7,81% |
|
1,08% |
8,22% |
Altri servizi pubblici,sociali e
personali |
0,46% |
|
1,28% |
0,41% |
Smaltim.rifiuti
solidi, acque scarico e sim. |
0,00% |
|
7,84% |
-4,17% |
Attivita'
ricreative, culturali sportive |
0,34% |
|
1,62% |
1,25% |
Altre attivita' dei
servizi |
0,50% |
|
1,07% |
0,27% |
Serv.domestici
presso famiglie e conv. |
#DIV/0! |
|
0,00% |
#DIV/0! |
Imprese non
classificate |
3,87% |
|
9,82% |
18,45% |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“La
sostanziale tenuta del sistema – ha concluso Carlo Sangalli - non deve far
trascurare i segnali che vengono dai settori più esposti alla concorrenza
internazionale: il sistema moda, l’arredamento, la meccanica. Qui è in
atto una profonda ristrutturazione e la forte mortalità che registriamo è
segno che, per competere, bisogna spostarsi su segmenti produttivi a
maggiore valore aggiunto. Queste trasformazioni comportano spesso passaggi
delicati per la stessa sopravvivenza aziendale, soprattutto se le imprese
li affrontano da sole. E’ quindi fondamentale sostenerle con politiche
economiche e commerciali nazionali e sempre più europee: basti pensare
alle strategie e alle risorse da mettere in campo in tema di
infrastrutture e di ricerca”.
PRIMI
ANNI DI VITA A RISCHIO
I dati
demografici del 2003 confermano il quadro di un tessuto imprenditoriale
fortemente esposto ai rischi di chiusura nei primi anni di vita
dell’impresa. Quasi una su tre di quelle che hanno cessato l’attività lo
scorso anno (il 30,1% del totale) non aveva più di tre anni di vita alle
spalle. Questo dato sale al 34,1% nel caso delle ditte individuali mentre
tocca il minimo nelle forme consortili (16,0%). Tra le imprese che nel
2003 hanno chiuso alle soglie dei quattordici anni di vita, la quota più
elevata (il 17,7%) si registra nelle cooperative e nei consorzi (qui
definite “altre forme”), mentre si attesta al 15,4% per le ditte
individuali (13,9% il dato medio nazionale). La mortalità precoce risulta
più pronunciata in Piemonte (il 33,9%). Seguono Veneto (32,6%),
Emilia-Romagna (32,1%), Toscana e Sardegna (30,7%) e Abruzzo (30,6%),
tutte sopra la media nazionale. La chiusura di imprese più longeve
colpisce, invece, soprattutto la Basilicata (39,6%), seguita dal Trentino
Alto-Adige (37,7%) e dal Molise (35,9%).
Tabella 6 – Imprese
cessate nel 2003: distribuzione % per epoca di iscrizione e forme
giuridiche
EPOCA DI ISCRIZIONE |
SOCIETA' DI CAPITALE |
SOCIETA' DI PERSONE |
IMPRESE INDIVIDUALI |
ALTRE
FORME |
TOTALE |
|
|
* n.c. |
|
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,1% |
0,0% |
|
Antecedente al 1940 |
0,3% |
0,1% |
0,1% |
0,9% |
0,1% |
|
Dal 1940 al 1949 |
0,4% |
0,2% |
0,1% |
0,8% |
0,2% |
|
Dal 1950 al 1959 |
0,9% |
0,6% |
0,9% |
1,8% |
0,9% |
|
Dal 1960 al 1969 |
1,8% |
2,1% |
4,9% |
3,4% |
4,1% |
|
Dal 1970 al 1979 |
6,7% |
6,8% |
9,4% |
10,7% |
8,7% |
|
Antecedente al 1990 |
|
31,6% |
34,4% |
31,6% |
43,0% |
32,3% |
|
1990 |
|
|
|
|
|
55,2% |
|
1991 |
|
|
|
|
|
49,9% |
|
1992 |
|
|
|
|
|
49,3% |
|
1993 |
|
|
|
|
|
41,7% |
|
1994 |
|
|
|
|
|
8,1% |
|
1995 |
|
|
|
|
|
45,0% |
|
1996 |
|
|
|
|
|
47,3% |
|
1997 |
|
|
|
|
|
49,7% |
|
1998 |
|
|
|
|
|
161,4% |
|
1999 |
|
|
|
|
|
21,6% |
|
Dal 1990 - 1999 |
44,4% |
46,4% |
34,3% |
41,0% |
37,6% |
