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Sommario |
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I documenti della Conferenza delle Regioni del 21-22 maggio | |||||||||||||||||||
Il 21 e il 22 maggio si è svolta la
Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome. Nel
corso della riunione sono stati approvati
diversi documenti e osservazioni
presentate al Governo in occasione delle Conferenze Stato-Regioni e
Unificata. Ad esempio
sul fondo nazionale destinato per la protezione
civile è stato chiesto di predisporre, in vista dell’approvazione del
documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) per il 2003 e
dei disegni di legge finanziaria e di bilancio per il 2004 e per il
biennio successivo, una proposta normativa che modifichi il comma 16
dell’art.138 della legge n.388/2000, ispirandosi ai seguenti criteri: 1)
conferma delle finalità del Fondo Regionale di Protezione Civile come
individuate dalla norma originaria; 2) rinvio della definizione del
meccanismo di gestione del Fondo alla Conferenza dei Presidenti delle
Regioni e delle Province Autonome, stabilendo, in particolare, che su
detto meccanismo debba acquisirsi il parere del Dipartimento della
Protezione Civile; 3) definizione di un meccanismo di reperimento delle
risorse finanziarie del Fondo che faccia riferimento a nuove risorse non
già presenti nei bilanci delle regioni, anche valutando l’opportunità di
disporre opportune misure finanziarie straordinarie. Tra l'altro le Regioni sono anche intervenute sull'Ordinanza di protezione civile recante i criteri per la riclassificazione sismica nel territorio nazionale e le nuove norme tecniche per la costruzione nelle zone sismiche. E hanno chiesto al Governo: 1) che sia data attuazione alle disposizioni del comma 21, art. 80 della Legge finanziaria 2003. Tale norma stabilisce l’inserimento nel programma per le infrastrutture strategiche previsto nelle Legge Obiettivo di “un piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici con particolare riguardo a quelli che insistono sul territorio delle zone soggette a rischio sismico”. Tale piano avrebbe dovuto essere presentato al CIPE entro il 27 marzo scorso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell’Istruzione; 2) che siano utilizzate le risorse ancora disponibili di cui all’art. 80, co. 21 e 29 della Legge 289/2002 e ogni altra fonte finanziaria possibile per avviare un programma urgente che realizzi le attività di formazione da effettuare nei centri allo scopo previsti e di analisi della vulnerabilità degli edifici pubblici strategici ai fini di protezione civile già previste nell’Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3274/2003 ed anche un primo piano di interventi prioritari di miglioramento e adeguamento sismico. Le Regioni chiedono inoltre che si tenga conto dei prossimi riparti in materia di edilizia pubblica di settore (edilizia sanitaria, scolastica, ecc.) delle necessità finanziarie legate all’applicazione della citata Ordinanza. Fra i documenti approvati dalla Conferenza delle Regioni sono inoltre da sottolineare quelli relativi a:Specialità medicinali ; Istituti atipici; Bando ricerca finalizzata anno 2003 per progetti ex art.12 bis D.Lgs. 502/92; Dpcm Salute umana e sanità veterinaria . (gs) |
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La Giornata del Sollievo | |||||||||||||||||||
Ieri si è svolta
nelle regioni la Giornata del Sollievo dedicata verso tutti coloro che
soffrono per gravi malattie. “Le
Regioni italiane sono al fianco del
Ministero della Salute nella difficile battaglia per il trattamento del
dolore e lo sviluppo delle cure palliative". Lo ha detto il Presidente
della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo, con riferimento alla II
Giornata Nazionale del Sollievo proclamata per il 25 maggio (promossa
dalla Conferenza delle Regioni, dalla Fondazione Gigi Ghirotti e dal
Ministero della Salute). "Una medicina ed una sanità che vogliono dirsi
moderne - ha detto Ghigo - sono tali se viene intrapreso ogni sforzo
umanamente possibile per evitare il dolore.” |
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Marche: in prima linea sul fronte rifiuti | |||||||||||||||||||
Ridurre i rifiuti, ottimizzare la raccolta differenziata per selezionare l’avvio al possibile riutilizzo e soltanto allora intervenire con l’incenerimento e smaltire la parte restante in discarica: questa sequenza é il ‘poker’ di interventi per salvaguardare l’ambiente marchigiano dalla grande mole di rifiuti che sono sempre più un’emergenza nel mondo occidentale. Se ne é discusso in un Forum regionale dei rifiuti organizzato dalla Regione Marche alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Entrando nel merito del problema, l’assessore all’Ambiente della Regione, Marco Amagliani, ha detto: “Sbagliamo, pensando di risolvere solo con l’impiantistica di vario livello e uso la situazione che, pur non essendo d’emergenza, va migliorata con una programmazione che coinvolga tutti gli interlocutori interessati e sensibilizzi i cittadini, con la regia del pubblico. Pur senza preclusioni su tecnologie e quant’altro, dobbiamo partire dall’educazione ambientale, cioè da un cambiamento culturale: questa è la filosofia di fondo con cui affrontare problemi politici e pratici.” Questi sono i problemi che le Marche debbono risolvere. La raccolta differenziata, con un 12,5% registrato nel 2000 che sembrerebbe cresciuto di 4/6 punti nel 2002, é ben lontana dal 35% che è l’obiettivo nazionale. La produzione di rifiuti è aumentata negli ultimi anni a una media di due punti percentuali all’anno, raggiungendo una quota pro capite per cittadino pari a 515 chilogrammi, superiore di dieci chili alla media nazionale. (red) |
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Terremoto in Algeria: l'impegno di Caritas e Croce Rossa | |||||||||||||||||||
È sempre più grave il
bilancio delle vittime del devastante sisma che ha colpito l'Algeria
settentrionale.
