periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 109 - Roma, 28  agosto 2003

Sommario

Il dibattito sulla polizia regionale 3 nuovi quotidiani in Alto Adige
Piemonte e Veneto alla Mostra del Cinema a Venezia Un premio per gli "addetti stampa"
Statuto Calabria in Consiglio dei Ministri Istituto Superiore di Sanità: gli appuntamenti di Settembre
Il dibattito sulla polizia regionale
E' stata un'intervista del Presidente della Regione Lombardia a rilanciare,subito dopo gli epidsodi di croanca nera avvenuti a Rozzano, il Dibattito sulla polizia regionale." Secondo me, una polizia regionale - ha detto Formigoni (nella foto) al Corriere della Sera - potrebbe aiutare in maniera significativa, ma dovrebbe avere poteri e compiti ben maggiori di quelli che ha oggi la polizia locale. Per combattere la criminalità bisogna muoversi in due direzioni. Da un lato il presidio del territorio, cioè la presenza di uomini (polizia, carabinieri, vigili urbani), i quali intervengono e creano un clima di fiducia nei cittadini. dall'altro la repressione: se i reati vengono puniti si innesca un meccanismo virtuoso che tende a farli diminuire. Sul presidio del territorio siamo messi così e così. Sulla repressione andiamo male in tutt'Italia, se è vero che nove reati su dieci non vengono puniti". E la polizia regionale "potrebbe muoversi in entrambe le direzioni. presidio e e repressione. Penso ad una polizia regionale, un corpo nuovo con il compito di prevenire  e reprimere la microcriminalità, cioè gli scippi , le rapine, il piccolo spaccio di droga, la prostituzione aggressiva e così via, lasciando alle forze dell'ordine nazionali i grandi reati, il traffico di stupefacenti, il terrorismo, i reati finanziari,, la grande criminalità organizzata. non ho critiche da fare alle forze dell'ordine e la mia non è neanche una richiesta di maggiore autonomia per le regioni. Ma quando si parla di polizia di prossimità, penso che la soluzione giusta sia una polizia regionale che ovviamente lavori in stretta collaborazione con le altre forze dell'ordine e con la magistratura".
La proposta ha comunque aperto il dibattito fra i presidenti delle Regioni, e il Corriere della Sera ha registrato le opinioni di Ghigo (la polizia regionale non è una priorità), di Storace (ognuno deve fare il suo mestiere "e io sono sono stato eletto per assicurare sviluppo sociale. Non possiamo mica armare i dipendenti della Regione per mandarli per le strade a reprimere lo spaccio di droga. Pensiamo piuttosto a risanarele periferie concentrando qui le risorse disponibili"), di Errani ("In Emilia-Romagna per per primi abbiamo varato una legge  regionale per concedere finanziamenti ai piccoli comuni che si consorziano per quanto riguarda la polizia municipale"), di Galan ("l'idea di una polizia regionale  i ricorda ciò che da decenni siamo abituati a vedere in tanti film americani. si va dallo sceriffo o dal poliziotto fino all'FBI e alla CIA ed è sempre in agguato un conflitto di competenze o altri protagonismi tutti deleteri").

«Non c’è nessun bisogno di una polizia regionale aggiuntiva -  ha invece dichiarato Donato Robilotta, assessore della Regione Lazio - c’è invece bisogno di un maggior coordinamento delle diverse forze di polizia che operano sul territorio. Molti di questi problemi saranno affrontati dalla legge regionale sulla polizia locale, che mi appresto a portare in giunta a Settembre, e che prevedrà tra l’altro: l’istituzione della “Scuola Regionale di Formazione”, divise e gradi distintivi uguali su tutto il territorio regionale, una centrale operativa unica, forme di coordinamento istituzionale, incentivazioni per i comuni che si associano nelle funzioni e livelli essenziali per le prestazioni di servizio».(sm)

