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Festival dello Sviluppo sostenibile
Dal 7 al 23 maggio in tutta Italia
(Regioni.it 4594 - 09/05/2024) Lo sviluppo sostenibile arriva con un festival itinerante, rinnovando l’appuntamento annuale con il Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si svolge dal 7 al 23 maggio 2024 in tutta Italia.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) organizza il Festival insieme ai suoi Aderenti su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu, prevedendo il contributo di tutti.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) organizza il Festival insieme ai suoi Aderenti su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu, prevedendo il contributo di tutti.
Il Festival è realizzato con la collaborazione dell’intera società civile. Sono centinaia le iniziative che si tengono in tutto il mese di maggio e in particolare nei 17 giorni della manifestazione, per discutere i temi al centro dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, legandoli alle grande sfide dell’innovazione, dello scenario economico, sociale e ambientale, nonché alle questioni geopolitiche, alle disuguaglianze tra Paesi e nei Paesi, con l’obiettivo di renderle vicine e interessanti per il grande pubblico, grazie al coinvolgimento di esperte ed esperti da tutti i settori e collaborazioni con stakeholder chiave.
Il Festival itinerante: le tappe degli eventi principali
Ad accompagnare le iniziative della società civile ci saranno gli eventi principali organizzati direttamente dall’ASviS, che faranno tappa in diverse città italiane e a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni, “casa” di numerosi appuntamenti chiave sui singoli temi della sostenibilità. Il Festival itinerante quest’anno sarà contraddistinto dalle seguenti tappe:
- il 7 maggio, a Ivrea, ci sarà l'evento di apertura per portare avanti una riflessione sul ruolo che il settore privato deve svolgere nel favorire la transizione verso la sostenibilità, per illustrare gli ostacoli principali e individuare soluzioni concrete di integrazione;
- il 9-10-11 maggio, a Torino, nell’ambito del Salone del Libro si discuterà del contributo della cultura nel dibattito sulla sostenibilità;
- il 14-15 maggio, a Bologna, saranno approfonditi i temi della transizione ecologica, con particolare attenzione al ruolo delle città;
- il 17 maggio, a Milano, ci sarà un evento dedicato al ruolo dei territori per l’implementazione della strategia nazionale di sviluppo sostenibile;
- il 21 maggio, a Palermo, si terrà un focus sui temi sociali;
- il 23 maggio, a Roma, si svolgeràla chiusura istituzionale.
Il contesto del Festival 2024
La nuova edizione sarà la prima dopo il “giro di boa” di metà percorso per l’Agenda 2030, firmata nel 2015 dai 193 Paesi dell’Onu inclusa l’Italia. Per tutto il mondo e per il nostro Paese sarà quindi necessario accelerare gli sforzi per compiere la transizione verso la sostenibilità. Rispondere a questa urgenza, ribadita con forza in occasione dell’SDG Summit del 2023 da parte dei Capi di Stato e di Governo di tutto il mondo, è importante anche per reagire alle numerose crisi che si sono succedute negli ultimi anni, incluse la pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina, ma non solo.
In questo quadro, appare evidente che il progressivo indebolimento dei processi multilaterali, indispensabili per garantire la lotta al cambiamento climatico, rappresenti un problema serio, sia per l’attuazione dei 17 SDGs che per la definizione della nuova agenda di sviluppo globale che dovrà essere rinnovata in vista della scadenza del 2030.
A questo proposito, a settembre 2024 si svolgerà il Summit sul Futuro promosso dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Questo sarà un appuntamento cruciale a cui tutti i Paesi, l’Unione europea e la società civile devono arrivare preparati, con proposte concrete e idee su cui sviluppare le politiche nei prossimi anni. Inoltre, a giugno si svolgeranno le elezioni del Parlamento europeo, che determineranno in che modo l’Unione perseguirà le ambiziose politiche sostenibili avviate nell’ultimo quinquennio, oltre alle elezioni amministrative in numerosi comuni italiani.
Il tema dell’urgenza vale anche per l’Italia, che dovrà da un lato dare concretezza alla riforma costituzionale degli articoli 9 e 41, con l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra i diritti costituzionali in un’ottica di giustizia intergenerazionale, e continuare a implementare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), coerentemente anche con la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile aggiornata nel 2023.
Infine, l’Italia nel 2024 avrà la presidenza del G7, dovrà quindi assumere il ruolo di leadership del gruppo di Paesi più industrializzati del mondo, indirizzandone azione e impegni.
( red / 09.05.24 )
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