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Sommario |
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Regioni incontrano Governo su Finanziaria e riforme | |||||||||||||||||||
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni, guidata dal Presidente Enzo Ghigo (Presidente Regione Piemonte) e dal Vice Presidente Vasco Errani (Presidente Regione Emilia-Romagna) incontrerà i rappresentanti del Governo, nel corso di due riunioni distinte previste la mattina, per affrontare i temi della Riforma costituzionale e le linee guida della prossima Legge finanziaria. Gli incontri avverranno domani martedì 23 settembre. Alle ore 10.30 per un primo esame delle disposizioni previste dal disegno di Legge costituzionale approvato dal Governo, in via preliminare, lo scorso 16 settembre, (Via della Stamperia, sala riunioni, I° piano) e alle ore 12.00 per la presentazione delle linee guida della prossima Legge Finanziaria (Palazzo Chigi, Sala Verde).
Al
termine dei due incontri avrà luogo la
Conferenza dei Presidenti delle Regioni
(Via Parigi n. 11). E nel tardo pomeriggio si terranno le riunioni della
Conferenza Stato-Regioni e della
Conferenza Unificata. |
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Il "Documento di Copanello":"Unione europea: più ruolo alle Regioni" | |||||||||||||||||||
La
Conferenza delle Regioni -
che ha approvato a Copanello(CZ) un Documento - ha ascoltato e
apprezzato l’intervento del Presidente del Comitato delle Regioni, Sir
Albert Bore, in merito al progetto di Trattato costituzionale. Grande
soddisfazione è stata espressa per l’impegno del Comitato delle Regioni a
proseguire nel processo di costruzione europea in direzione di una
maggiore valorizzazione della democrazia locale e dei principi di
sussidiarietà e prossimità. La grandissima parte delle politiche
comunitarie è infatti attuata concretamente dalle Regioni e dalle
autonomie locali, dalle quali viene, dunque, a dipendere la reale
efficacia sui territori delle scelte adottate a Bruxelles. La
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha
inoltre preso atto dei conseguenti impegni assunti dal Governo in merito
alla consultazione e all’informazione delle Regioni sui lavori della
Conferenza Intergovernativa e alla
partecipazione di una delegazione regionale alla Conferenza
interministeriale sul rilancio della politica euro-mediterranea di Napoli.
Le Regioni invitano pertanto il Governo a promuovere, nell’ambito dei
negoziati della Conferenza Intergovernativa, le iniziative già indicate
dalle Regioni, affinché la nuova Europa esplichi tutte le sue potenzialità
con riferimento al ruolo e al contributo delle Regioni e del Comitato
delle Regioni. L’impegno è quello di lavorare in tutte le sedi
istituzionali per il mantenimento dei principi autonomistici nel progetto
di Costituzione e per il loro ulteriore sviluppo e completamento. E’ stato
quindi auspicato un solido collegamento tra le Regioni e il Comitato delle
Regioni. La Conferenza ha
preso atto con soddisfazione dei nuovi poteri riconosciuti al Comitato
delle Regioni di ricorso alla Corte di Giustizia a tutela del principio di
sussidiarietà, rilevato che questa facoltà richiederà un’adeguata
articolazione procedimentale, si impegna a formulare al Comitato una
proposta. Inoltre deve essere
adeguatamente organizzata la consultazione ex-ante delle autonomie
territoriali da parte della Commissione, prevista dal protocollo sulla
sussidiarietà. Nell’ambito di tale consultazione, la Conferenza auspica
che la facoltà di esprimersi sulle proposte legislative della Commissione
già attribuita ai Parlamenti nazionali sia estesa alle Regioni europee con
potere legislativo. |
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Monitoraggio su iter nuovi statuti | |||||||||||||||||||
Si continua a fare il punto della
situazione sull'iter nelle varie regioni dei nuovi statuti regionali e
quindi sulla loro approvazione definitiva. Ecco il monitoraggio della
Conferenza delle Regioni:
VERSO I NUOVI STATUTI
REGIONALI -
TABELLA SINOTTICA SULL'ITER NELLE DIVERSE REGIONI
(18.09.03). Fa il punto della situazione (pubblicata dall'agenzia adnkronos) anche Silvana Amati, coordinatrice delle Commissioni statuto dei Consigli regionali, e presidente della Commissione statuto delle Marche. ''Ad un anno e mezzo dalla fine della legislatura - dice - c'e' il rischio che non si arrivi ad una conclusione positiva perche' diverse regioni a statuto ordinario hanno ancora molto da lavorare nonostante abbiano avviato il percorso di riforma''. Nel delineare il quadro regione per regione, dopo il 'caso Calabria', il primo passo della Puglia e annucia - la Amati - che entro Natale le Marche e l'Umbria dovrebbero arrivare ad una bozza in quanto, nelle rispettive assemblee, sono stati votati tutti gli articoli. Segnali positivi arrivano anche dalla Toscana e dalla Emilia Romagna dove la discussione sta andando avanti positivamente e quindi e' facile che anche per questi statuti si possa arrivare in prima lettura a dicembre. ''Da altre parti tuttavia - spiega Silvana Amati- si prevedono tempi lunghi e la possibilita' che vengano richiesti referendum''. (red) |
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Emilia-Romagna: si sviluppa assistenza sanitaria integrata | |||||||||||||||||||
Come previsto dal Piano Sanitario Regionale,
l’Emilia-Romagna sta sviluppando una assistenza sanitaria integrata,
che si avvale di una rete di servizi ospedalieri e territoriali collegati
tra loro per rispondere in modo tempestivo, nei modi e nei luoghi più
idonei, alle diverse e specifiche esigenze assistenziali.