Piemonte e Veneto alla Mostra del Cinema a Venezia

Per il secondo anno consecutivo, la Giunta regionale è presente alla 60° edizione della Mostra del Cinema di Venezia con uno stand - "Salotto Veneto" - che si propone di presentare il sistema veneto e di far conoscere le proprie qualificate attività nel settore cinematografico e audiovisivo. Per la prima volta, lo spazio regionale è all'interno dell'Hotel Excelsior (Sala Tropicana),uno dei simboli della Mostra veneziana. Il programma ufficiale del Salotto Veneto è stato presentato oggi dall'Assessore regionale alla cultura e all'identità veneta Ermanno Serrajotto. "La Regione Veneto - spiega l'Assessore Serrajotto - intende, in questo spazio del 'Salotto Veneto' dare la massima visibilità possibile alle professionalità venete nel settore e promuovere le location del territorio regionale". Sono previste una ventina di iniziative, che si terranno da giovedì 28 agosto al 5 settembre, e che si incentreranno su incontri con registi, presentazione di opere, promozione di festival".
Dal Moscato all’Arneis, passando attraverso il Nebbiolo, lo Spumante Brut e il Gavi dei Gavi. Saranno questi i vini piemontesi ad avere un posto da star alla Mostra del Cinema a Venezia. I vini delle Langhe e del Monferrato (Spumante Brut Giocosa 2000, Gavi dei Gavi La Scolca 2002, Arneis di Giacosa 2002, Nebbiolo d’Alba di Ascheri 2001, Moscato Aviè Cascina Castlet 2002) insieme ad altre prelibatezze della cucina piemontese saranno protagonisti della cena ufficiale del Festival del Cinema che ha quest’anno tra i suoi ospiti anche i Ministri della Cultura dei Paesi europei, guidati dal Ministro italiano dei beni culturali, Giuliano Urbani. Nell’ambito del Festival infatti è previsto un seminario dei Ministri della Cultura dell’Unione Europea e tale iniziativa s’inserisce nel Semestre italiano.
Il "Gala Dinner" in programma la sera del 30 agosto con la presenza dell’Assessore regionale alla Cultura Giampiero Leo, è organizzato dalla Direzione generale per il cinema, da Cinecittà, dall’I.C.E e dalla Film Commission Torino-Piemonte, grazie all’intervento della nostra Regione. L’intervento della Regione s’inquadra nella più generale promozione del Piemonte attuata a Venezia da Film Commission.
"Abbiamo proseguito con questa iniziativa- ha detto il Presidente Enzo Ghigo (nella foto) - un percorso di valorizzazione dell’immagine del Piemonte che abbiamo iniziato da anni con ottimi risultati, utilizzando il settore cinematografico per far crescere la conoscenza e la visibilità del territorio e per dare valore aggiunto al lavoro proficuo che sta svolgendo la Film Commission".
Il bilancio dell’attività della Film Commission nei suoi primi tre anni di presenza nel panorama produttivo cine-televisivo italiano è assai lusinghiero con ben 72 produzioni già sostenute e una ricaduta d’investimenti sul territorio pari a 56 milioni di euro. (gs)

Statuto Calabria in Consiglio dei Ministri
Spetterà oggi al Consiglio dei Ministri la decisione se impugnare lo Statuto regionale della  Calabria davanti alla Corte Costituzionale. I collaboratori del  ministro degli Affari regionali, Enrico La Loggia (nella foto), hanno fatto  sapere che si tratterà comunque di ''una decisione collegiale e  uscirà da un dibattito interno al Consiglio dei Ministri''. In  linea di massima Ccd e Lega sono orientati a non voler toccare  l'autonomia dei Consigli regionali e quindi contrari all'impugnazione dello Statuto calabrese, mentre orientamenti diversificati e piu' sfumati emergono dentro Forza Italia ed An.  Al centro dello scontro sta uno dei punti cardine del nuovo  Statuto, la forma di governo, che prevede un presidenzialismo  temperato (c'e' chi parla di 'presidenzialismo alla calabrese') con l'indicazione al corpo elettorale del presidente e del  vicepresidente della giunta, nominati dal Consiglio regionale  nella prima seduta. La mancata nomina comporta lo scioglimento  del Consiglio regionale. Nel caso di dimissioni volontarie non  politiche, incompatibilita' sopravvenuta, impedimento permanente o morte del presidente, subentra il vicepresidente; se tali casi  dovessero ripetersi, il Consiglio si scioglie.
Lo statuto Calabrese aveva animato il dibattito prima della pausa di ferragosto, con interventi del Presidente della Conferenza delle Regioni Enzo Ghigo e del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chjaravalloti sul
Corriere della sera, e del Presidente della Regione Lazio, Francesco Storace e del "padre" del nuovo statuto calabrese, Paolo Naccarato, su La Stampa, mentre appelli bipartisan (fra cui quello del Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani) dei Presidenti delle Regioni a sostegno dell'elezione diretta erano stati registrati da La Repubblica. (gs)
3 nuovi quotidiani in Alto Adige
In Alto Adige saranno pubblicati prossimamente tre nuovi quotidiani che si affiancheranno  a quelli già esistenti in lingua tedesca (Dolomiten e die neue suedtiroler Tageszeitung) e italiana (Alto Adige). In autunno e' prevista l'uscita in edicola, infatti, di un quotidiano allegato al Corriere della Sera  ed in collaborazione  con l'editore de l'Adige di Trento, azienda a cui faceva capo il  Mattino di Bolzano chiuso un paio di mesi fa. Poi -  probabilmente prima delle elezioni provinciali fissate per il 26 ottobre - è prevista l'uscita di un nuovo quotidiano in  lingua tedesca annunciato dall'editore del settimanale locale  FF. Infine la coordinatrice provinciale di Forza Italia e candidata alle prossime elezioni, Michaela Biancofiore, ha annunciato l'arrivo di un altro quotidiano con finanziatori locali e nazionali. In Alto Adige vi sono poco meno di 500 mila abitanti, circa due terzi dei quali sono di lingua tedesca. (red)
Un premio per gli "addetti stampa"

