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Sommario |
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Regioni: approvato il "Documento di Ravello sul federalismo fiscale" | |||||||
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E' stato approvato - all'unanimità - dai
Presidenti delle Regioni a Ravello il "Documento
sul federalismo fiscale".
Diverse le questioni poste sul tappeto dai rappresentanti delle Regioni
riunitisi il 31 marzo e il 1 aprile a Villa Rufolo (Ravello). Fra i nodi
affrontati: i primi principi per la perequazione e lo sviluppo delle
riforme: il cambiamento del fisco statale deve procedere parallelamente
alla introduzione del federalismo fiscale. Diversi i richiami all'applicazione del D. lgs 56/2000 (c.d. Decreto Visco) e alle riforme istituzionali necessarie: non ultimo L'allargamento della Bicamerale per le questioni regionali e l'introduzione del Senato delle regioni (sm) |
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Ghigo: iniziato percorso per federalismo fiscale | |||||||
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"Quello svolto in questi due giorni e'
stato un lavoro proficuo, utile ed estremamente positivo ed il documento
approvato all'unanimita' ne e' la dimostrazione": è il
commento del Presidente della Conferenza delle
Regioni e delle Province autonome, Enzo Ghigo, i Nella prima parte del
documento, riferisce Ghigo, si e' data priorità ai principi di convergenza
di tutte le regioni su un'ipotesi di modello di applicazione del
federalismo fiscale, mentre nella seconda parte "diciamo al governo: tu
hai intrapreso l'attuazione della delega fiscale, sappi che tutto questo
deve essere commisurato all'attuazione del federalismo fiscale, secondo i
principi che abbiamo dettato all'alta commissione". "E' l'inizio - ricorda Ghigo - di un percorso che dovrà avere tempi medio-lunghi e fasi transitorie. Cambiare il sistema di governo del paese mediante il federalismo fiscale e' cosa che deve essere fatta assolutamente bene, anche se ciò richiede un po' più di tempo''. (red) |
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Formigoni: esaltare virtuosità singole Regioni | |||||||
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Competitività, virtuosità ed efficienza:
questi gli obiettivi da raggiungere per la crescita del Paese secondo le
indicazioni che vengono, nella seconda giornata del summit dei presidenti
delle Regioni riuniti a Ravello per discutere di federalismo fiscale, da
parte del governatore della Lombardia Roberto
Formigoni. ''Un paese più competitivo: questo e' l'obiettivo - dice Formigoni - che dobbiamo perseguire. Esaltare le virtuosità delle singole regioni, spingere ciascuno a dare il meglio, salvo poi dare una mano a chi, per motivi storici o di dinamica interna, può essere più indietro. (gs) |
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Bassolino: uguaglianza, solidarietà e progressività | |||||||
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Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha ribadito che l'obiettivo da realizzare è "l'esatto contrario di una devolution egoistica che vorrebbe esaltare le disuguaglianze tra il territorio". "Continuare a discutere su questa problematica - ha aggiunto Bassolino - con l'obiettivo di fare in modo che tutto il federalismo riduca le distanze tra le due Italie, né le accentui". Ribadito poi, che nel testo approvato si sottolinea che il federalismo deve essere funzionale tra i principi di uguaglianza, solidarietà e progressività". (red) |
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Errani critico su delega fiscale | |||||||
Costruire il federalismo e' possibile solo se tutti scelgono la strada della cooperazione. E' questo il pensiero del presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, che e' anche vicepresidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. ''Se qualcuno va avanti per conto suo - spiega Errani a margine della 'due giorni' dei governatori in corso in Campania - non solo il federalismo non regge ma rischia di proporre problemi di sostenibilita' al sistema Italia''. Molto critico Errani si mostra nei confronti della delega fiscale, ''mette in discussione - osserva - l'Irap, uno dei pochissimi tributi regionali e questo e' un problema serio per la costruzione del federalismo fiscale. Se la delega fiscale porta un introito di 50 mila miliardi di vecchie lire in meno crea problemi nel sostenere i livelli essenziali per i diritti dei cittadini''. (red) |
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Ravello: Biasotti, Storace, Lorenzetti, Fitto, Bubbico, Noè, Domenici, Ria | |||||||
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''Bisogna essere
pragmatici. Siamo in una fase di transizione, e uno dei problemi - ha
detto
Biasotti - è far quadrare due esigenze, la
riduzione complessiva delle imposte ed il bisogno di tante risorse in più
per i trasferimenti alle Regioni: le condividiamo entrambe, ma e' chiaro
che farle coesistere pone delle difficoltà ''. |
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