|
2000 |
|
8,2% |
6,9% |
8,3% |
7,5% |
8,0% |
|
2001 |
|
8,3% |
6,3% |
10,1% |
5,7% |
9,1% |
|
2002 |
|
6,0% |
4,7% |
11,7% |
2,1% |
9,7% |
|
2003 |
|
1,6% |
1,3% |
4,0% |
0,7% |
3,2% |
|
Dal 2000 - 2003 |
24,1% |
19,2% |
34,1% |
16,0% |
30,1% |
|
TOTALE |
|
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
|
Tabella 7 – Imprese
cessate nel 2003: distribuzione % per epoca di iscrizione e regioni
EPOCA DI ISCRIZIONE |
Piemonte |
Valle
d'Aosta |
Lombardia |
Trentino A.Adige |
Friuli
V.Giulia |
Veneto |
Liguria |
Emilia-Romagna |
Toscana |
Marche |
Umbria |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
* n.c. |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,1% |
0,0% |
0,0% |
0,1% |
0,0% |
0,0% |
0,1% |
0,0% |
|
0,1% |
0,0% |
0,2% |
0,5% |
0,2% |
0,1% |
0,2% |
0,1% |
0,1% |
0,1% |
0,0% |
Dal 1940 al 1949 |
0,1% |
0,1% |
0,3% |
0,1% |
0,3% |
0,2% |
0,2% |
0,2% |
0,2% |
0,1% |
0,1% |
Dal 1950 al 1959 |
0,8% |
0,5% |
1,0% |
1,2% |
1,3% |
0,7% |
1,0% |
1,0% |
0,9% |
0,7% |
0,7% |
Dal 1960 al 1969 |
3,8% |
2,0% |
4,1% |
5,0% |
5,3% |
4,1% |
3,8% |
4,8% |
4,3% |
3,7% |
5,0% |
Dal 1970 al 1979 |
8,5% |
6,5% |
9,5% |
11,3% |
11,1% |
9,7% |
8,7% |
9,2% |
8,3% |
10,6% |
8,7% |
Dal 1980 al 1989 |
14,7% |
24,6% |
18,0% |
19,5% |
17,0% |
16,4% |
18,8% |
15,7% |
18,5% |
20,2% |
18,3% |
Ante 1990 |
28,0% |
33,9% |
33,1% |
37,7% |
35,0% |
31,1% |
32,8% |
31,0% |
32,2% |
35,5% |
32,8% |
Dal 1990 al 1999 |
38,1% |
38,0% |
37,2% |
36,1% |
36,0% |
36,3% |
37,5% |
36,9% |
37,1% |
36,0% |
37,4% |
Dal 2000 al 2003 |
33,9% |
28,2% |
29,7% |
26,2% |
29,0% |
32,6% |
29,7% |
32,1% |
30,7% |
28,5% |
29,8% |
TOTALE |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
EPOCA DI ISCRIZIONE |
Lazio |
Abruzzo |
Molise |
Campania |
Puglia |
Basilicata |
Calabria |
Sicilia |
Sardegna |
TOTALE |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
* n.c. |
0,3% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
|
|
0,1% |
0,1% |
0,0% |
0,0% |
0,0% |
0,1% |
0,0% |
0,1% |
0,0% |
0,1% |
|
Dal 1940 al 1949 |
0,1% |
0,1% |
0,2% |
0,1% |
0,0% |
0,1% |
0,1% |
0,1% |
0,1% |
0,2% |
|
Dal 1950 al 1959 |
0,9% |
0,8% |
1,3% |
0,7% |
0,9% |
0,7% |
1,0% |
0,6% |
0,8% |
0,9% |
|
Dal 1960 al 1969 |
3,6% |
3,4% |
5,2% |
3,8% |
4,0% |
6,4% |
3,7% |
3,4% |
3,7% |
4,1% |
|
Dal 1970 al 1979 |
7,4% |
8,4% |
12,2% |
7,4% |
7,0% |
11,1% |
7,1% |
8,1% |
6,8% |
8,7% |
|
Dal 1980 al 1989 |
20,0% |
18,9% |
17,0% |
19,3% |
21,5% |
21,2% |
20,9% |
22,2% |
22,9% |
18,4% |
|
Ante 1990 |
32,5% |
31,7% |
35,9% |
31,4% |
33,5% |
39,6% |
32,8% |
34,5% |
34,3% |
32,4% |
|
Dal 1990 al 1999 |
38,8% |
37,7% |
34,1% |
38,9% |
38,0% |
37,5% |
37,9% |
41,0% |
34,9% |
37,6% |
|
Dal 2000 al 2003 |
28,8% |
30,6% |
29,9% |
29,7% |
28,5% |
22,9% |
29,4% |
24,5% |
30,7% |
30,1% |
|
TOTALE |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
|
N.B:
Dati al netto ell'agricoltura
L’analisi
dell’età media delle imprese cessate lo scorso anno pone a 12,2 anni il
valore medio nazionale, mettendo in evidenza come siano le imprese del
settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria ad avere la vita
media più breve (circa 7,8 anni). La palma delle più anziane va, infine, a
quelle estrattive, che chiudono mediamente dopo oltre 23 anni di servizio.
