periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 457- Roma, 9 febbraio 2005

Sommario

Rinviata Conferenza Stato-Regioni

Siniscalco: anche in Francia tetto del 2%

Risorse sanità: le proposte delle Regioni

Formigoni: Consiglio delle Autonomie come seconda Camera Regionale

Turismo: verso una cabina di regia nazionale

Ambiente: regioni su zone di protezione speciale

Ambiente: regioni su zone di protezione speciale

La Conferenza delle Regioni, nel corso dell'ultima riunione ha espresso un parere sullo schema di DM riguardante la gestione e le misure di conservazione delle zone di protezione speciale (zps) e delle zone speciali di conservazione(zsc). Ed è negativo il parere formulato dalla Conferenza dei Presidenti, a meno che non siano accolti emendamenti specifici, che sono stati consegnati al Governo in occasione dell'incontro del 3 febbraio .

(red)

Rinviata Conferenza Stato-Regioni

La Conferenza Stato-Regioni in programma il 10 febbraio alle ore 14, dalla quale dovrebbe venire una parola definitiva sulla ripartizione del Fondo sanitario per il 2005 e il ripiano dei disavanzi di bilancio per gli anni 2001-2002-2004 è stata sconvocata dal ministro Enrico la Loggia. Slitta, conseguentemente, anche la prevista Conferenza dei Presidenti delle Regioni che aveva all'ordine del giorno unicamente gli argomenti previsti dalla successiva Stato-Regioni.
“E’ urgente arrivare rapidamente alle intese Stato-Regioni sulle risorse per il finanziamento del Servizio sanitario 2005 e delle somme per i disavanzi pregressi  (anni 2001-2003).

Le Regioni hanno trovato un accordo su tali ripartizioni e le proposte sono state già illustrate e consegnate al Governo”, lo hanno dichiarato Enzo Ghigo e Vasco Errani, rispettivamente Presidente e Vicepresidente delle Conferenza delle Regioni.

“Le Regioni ritengono fondamentale fornire certezze finanziarie alle aziende sanitarie e ospedaliere per cui tali intese sono improrogabili. Siamo disponibili – hanno aggiunto Ghigo ed Errani - ad avviare il confronto tecnico e politico sulla ulteriore intesa per il rinnovo dell’accordo dell’8 Agosto 2001, per fissare modalità e adempimenti per l’accesso alle risorse aggiuntive, previste dall’ultima legge finanziaria.

Ma non accettiamo di sottoporre l’approvazione definitiva dei riparti ad un altro accordo fra Stato e Regioni che necessita di un’approfondita concertazione istituzionale per raggiungere posizioni unitarie ed obiettivi comuni”.

”Sono questi i motivi che hanno spinto le Regioni a chiedere il rinvio della Conferenza Stato-Regioni prevista per domani. L’auspicio – concludono Ghigo ed Errani - è che da un lato si proceda alla ripartizione delle risorse, nel rispetto della scadenza elettorale di fronte alla quale si troveranno, dopo il 16 febbraio, ben 14 Regioni, e dall’altro si avvii sul binario della concertazione l’intesa sulle modalità per l’accesso ai finanziamenti integrativi”.
(red)

Risorse sanità: le proposte delle Regioni

 

Nel corso dell'ultima riunione della Conferenza Stato Regioni sono state consegnate al Governo  le "Osservazioni di singole Regioni, estratte dal verbale delle riunioni del 27-28 gennaio 2005, sulla ripartizione delle disponibilità finanziarie per il SSN anno 2005".
A termine di un articolato confronto - si legge fra l'altro nel documento - la Conferenza ha raggiunto l’accordo sulla ripartizione delle risorse per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2005 su una proposta complessiva che comprende sia il riparto delle risorse per il SSN per l’anno 2005, secondo la proposta di riparto del Ministro della Salute (tabella allegata) sia il riparto delle risorse, 2000 milioni di euro,  previste - al comma 164 della L. n. 311/2004 - per i disavanzi del SSN degli anni 2001, 2002 e 2003.  Tale proposta , definita dai Presidenti delle Regioni nel corso della riunione, ripartisce 1400 milioni di euro (tabella allegata), tenendo conto della riserva avanzata dal Ministero della Salute sull’utilizzo di 550 milioni di euro per i disavanzi degli IRCCS e delle risorse previste per l’ospedale Bambino Gesù (50 milioni di euro). Nell’esprimere accordo unanime alla proposta, la Conferenza dei Presidenti ribadisce che rimangono ancora aperte alcune rilevanti questioni economico-finanziarie dell’anno 2004 per circa 5,4 miliardi di euro. In particolare è indispensabile riaprire il confronto con il Governo per la chiusura dell’anno 2004 in relazione al pieno finanziamento dei LEA, agli oneri contrattuali , ai disavanzi dei Policlinici universitari e delle Aziende miste.
(red)

Siniscalco: anche in Francia tetto del 2%

Il Ministro Domenico Siniscalco a commento delle scelte di politica economica assunte dal governo francese ha dichiarato che "La Francia finanzierà il proprio programma di riduzione fiscale con interventi simili alla "regola del 2 per cento": misura cardine della legge finanziaria italiana. La spesa pubblica francese potrà crescere nel 2006 solo in linea con l’inflazione, attesa nell’area euro intorno al 2%.
Non solo, fra le misure di riduzione di spesa c’è anche il blocco del turn over: esattamente come nella legge finanziaria italiana.
Anche da questo viene dimostrato come le soluzioni adottate dal nostro Governo per gestire la finanza pubblica siano innovative ed in linea con le scelte europee. E come a problemi comuni, i Paesi europei intendano dare risposte comuni."
(red)

