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Comitato Ue Regioni: agricoltura, innovazioni e disabilità
(Regioni.it 4572 - 13/02/2024) Dopo le proteste, la Commissione europea adotta un regolamento che concede una parziale esenzione agli agricoltori europei dalla regola della condizionalità sui terreni incolti.
Dal 14 febbraio si applicherà retroattivamente dal 1° gennaio per un anno, ovvero fino al 31 dicembre 2024. Invece di tenere i terreni a riposo o di mantenere elementi improduttivi sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori dell'Ue che coltivano colture azotofissatrici o colture intercalari senza prodotti fitosanitari sul 4% dei loro seminativi saranno considerati in grado di soddisfare il cosiddetto requisito Gaec 8. Gli agricoltori che decidono di farlo possono comunque continuare a soddisfare il requisito con terreni incolti o con caratteristiche non produttive. L'uso di colture azotofissatrici e di colture intercalari comporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, tra cui la biodiversità del suolo e la limitazione della lisciviazione dei nutrienti.
Sulle proteste delle associazioni degli agricoltori europei, il Comitato delle regioni Ue ha chiesto alla Commissione europeo di rivedere le modalità di assegnazione dei fondi agli agricoltori al fine di proteggerli meglio dai crescenti rischi di condizioni meteorologiche estreme, fluttuazioni del mercato e crisi globali. Il Parere di Caputo, Assessore all’agricoltura della Regione Campania, individua infatti possibili miglioramenti negli strumenti di gestione dei rischi e nel meccanismo di riserva di crisi, che fa parte della politica agricola comune (PAC).
Il testo del parere sottolinea l'importanza di criteri di assegnazione su misura per i fondi dell'UE e la promozione di solidi prodotti assicurativi per proteggere gli agricoltori dagli shock finanziari di epidemie, conflitti e altre crisi e per rafforzare la resilienza del settore agricolo.
Dal 14 febbraio si applicherà retroattivamente dal 1° gennaio per un anno, ovvero fino al 31 dicembre 2024. Invece di tenere i terreni a riposo o di mantenere elementi improduttivi sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori dell'Ue che coltivano colture azotofissatrici o colture intercalari senza prodotti fitosanitari sul 4% dei loro seminativi saranno considerati in grado di soddisfare il cosiddetto requisito Gaec 8. Gli agricoltori che decidono di farlo possono comunque continuare a soddisfare il requisito con terreni incolti o con caratteristiche non produttive. L'uso di colture azotofissatrici e di colture intercalari comporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, tra cui la biodiversità del suolo e la limitazione della lisciviazione dei nutrienti.
Sulle proteste delle associazioni degli agricoltori europei, il Comitato delle regioni Ue ha chiesto alla Commissione europeo di rivedere le modalità di assegnazione dei fondi agli agricoltori al fine di proteggerli meglio dai crescenti rischi di condizioni meteorologiche estreme, fluttuazioni del mercato e crisi globali. Il Parere di Caputo, Assessore all’agricoltura della Regione Campania, individua infatti possibili miglioramenti negli strumenti di gestione dei rischi e nel meccanismo di riserva di crisi, che fa parte della politica agricola comune (PAC).
Il testo del parere sottolinea l'importanza di criteri di assegnazione su misura per i fondi dell'UE e la promozione di solidi prodotti assicurativi per proteggere gli agricoltori dagli shock finanziari di epidemie, conflitti e altre crisi e per rafforzare la resilienza del settore agricolo.
Per Caputo "se i trattori sono in piazza nonostante i miliardi dell'Ue e della PAC, qualcosa non va. Al Comitato europeo delle Regioni abbiamo tracciato una road-map per quella che deve essere la nuova Politica agricola comune: non può prescindere dall'assicurazione del reddito alle imprese agricole che a differenza delle altre imprese non hanno il controllo di tutti i fattori produttivi e per questo va accompagnato con un percorso anche di sostegno. È drammatico che l'Ue spenda 60 miliardi di euro per la Politica agricola comune e ci troviamo i trattori in piazza, qualcosa evidentemente non funziona".
Sul tema è intervenuta anche il Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Sul tema è intervenuta anche il Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
La sessione plenaria del Comitato europeo delle regioni chiede anche un migliore e più stretto coordinamento e migliori sinergie tra i fondi e i programmi dell'UE volti a stimolare l'innovazione verde e digitale. Il parere sostiene che la pietra angolare su cui rafforzare la capacità di innovazione a livello locale e regionale è la politica di coesione e che la politica di coesione deve pertanto continuare a beneficiare tutte le regioni dell'UE nel prossimo periodo di programmazione, dopo il 2027.
Per quanto riguarda la Carta europea della disabilità per migliorare l’accessibilità e la riconoscibilità dei diritti delle diverse abilità in tutta Europa, è intervenuta in aula anche la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei: “il G7 sulla disabilità vedrà protagonista la nostra regione: l'Umbria".
Per quanto riguarda la Carta europea della disabilità per migliorare l’accessibilità e la riconoscibilità dei diritti delle diverse abilità in tutta Europa, è intervenuta in aula anche la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei: “il G7 sulla disabilità vedrà protagonista la nostra regione: l'Umbria".
( red / 13.02.24 )
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