E’ il caso, ad esempio, dei servizi per la riabilitazione delle persone
con grave danno cerebrale acquisito, al centro di un importante confronto
internazionale che si è tenuto a Bologna nei giorni scorsi nella sede
della Regione, in viale Aldo Moro 50.
La qualità del percorso riabilitativo è fondamentale per restituire al
meglio alla loro vita di relazione le persone che, a seguito di trauma
cranico o di lesione al cervello di altra natura, hanno superato un
periodo di coma: tale percorso è anche fondamentale per dare supporto alle
famiglie che devono affrontare queste drammatiche situazioni. |
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Il dibattito sulle riforme | |||||||||||||||||||
Il presidente della Regione Lazio,
Francesco Storace,
ribadisce come "una conquista la svolta decisa dal Consiglio dei ministri
sui poteri di Roma", ma sottolinea che Bossi tenta di vanificarne
l'effetto "per ragioni interne al suo movimento''. Per Storace ''Le
istituzioni e chi le rappresenta hanno pero' il dovere di usare
sempre lo stesso linguaggio. Visto che da Bossi arrivano messaggi obliqui
è bene che sia chiara una cosa: se il Presidente del Consiglio non esprime
un'opinione chiara e coerente con la riforma che e' stata avviata, non e'
affatto scontato il consenso della Regione Lazio alla proposta che verra'
sottoposta all'esame della conferenza Stato Regioni''. Ricordiamo che su Roma capitale Bossi a Venezia , al raduno della Lega, ha tra l'altro detto: ''Roma capitale sara' sentita dal nord come matrigna fino a quando non sara' attuata la riforma federalista''. Dopo le polemiche la posizione è stata confermata anche all'interno di un articolo de "La Stampa". Nel contempo Luciano Vandelli (nella foro), assessore all’Innovazione nella giunta di dell’Emilia-Romagna e coordinatore per conto della Conferenza delle Regioni dell’area Affari Istituzionali - intervistato dal Corriere della Sera - riprende il discorso sulla riforma del Titolo V della Costituzione, le materie concorrenti e i ricorsi alla Corte Costituzionale. Vandelli afferma che non è vero che la riforma abbia aumentato la litigiosità del potere periferico rispetto a quello centrale: «Sono solo luoghi comuni, falsità. Basta consultare i dati della Corte Costituzionale per rendersi conto che la realtà è molto diversa e che la riforma del titolo V, che non a caso è la base di partenza del progetto di riforma istituzionale del centrodestra, non è affatto causa di confusione o sovrapposizione di competenze tra Stato e periferia». (red) |
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Scuola materna: consigli per i genitori sul sito del "Bambin Gesù" | |||||||||||||||||||
Una sezione
dedicata a "pillole di pediatria" è ospitata sul sito dell'Ospedale
Bambin Gesù di Roma. Nell'ambito di questa sezione un articolo di Simonetta Gentile
(Dipartimento di Neuroscienze,
Neuropsichiatria Infantile) è dedicato all'inserimento del bambino nella
scuola materna. L’ingresso
alla scuola materna è un momento particolarmente delicato ed
importante nel processo di individuazione personale di ogni
bambino.Dal rapporto di attaccamento alla madre e di
stretta relazione con i familiari, il bambino viene a trovarsi solo in un
nuovo contesto ambientale e sociale in cui diventa un individuo
autonomo capace di stabilire relazioni con altri individui, coetanei
ed adulti, non appartenenti alla famiglia. A che età si può ipotizzare l’inserimento alla
scuola materna?Si può considerare favorevole l’uscita dalla
famiglia verso i 30 mesi. è
questo il periodo in cui le funzioni dell’Io |
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