Formigoni: il Consiglio delle Autonomie come seconda Camera Regionale

Per Formigoni è necessario un nuovo modello di relazioni e di cooperazione istituzionale: ''Una delle prime preoccupazioni del governo regionale - ha detto - è infatti quella di superare la Conferenza delle autonomie per dar vita ad un autentico Consiglio delle autonomie, che si configuri come una vera e propria seconda Camera regionale''.Un progetto di legge ''leggero'' che si limita ad affermare principi e linee generali e che consente di ''esaltare l'efficacia giuridica del principio di sussidiarietà''. Cosi' il presidente della Regione Lombardia si è espresso al convegno dell'Anci organizzato a Milano (cfr. anche sito www.risorsecomuni.it ) ha presentato il progetto di legge sulla sussidiarietà che sarà approvato nei prossimi giorni dalla Giunta.
''E' - ha spiegato Formigoni - la firma che la Giunta regionale appone in calce alla propria azione, perché i nostri dieci anni di governo siano ricordati come gli anni del cammino verso la sussidiarietà, ma sarà anche l'ideale linea di partenza per il nuovo governo lombardo''.
''Tutto ciò - ha spiegato - in coerenza con la proposta da noi avanzata per un Senato delle Regioni che affianchi la Camera dei deputati. Quindi, accanto al Consiglio regionale eletto dai cittadini, il Consiglio delle autonomie espresso dalle autonomie stesse e dotato di tutte le attribuzioni e prerogative che un organismo di questo livello deve avere''. ''Questo - ha spiegato ancora Formigoni - dovra' essere secondo noi un vero parlamento lombardo delle autonomie''.
Quindi ha ricordato che il processo delle riforme si trova ad un punto cruciale ''rispetto al quale non possiamo correre il rischio di fare passi indietro''. ''Il federalismo - ha affermato - deve essere finalmente sancito come dinamico congegno istituzionale che costruisce una nuova e più adeguata forma di unità nazionale, fondata sul primato dei cittadini, dei soggetti sociali, dei territori e capace di valorizzare le diverse caratteristiche, esigenze e potenzialita' in vista di uno sviluppo competitivo e cooperativo''.

(red)

Turismo: verso una cabina di regia nazionale

Dopo l'incontro convocato dal Sottosegretario Gianni Letta, lunedì scorso, a Palazzo Chigi. si registra  secondo Gianni Plinio (nella foto), vice presidente della Regione Liguria e Coordinatore degli assessori Regionali al Turismo  "qualche significativo passo in avanti. Prendiamo, infatti atto che una proposta delle Regioni quale la cabina di regia nazionale per il turismo è stata accolta e verrà tra breve istituzionalizzata attraverso un apposito decreto del presidente del consiglio.  Attraverso un piu' adeguato coordinamento delle iniziative nazionali e regionali sarà possibile definire piu' valide strategie turistiche''.
Plinio annuncia inoltre che ''il tavolo tecnico deciso ieri sara' istituito al piu' presto e lavorera' con celerita' per presentare un programma preciso nel piu' breve tempo possibile, in modo da inserire le novita' e le richieste del settore nel DDL competitivita'''.
Secondo il Coordinatore delle Regioni, ''un altro risultato assai importante e' l'istituzione urgente di un tavolo tecnico costituito da 7 rappresentanti regionali e da 7 governativi, con facolta' di consultare il mondo delle imprese, per redigere insieme il capitolo turismo da inserire nel provvedimento piu' generale sulla competitivita'''. In quella sede saranno sciolti alcuni nodi ''come la riforma di Enit, il rifinanziamento della Legge 135 sui Sistemi Turistici Locali, i canoni demaniali, la fiscalita' turistica ed il portale turistico nazionale''.
''Cio' che registro con particolare soddisfazione e' la grande compattezza del fronte Regioni-Imprese - afferma Plinio - insieme con le significative aperture da parte governativa, grazie all'intelligente impulso del Sottosegretario Letta''.
In Precedenza,
a Genova, al tavolo del vicepresidente e assessore al Turismo della Regione Liguria Gianni Plinio, coordinatore nazionale in materia, gli assessori di tutte le regioni avevano discusso la posizione da assumere sull'emendamento al disegno di legge che il Governo sta predisponendo per il rilancio e lo sviluppo del comparto.
L'emendamento prevede la costituzione dell'agenzia "Italia Turismo Spa" in sostituzione dell'Enit, con una maggioranza delle quote detenute da Sviluppo Italia Spa e con la possibilità per l le regioni di acquisire quote, comunque di minoranza.
"Al di là del merito delle proposte, che esamineremo insieme, colpisce il metodo del mancato incontro su questi temi con il Governo per un preventivo confronto con le regioni", spiega Plinio. Le Regioni hanno spirito collaborativo e unitario, "ma sul ruolo di Sviluppo Italia e del nuovo Enit -
ha detto Plinio - la nostra posizione è chiara: la titolarità del turismo spetta alle regioni che dovranno avere la maggioranza all'interno della nuova azienda".

(red)
 

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