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Sommario |
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Sirchia: identificazione con Regioni nuovi bisogni sanità | |||||||||||||||||||
Un imposta ''ad hoc'' per le Regioni che
non hanno rispettato il patto di stabilita' interno sulla spesa sanitaria.
Inoltre partiranno da dicembre una serie di incontri tra governo e
regioni che avranno come obiettivo l'identificazione dei nuovi bisogni in
sanita' e la correzione delle inefficienze del sistema. Lo ha detto il
ministro della Salute Girolamo Sirchia. ''Stiamo lavorando insieme alle Regioni - ha affermato Sirchia - sugli obiettivi prioritari di ridisegno del sistema: cio' vuol dire venire incontro ai nuovi bisogni e alle realta' che cambiano''. Secondo il ministro, ''non si tratta di un optional ma di una necessita' concreta, perche' - ha sottolineato - se correggiamo il sistema tagliando i rami secchi e investendo sui nuovi bisogni, i cittadini saranno piu' contenti. La spesa sara' piu' governata e l'efficienza aumentera'''. Riferendosi poi ai livelli assistenziali (Lea), Sirchia ha ribadito che saranno rivisti il prossimo anno, ''perche' nel 2004 scade l'accordo; quindi - ha affermato - questa e' un'occasione ottima perche' si passi da una semplice elencazione di prestazioni a definire standard di qualita' e quantita' di tali prestazioni per garantire maggiormente i cittadini''. Il ministro ha quindi sottolineato l'importanza del saper cogliere i cambiamenti e i bisogni nuovi della societa': ''non saper valorizzare gli elementi di novita' significa non essere all'altezza del proprio ruolo; lo Stato e le Regioni - ha detto - come prima grande sfida, devono tenere il passo con il mondo che cambia''. Il ministro ha anche fatto riferimento alla devoluzione, sottolineando come non sia tanto ''l'architettura istituzionale a contare quanto i bisogni dei cittadini''. La ''rigidita' dello stato e del sistema - ha osservato il ministro - sono la vera grande preoccupazione del paese. Spesso - ha aggiunto - la preoccupazione delle istituzioni e' difendere lo status quo: se questo e' l'atteggiamento che la devoluzione riuscira' a smontare, ben venga; altrimenti il sistema crollera'''. Inoltre il mancato rispetto del patto di stabilita' interno sulla spesa sanitaria potrebbe comportare un aumento delle tasse in quelle regioni dove si e' verificato lo sfondamento. L'ipotesi di inserire in Finanziaria ''un'imposta ad hoc per il risanamento sanitario'' e' allo studio, come ha detto il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas. Questo, spiega, ''renderebbe visibili'', anche ai loro cittadini, quelle regioni che non hanno rispettato l'intesa dell'agosto 2001 sulla spesa sanitaria. Secondo quanto riferisce Vegas, a margine dei lavori della Finanziaria alla Camera, le Regioni per le quali non c'e' stata una verifica positiva sono Molise, Sicilia, Sardegna e Campania. ''Per il Lazio e' ancora in corso la verifica'', ha aggiunto il sottosegretario. Si segnala, infine, il convegno di giovedì 27 promosso da Ilesis e Farmindustria di presentazione del Rapporto sull'esperienza sociale del volontariato sanitario e assistenziale. (gs) |
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L'accordo sul contratto sanità arriva oggi in Conferenza regioni | |||||||||||||||||||
La Conferenza dei Presidenti delle
Regioni che si
riunisce oggi a Roma esaminerà il rinnovo del Contratto Sanità che
ha ricevuto ieri un primo via libera dal Comitato di settore (cfr. Il
Sole 24 ore), presieduto da Romano Colozzi (nella foto), Assessore al
Bilancio della Regione Lombardia che in
un'intervista a il Sole 24 ore punta
l'indice sui ritardoi che ahnno accompagnato la trattativa: mancanza di
punti di partenza e dati certi. Su questo - afferma Colozzi - chiederemo
l'impegno di tutti, Funzione Pubblica in testa, a cui ci rivolgeremo
perché promuova un intervento moralizzatore valido per tutti i
contratti". Per Colozzi occorre in particolare che "Aran, Governo e parti
sociali, col federalismo, capiscano che tutti devono riposizionarsi e
trovare nuovi assetti". (red)
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Turismo: cooperazione interregionale | |||||||||||||||||||