La rete internazionale della Caritas si organizza
per far
fronte alle necessità più urgenti della popolazione. Proseguono
con difficoltà i tentativi di contattare Caritas Algeria che si è comunque
subito attivata per rispondere ai bisogni più urgenti. Oggi stanno
partendo per Algeri due rappresentanti della rete internazionale Caritas.
La
Caritas Italiana mette a disposizione, come primo segno concreto,
25.000 euro. Anche la Croce Rossa (Red
cross red crescent) è fortemente impegnata in Algeria
(questi i Comitati regionali italiani on line :
CRI - Regione Friuli Venezia Giulia
CRI - Regione Lombardia
CRI - Regione Marche
CRI - Regione Molise
CRI - Regione Sicilia
CRI - Regione Toscana
CRI - Regione Umbria
CRI - Regione Valle d'Aosta
)
e si susseguono gli appelli - anche on line per la ricerca dei fondi
(per saperne di più:
Press release on appeal launch
;
Emergency response teams sent to Algeria
;
Read appeal for funds ;
Make a donation
). La Protezione Civile del Veneto si è mobilitata subito per portare soccorso. Da Verona sono partite due squadre cinofile. "L’intervento della protezione civile veneta – ha detto l’assessore regionale – è stato richiesto dal Dipartimento nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha trovato pronte le professionalità di cui c’è maggiore bisogno in questo frangente, quando il primo compito è di riuscire a salvare quante più vite umane è possibile". In allerta anche la protezione civile di altre Regioni. Ad esempio in Calabria le squadre di soccorso sono state attivate e sono pronte ad intervenire, nelle Marche invece l'organizzazione di protezione civile e' stata allertata dal Dipartimento nazionale. Alla struttura marchigiana e' stato chiesto di tenersi pronta per rispondere a tre tipi di necessita': personale sanitario (medici e infermieri con esperienza in zone disastrate) da inviare nel paese africano, allestimento di un posto medico avanzato da realizzare in tenda e spedizione di viveri, farmaci e materiale sanitario. (red) |
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Veneto: coordinamento emergenze | |||||||||||||||||||
Nasce in Veneto un Centro Regionale di Coordinamento del Sistema di Urgenza-Emergenza (in sigla, CREU). E' per certi aspetti un'esperienza pilota e di riferimento anche a livello nazionale. Una delibera della Giunta regionale ha istituito formalmente la struttura, che avrà sede a Treviso. Alla ULS 9 sono destinate infatti importanti funzioni, tra le quali supportare le Centrali Operative Provinciali del 118, ed in particolare quella regionale di Mestre nei casi di maxiemergenze; sviluppare iniziative regionali di adeguamento tecnologico e operativo; mantenere il collegamento tecnico-scientifico con i 118, i dipartimenti di urgenza-emergenza, i Servizi di Pronto Soccorso e le direzioni delle Ullss; rapportarsi con Protezione Civile, Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco, Forze Armate e Volontariato per incrementare le capacità di risposta nelle emergenze territoriali; favorire e coordinare iniziative regionali sul fronte della formazione specifica per l'emergenza. "Il sistema veneto dell'urgenza-emergenza - sottolinea l'assessore alla sanità Fabio Gava - è già oggi un modello nazionale di efficienza, che ha dato prova di sé anche nel recente maxitamponamento sull'A-4, ma proprio il numero e l'articolazione delle iniziative già attivate richiede ora un nuovo salto di qualità, con una struttura come quella che sta per nascere a Treviso, capace di elevare ulteriormente la soglia del coordinamento, di rapportarsi con gli altri Enti e Istituzioni nazionali e regionali perché in caso di necessità vaste la macchina complessiva scatti veramente all'unisono, di studiare e proporre evoluzioni e migliorie all'organizzazione". (gs) | |||||||||||||||||||
Statuto Regione Lombardia: un articolo su "Confronti" | |||||||||||||||||||
Con un articolo sulla
Rivista quadrimestrale "Confronti"
della Regione Lombardia (edizione
Maggioli) , Giovanni Protti (Direttore dell'Unità organizzativa
riforma dell'ordinamento regionale della Lombardia), con la collaborazione
di Elisabetta Gadda, ha tentato di fare il punto sulle ipotesi sul tappeto
per il nuovo statuto regionale. Secondo Protti "La forma di governo, il
ruolo e la figura del Presidente della Giunta regionale, la valorizzazione
delle funzioni d controllo e legislativa del Consiglio regionale" saranno
gli ambiti che "verranno (...) innovati dallo Statuto regionale lombardo
ora in fase di elaborazione". |
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