Legge 150/2000,agenzie on line, quotidiani e periodici telematici, editoria web...Si allargano gli orizzonti e le prospettive della figura professionale dell'addetto stampa. Ma crescono anche le esigenze di aggiornamento  e con esse le richieste di un riconoscimento obiettivo di tante professionalità impegnate sul territorio. Forse sono questi i motivi che hanno spinto il GUS (gruppo Uffici stampa della FNSI) Toscana a immaginare, organizzare e promuovere un premio dedicato proprio a questa professione. Con questi obiettivi nasce "un evento nazionale ‘identitario’ - scrive Di Iasio, Presidente del GUS Toscana - come il Premio ‘Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno”. Un riconoscimento per "evidenziare, all’opinione pubblica e agli operatori e al mercato delle professionalità, il lavoro di quei giornalisti che hanno ottenuto positivi risultati, svolgendo la funzione di “addetto stampa”.
Il Premio è destinato ai "migliori esempi di lavoro, che si sono contraddistinti nella svolgimento della propria attività, facendo merito all’intera categoria".
Il Premio nazionale “Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno’- EdIzione 2003- è composto da due sezioni: riconoscimento ‘alla carriera’ e premio ‘dell’anno’. Quest'ultimo, a sua volta, e organizzato In 5 settori di specializzazione per altrettanti riconoscimenti in cui concorrere.
1. Sezione “alla carriera” - Anno 2003
Questo sezione non prevede domande di partecipazione. Il nominativo è individuato direttamente dalla Giuria, Egli dovrà rappresentare al meglio l’intera categoria del giornalisti che svolgono ed hanno svolto uno parte consistente dello propria attività lavorativa nel settore degli uffici stampa, delle relazioni esterne e delle relazioni istituzionali. La Giuria valuterà I criteri sopra esposti tenendo conta anche dell’anzianità di servizio e delle qualifiche raggiunte  durante l’intera carriera di giornalista.
2. Sezione “L’Addetto stampa dell’anno”
Questa, sezione è suddivisa in 5 settori di attività: Pubblica amministrazione; Attività sul territorio; Economia, finanza, terziario e servizi; Produzione dl qualità, innovazione, cultura, spettacolo e sport; No profit e diritti. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito:
http://associazioni.comune.firenze.it/gustoscana/ (sm)

Istituto Superiore di Sanità: gli appuntamenti di settembre

L’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto il calendario degli appuntamenti programmati per il mese di settembre che avranno luogo presso la sede dell'istituto in viale Regina Elena 299, a Roma.
Martedì 9 settembre Aula Pocchiari, ore 11 saranno presentate  le Linee guida
Antibiotico profilassi perioperatoria nell’adulto. "Dall’osservazione dell’ampia variabilità di comportamenti praticati nell’area dell’antibiotico profilassi, è sorta l’idea - spiega una nota dell'ISS - di elaborare delle linee guida nazionali dettate dall’esperienza clinica e basate quindi sulla raccolta di prove scientifiche. Interverranno tra gli altri: Alfonso Mele e Tom Jefferson, dell’ISS, per presentare il “Programma nazionale delle Linee Guida";  Maria Luisa Moro, dell’Agenzia per i servizi sanitari della Regione Emilia Romagna, su “Le infezioni perioperatorie in Italia"; Vincenzo Ziparo, della II Facoltà di Medicina dell’Università di Roma “La Sapienza”, sull’“Applicazione delle raccomandazioni delle linee guida in chirurgia”.
Giovedì 18 settembre Aula Pocchiari, ore 10 - IV Workshop - Macroangiopatie e diabete mellito di tipo 2.
Venerdì 26 settembre, Aula Bovet, ore 8,30 - Workshop -
Analisi di sostanze d’abuso nei capelli: aspetti analitici, clinici e medico-legali."I - scrive l'ISS - registrano l’uso protratto nel tempo o l’abuso di farmaci e sostanze stupefacenti. E lo fanno meglio del sangue e dell’urina, in quanto sono in grado di provare il consumo di droga relativo a un intervallo di tempo ben più ampio (uno o più mesi). L’Istituto Superiore di Sanità dedica al tema un workshop in cui interverranno, tra gli altri: Simona Pichini, dell’ISS, a proposito di “Significato e prospettiva dei controlli di qualità in farmacotossicologia clinica in un’ottica di armonizzazione europea”; Michael Shaffer, della Psychemedics Corporation di Culver City (USA), sulla “Teoria del meccanismo di incorporazione degli xenobiotici nella matrice cheratinica e fattori di variabilità nell’analisi dei capelli”; Jordi Segura, dell’Institut Municipal d’Investigacio Medica di Barcellona (Spagna), a proposito della “Possibilità di analisi di sostanze dopanti nei capelli”
Lunedì 29 – martedì 30 settembre, Aula Pocchiari, ore 9 - Convegno - Stato dell’arte dello screening del cervico-carcinoma all’inizio del III millennio. La celebrazione dei 60 anni di Pap Test. (red)

 

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