Firmato a Genova il
protocollo d' intesa per dare vita ad una fattiva cooperazione
interregionale nelle aree collinari, soprattutto in ambito
turistico. Quattro Regioni (Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Piemonte), cinque Province (Alessandria, Pavia, Piacenza, Parma e Genova), 16 Comunita' Montane e ben 167 Comuni sono le forze in campo in un accordo di collaborazione su diversi progetti europei. Tra i principali punti dell' accordo la nascita di un' offerta turistica comune basata sulla valorizzazione delle risorse locali quali le attrattive ambientali, le infrastrutture turistico-sportive, le produzioni artigianali, enogastronomiche ed i valori storico-culturali. Ovviamente oltre alla promozione si lavorerà alla realizzazione di progetti di sviluppo a dimensioni interregionali localizzati principalmente nelle aree di confine denominate 'terre alte'. Un tavolo di concertazione tra tutte le componenti che concorrono a disegnare la promozione del territorio trentino – agricoltura, commercio e offerta turistica – e l’inserimento del settore dei pubblici esercizi e della ristorazione, fino ad ora relegato esclusivamente, anche dal punto di vista normativo, nel contesto della pubblica sicurezza – ; quasi rappresentasse solo un pericolo per l’ordine pubblico – nel comparto che più gli è proprio, quello del turismo. È stato annunciato anche dall’assessore all’agricoltura, commercio e turismo Tiziano Mellarini della provincia autonoma di Trento. "Non c'è trasmissione televisiva e radiofonica che non dedichi ogni giorno ampio spazio alla gastronomia ed al turismo enogastronomico, e non c'è Regione o Provincia che non inserisca tali elementi nelle proprie politiche di marketing turistico" ha aggiunto Mellarini, riconoscendo per altro come il lavoro svolto in questi anni a livello provinciale sia andato proprio in questa direzione. La legge provinciale n. 9 del 2000 e le relative disposizioni attuative hanno da un lato snellito e sburocratizzato fortemente gli aspetti amministrativi connessi alle autorizzazioni e alla gestione delle attività, ma hanno dall’altro contestualmente aperto una nuova pagina nel settore dei pubblici esercizi valorizzandone per la prima volta il ruolo rilevante nel contesto del nostro territorio e delle relative politiche economiche e, più specificatamente, turistiche". "Fare sistema" – ha concluso l’assessore Mellarini - anche attraverso quelli che oggi sono gli strumenti informatici a disposizione - la "rete", strumenti di cui, a volte, non tutti comprendono ancora l’importanza - è una condizione indispensabile per non perdere le nuove opportunità del mercato e per accrescere ulteriormente il valore aggiunto del "sistema trentino" nel contesto del nuovo mercato globale". (red) |
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In autostrada alla scoperta del vino novello | |||||||||||||||||||
Dai primi giorni di freddo e di nebbia di
novembre ecco nascere qualcosa che sa di primavera: il vino "nuovo",
"novello" o "giovane". E' il primo vino dell'anno, dura pochi mesi ed è a
"tiratura limitata". e la newsletter della società Autostrade propone un itinerario che tocca le principali località note per la produzione di questo genere di vino. "Partiamo dalla Toscana, a Montalcino. La nascita di Montalcino si puó far risalire intorno al X sec. Poco distante dal centro troviamo l'Abbazia di Sant'Antimo, una tra le più belle chiese romaniche dell'Italia. Secondo la leggenda la chiesa sorge su una antica cappella votiva fatta erigere da Carlo Magno nel 781. La grande e maestosa Abbazia eretta tra il 1000 e il 1118 é uno straordinario esempio di architettura romanica lombardo-francese. Ci sono inoltre una taverna, un'enoteca e il museo del vetro. I visitatori sono i benvenuti nella proprietà Castello Banfi. Le visite alle cantine sono disponibili tutto l'anno dal lunedì al venerdì.