Sommario
Documento della Conferenza delle Regioni del 6 dicembre
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Piano Mattei: la posizione delle Regioni
(Regioni.it 4563 - 12/01/2024) Parere favorevole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 6 dicembre al Piano Mattei, che prevede interventi a favore dello sviluppo dei Paesi africani.
La posizione delle Regioni è stata espressa e contestualmente inviata alla Conferenza Unificata nel seguente documento di osservazioni, evidenziando come sia da valorizzare la coerenza e il coordinamento con le Regioni.
In tal senso è da prevedere una sede tecnica di raccordo così come avviene per le cabine di regia istituite per la governance nazionale delle strategie macroregionali.
Si ritiene inoltre opportuno prevedere che il piano venga quindi adottato con atto sottoposto all’intesa della Conferenza Stato Regioni anche per l’operatività e le modalità di attuazione e monitoraggio.
La posizione delle Regioni è stata espressa e contestualmente inviata alla Conferenza Unificata nel seguente documento di osservazioni, evidenziando come sia da valorizzare la coerenza e il coordinamento con le Regioni.
In tal senso è da prevedere una sede tecnica di raccordo così come avviene per le cabine di regia istituite per la governance nazionale delle strategie macroregionali.
Si ritiene inoltre opportuno prevedere che il piano venga quindi adottato con atto sottoposto all’intesa della Conferenza Stato Regioni anche per l’operatività e le modalità di attuazione e monitoraggio.
POSIZIONE SULLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 15 NOVEMBRE 2023, N. 161, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI PER IL «PIANO MATTEI» PER LO SVILUPPO IN STATI DEL CONTINENTE AFRICANO
parere, ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281
Punto 3) o.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni.
Il Decreto- Legge in esame configura una struttura di governance di un nuovo strumento della cooperazione internazionale con i Paesi del continente Africano, il Piano di cooperazione pluriennale.
Il continente Africano è al centro delle politiche europee e nazionali e in questo senso le Regioni condividono la necessità di un approccio strategico multisettoriale nella realizzazione di iniziative. Si ritiene pertanto sfidante l’adozione di un piano specifico, auspicabilmente condiviso in tutte le sue fasi con le Regioni e le Province Autonome stesse, che può aprire delle opportunità importanti. Ad esempio, si valuta positivamente l’adozione di un modello per la partecipazione alla cabina di regia, che preveda anche il coinvolgimento del settore privato, già introdotta dalla Legge n. 125/2014.
Dalla lettura delle premesse e dell’articolato al fine di poter apportare pienamente un nostro contributo, riteniamo necessario ed imprescindibile che il provvedimento si inserisca pienamente nell’attuale quadro programmatico nazionale della cooperazione allo sviluppo e dei maggiori documenti internazionali ed europei di riferimento nel quadro della cooperazione internazionale (Agenda 2030 e obiettivi di sviluppo sostenibile, Principi guida delle nazioni unite su imprese e diritti umani, Piano strategico dello Sviluppo Sostenibile del Mase, Programmi di Cooperazione Territoriale di vicinato in ambito mediterraneo). Ciò anche in ragione del coinvolgimento del mondo imprenditoriale e privato e in un’ottica di coerenza delle politiche.
Tale inquadramento si ritiene necessario anche per rafforzare le attività di monitoraggio previste che dovrebbero essere più incisive promuovendo uno sviluppo inclusivo che tuteli i diritti umani, ambientali, perseguendo obiettivi di sviluppo locale e territoriale.
Inoltre, sarebbe utile sin d’ora aver meglio delineato il contesto di predisposizione e approvazione del Piano stesso, ovvero il veicolo normativo di adozione e il coinvolgimento delle Regioni e delle Province autonome così come il collegamento/coordinamento tra la struttura di missione e il Maeci e l’Aics.
Ulteriore punto riguarda il collegamento del Piano Mattei, per quanto riguarda le attività riguardanti la cooperazione allo sviluppo, con il documento di programmazione del Maeci.
Infine, poiché al momento il provvedimento reca il finanziamento della struttura di gestione ma non reca la previsione di un finanziamento al piano, si sottolinea l’importanza di definire fonti di finanziamento specifiche per non togliere risorse a precedenti strumenti già individuati.
Sulla scorta di tanto, la Conferenza esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni:
- si ritiene necessario prevedere il collegamento e coordinamento con il quadro programmatico nazionale della cooperazione allo sviluppo e con i maggiori documenti internazionali ed europei di riferimento nel quadro della cooperazione internazionale: Agenda 2030 e obiettivi di sviluppo sostenibile, Principi guida delle nazioni unite su imprese e diritti umani, Piano strategico dello Sviluppo Sostenibile del Mase, Programmi di Cooperazione Territoriale di vicinato in ambito mediterraneo anche in ragione del coinvolgimento del mondo imprenditoriale e privato, in un’ottica di coerenza delle politiche. Tale inquadramento si ritiene necessario anche per rafforzare le attività di monitoraggio previste che dovrebbero essere più incisive promuovendo uno sviluppo inclusivo che tuteli i diritti umani, ambientali, perseguendo obiettivi di sviluppo locale e territoriale.
- si ritiene necessario prevedere il collegamento e coordinamento con il quadro programmatico nazionale della cooperazione allo sviluppo e con i maggiori documenti internazionali ed europei di riferimento nel quadro della cooperazione internazionale: Agenda 2030 e obiettivi di sviluppo sostenibile, Principi guida delle nazioni unite su imprese e diritti umani, Piano strategico dello Sviluppo Sostenibile del Mase, Programmi di Cooperazione Territoriale di vicinato in ambito mediterraneo anche in ragione del coinvolgimento del mondo imprenditoriale e privato, in un’ottica di coerenza delle politiche. Tale inquadramento si ritiene necessario anche per rafforzare le attività di monitoraggio previste che dovrebbero essere più incisive promuovendo uno sviluppo inclusivo che tuteli i diritti umani, ambientali, perseguendo obiettivi di sviluppo locale e territoriale.
- È altresì opportuno prevedere il collegamento e coordinamento tra la struttura di missione e il Maeci e tra il piano Mattei e il documento di programmazione sulla cooperazione allo sviluppo redatto dal Maeci. È pertanto necessario individuare le modalità con cui tale collegamento sarà realizzato.
- Le Regioni e le Province autonome ritengono fondamentale valorizzare la coerenza e il coordinamento anche con un riferimento specifico al ruolo da esse svolto quali soggetti attuatori di Piani e Programmi di sviluppo anche di profilo internazionale.
- appare opportuno prevedere una sede tecnica di raccordo anche ai fini della definizione del Piano con i rappresentanti di tutte le Regioni e delle Province autonome, in analogia a quanto avviene per le cabine di regia istituite per la governance nazionale delle strategie macroregionali;
- appare opportuno prevedere che il piano stesso venga adottato con atto sottoposto all’intesa della Conferenza Stato Regioni anche in ragione dell’operatività del Piano stesso per le modalità di attuazione e monitoraggio.
( red / 12.01.24 )
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