Tabella 8 – Imprese
cessate nel 2003: eta’ media per settore di attivita’
SETTORE |
ETA’ |
|
SETTORE |
ETA’ |
Pesca |
9,57 |
|
Intermediazione monetaria e finanziaria |
7,77 |
Estrazione di minerali |
23,14 |
|
Informatica e ricerca |
10,29 |
Attività manifatturiere |
13,77 |
|
Istruzione |
10,62 |
Energia |
12,48 |
|
Sanità |
10,92 |
Costruzioni |
11,18 |
|
Altri servizi pubblici,sociali e
personali |
14,48 |
Commercio |
13,36 |
|
Servizi domestici |
11,38 |
Alberghi e ristoranti |
11,28 |
|
Imprese non classificate |
9,35 |
Trasporti e tlc |
14,39 |
|
MEDIA |
12,24 |
RIEPILOGHI
* * *
NATI-MORTALITA' DELLE IMPRESE PER AREE GEOGRAFICHE -
Anno 2003 |
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Regioni |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldi |
Stock |
Stock |
Tasso di |
Tasso di |
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31.12.2003 |
31.12.2002 |
crescita |
crescita |
|
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2003 |
2002 |
|
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|
PIEMONTE |
28.082 |
23.218 |
4.864 |
382.407 |
377.480 |
1,29% |
1,17% |
VALLE D'AOSTA |
798 |
735 |
63 |
12.076 |
12.021 |
0,52% |
1,44% |
LOMBARDIA |
60.537 |
47.052 |
13.485 |
861.011 |
847.169 |
1,59% |
1,42% |
TRENTINO A. A. |
5.131 |
4.015 |
1.116 |
76.169 |
75.422 |
1,48% |
1,29% |
VENETO |
30.678 |
22.988 |
7.690 |
404.532 |
396.789 |
1,94% |
1,99% |
FRIULI V. G. |
6.475 |
5.639 |
836 |
92.932 |
92.094 |
0,91% |
1,10% |
LIGURIA |
10.636 |
9.307 |
1.329 |
147.424 |
146.031 |
0,91% |
0,73% |
EMILIA ROMAGNA |
29.933 |
23.212 |
6.721 |
383.856 |
377.033 |
1,78% |
1,13% |
TOSCANA |
26.339 |
20.327 |
6.012 |
353.666 |
347.614 |
1,73% |
1,77% |
UMBRIA |
4.961 |
3.719 |
1.242 |
71.748 |
70.540 |
1,76% |
1,18% |
MARCHE |
9.731 |
7.369 |
2.362 |
136.022 |
133.669 |
1,77% |
1,78% |
LAZIO |
35.291 |
21.393 |
13.898 |
482.485 |
468.467 |
2,97% |
2,75% |
ABRUZZO |
8.625 |
5.799 |
2.826 |
108.405 |
105.579 |
2,68% |
1,85% |
MOLISE |
1.784 |
1.192 |
592 |
22.531 |
21.947 |
2,70% |
2,13% |
CAMPANIA |
31.122 |
20.989 |
10.133 |
439.987 |
429.941 |
2,36% |
3,23% |
PUGLIA |
19.825 |
14.004 |
5.821 |
282.503 |
276.856 |
2,10% |
3,11% |
BASILICATA |
2.616 |
2.117 |
499 |
40.020 |
39.519 |
1,26% |
1,74% |
CALABRIA |
9.983 |
6.219 |
3.764 |
144.038 |
140.293 |
2,68% |
3,87% |
SICILIA |
22.331 |
15.295 |
7.036 |
348.864 |
341.940 |
2,06% |
2,86% |
SARDEGNA |
9.491 |
5.713 |
3.778 |
127.226 |
123.493 |
3,06% |
3,26% |
ITALIA |
354.369 |
260.302 |
94.067 |
4.917.902 |
4.823.897 |
1,95% |
2,05% |
|
|
|
|
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|
|
Aree geografiche |
|
|
|
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|
NORD-OVEST |
100.053 |
80.312 |
19.741 |
1.402.918 |
1.382.701 |
1,43% |
1,28% |
NORD-EST |
72.217 |
55.854 |
16.363 |
957.489 |
941.338 |
1,74% |
1,50% |
CENTRO |
76.322 |
52.808 |
23.514 |
1.043.921 |
1.020.290 |
2,30% |
2,20% |
SUD E ISOLE |
105.777 |
71.328 |
34.449 |