(...) Il giro prosegue con una visita a Calamadrana, ai confini tra il Monferrato e le Langhe. A testimonianza del passato storico di Calamandrana svetta il grande Castello posto a dominio dell'antico borgo e della vallata, unico rimasto dei sei esistenti sulle colline. Altra importante testimonianza artistica è data dalla Chiesa di San Giovanni della Conche, costruita in stile gotico. Per fare degustazioni e acquisti la Società autostrade segnala la Cantina Sociale di Calamandrana e la Bottega del Vino di Calamandrana. Possibilità di visite guidate fuori dagli orari stabiliti con degustazione a tema Concludiamo il giro al sud, alla "Borgo Canale" a Fasano. Una città d'arte e cultura, con insediamenti neolitici, le rovine della messapica Egnazia. In questi luoghi c'è un'azienda adagiata nello stesso Canale di Pirro con le cantine interamente ricavate nella roccia carsica che si estendono nel sottosuolo". Naturalmente sul sito www.autostrade.it ogni utile istruzione per raggiungere tali località. (red) |
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Marzano annuncia modifica decreto Scanzano. Regioni chiedono ritiro | |||||||||||||||||||
''Il Governo ha già espresso la propria
disponibilità a modificare il decreto" e giovedì il Consiglio dei
Ministri deciderà l'emendamento da varare. Lo ha annunciato il
ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano. ''Il Governo ha
preso atto del disagio attraversato in questi giorni dalle popolazioni
della Regione". La Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha poi approvato un documento con cui si chiede il ritiro del decreto e il ripristino della concertazione con i governi del territorio, come ha sottolineato il Presidente della conferenza delle Regioni. Secondo prime indiscrezioni, l'emendamento dovrebbe contenere una ventina di siti possibili oltre Scanzano Jonico. Ma il comune lucano resterebbe il sito ideale. La lista più ampia di siti, sarà quindi sottoposta per l'esame alla Conferenza Stato Regioni. Inoltre c'è stato a Palazzo Chigi l'incontro tra i sindaci lucani e il sottosegretario Letta, con qualche momento di tensione e scompiglio durante l'anticamera. La Coldiretti intanto ha annunciato blocchi di protesta anche in Campania e nel Lazio. La Regione Basilicata annuncia che chiederà conto al Governo dei danni subiti dagli imprenditori agricoli della regione, che in molti casi non riescono piu' a collocare le produzioni sui mercati a causa delle speculazioni legate al progetto di discarica nucleare a Scanzano. L’Ufficio Stampa della Giunta regionale della basilicata ha inoltre inviato al direttore del quotidiano “La Padania” una nota inerente all’articolo dal titolo “La verità su Scanzano Jonico: ecco tutto ciò che non vi è stato detto”, pubblicato ieri. Si precisa che le gravi illazioni relative ad una presunta “fattiva collaborazione” da parte del presidente della Regione Basilicata sulla questione del deposito delle scorie nucleari a Scanzano Jonico sono destituite di ogni fondamento, e che, rispetto ad esse, il presidente si riserva di tutelare la propria onorabilità in ogni sede. Il presidente ha appreso della decisione del governo direttamente dalle agenzie diffuse nella mattina del 13 novembre. Il suo ultimo intervento sulla materia risale alla Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome del 24 luglio, quando le Regioni all’unanimità decisero di restituire al commissario delegato il documento metodologico presentato sulla questione delle scorie radioattive perché non coerente con l’ordinanza Berlusconi del 7 marzo 2003. Dopo quel pronunciamento la Regione Basilicata ed il suo presidente non hanno mai discusso e neanche temuto che potesse essere scelto un sito geologico unico nazionale, poiché non era quello il mandato conferito al generale Jean dalla stessa ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri del 7 marzo 2003. Si precisa, inoltre, che il presidente della Regione Basilicata si chiama Filippo Bubbico e non, come riportato dallo stesso giornale, Nicola Buccico, attuale vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura. (gs) |
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27 Novembre: Finanziaria 2004 e nuovo codice dei beni culturali | |||||||||||||||||||
Si terrà il 27 novembre a
Roma un convegno nazionale promosso da
Federculture, dedicato al
tema "Finanziaria 2004, nuovo codice dei beni culturali e riforma dei
servizi pubblici locali. Quali prospettive per il decentramento e
l'impresa?". |
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