1.513.574 |
1.479.568 |
2,33% |
3,03% |
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE ITALIA |
354.369 |
260.302 |
94.067 |
4.917.902 |
4.823.897 |
1,95% |
2,05% |
|
|
|
|
|
|
|
|
N.B. Valori al NETTO dell'agricoltura. |
|
|
|
|
|
|
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|
|
|
NATI-MORTALITA' DELLE IMPRESE PER FORME GIURIDICHE - Anno
2003 |
|
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Forme giuridiche |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldi |
Stock |
Stock |
Tasso di |
Tasso di |
|
|
|
|
31.12.2003 |
31.12.2002 |
crescita |
crescita |
|
|
|
|
|
|
2003 |
2002 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Società di capitali |
75.279 |
26.675 |
48.604 |
1.014.125 |
963.629 |
5,04% |
5,50% |
Società di persone |
57.711 |
45.475 |
12.236 |
1.173.053 |
1.162.015 |
1,05% |
0,95% |
Ditte individuali |
210.579 |
181.995 |
28.584 |
2.552.719 |
2.524.468 |
1,13% |
1,23% |
Altre forme |
10.800 |
6.157 |
4.643 |
178.005 |
173.785 |
2,67% |
2,62% |
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE |
354.369 |
260.302 |
94.067 |
4.917.902 |
4.823.897 |
1,95% |
2,05% |
|
|
|
|
|
|
|
|
N.B. Valori al NETTO dell'agricoltura. |
|
|
|
|
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|
NATI-MORTALITA' DELLE IMPRESE PER SETTORI DI ATTIVITA'
ECONOMICA - Anno 2003 |
|
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|
|
SETTORI DI ATTIVITA' |
Stock |
Stock |
Saldo |
Variazione |
|
|
31.12.2003 |
31.12.2002 |
|
% dello stock |
|
|
|
|
|
|
|
Agricoltura, caccia e silvicoltura |
986.981 |
1.006.957 |
-19.976 |
-1,98% |
|
Pesca,piscicoltura e servizi connessi |
12.185 |
11.999 |
186 |
1,55% |
|
Estrazione di minerali |
5.984 |
6.063 |
-79 |
-1,30% |
|
Attivita' manifatturiere |
754.339 |
753.701 |
638 |
0,08% |
|
Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua |
3.286 |
3.025 |
261 |
8,63% |
|
Costruzioni |
741.577 |
715.373 |
26.204 |
3,66% |
|
Comm.ingr.e dett.;rip.beni pers.e per la casa |
1.563.262 |
1.549.119 |
14.143 |
0,91% |
|
Alberghi e ristoranti |
277.557 |
271.883 |
5.674 |
2,09% |
|
Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. |
208.121 |
206.064 |
2.057 |
1,00% |
|
Intermediaz.monetaria e finanziaria |
109.170 |
109.344 |
-174 |
-0,16% |
|
Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca |
558.621 |
537.665 |
20.956 |
3,90% |
|
Istruzione |
18.207 |
17.363 |
844 |
4,86% |
|
Sanita' e altri servizi sociali |
23.891 |
22.972 |
919 |
4,00% |
|
Altri servizi pubblici,sociali e personali |
232.477 |
228.731 |
3.746 |
1,64% |
|
Serv.domestici presso famiglie e conv. |
115 |
122 |
-7 |
-5,74% |
|
Imprese non classificate |
409.110 |
390.473 |
18.637 |
4,77% |
|
TOTALE |
5.904.883 |
5.830.854 |
74.029 |
1,27% |
|
Totale al netto agricoltura |
4.917.902 |
4.823.897 |
94.005 |
1,95% |
|
|
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|
|
N.B. Valori al netto e al lordo dell'agricoltura.
|
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