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Audizione su Dl Energia
(Regioni.it 4561 - 22/12/2023) Il giudizio complessivo sul Dl energia da parte della Conferenza delle Regioni è positivo sugli obiettivi del provvedimento e quindi sulla volontà di incrementare l’indipendenza nazionale dalle fonti fossili e la sostenibilità industriale del nostro Paese, dichiara Anita Pili (assessore regione Sardegna) in Audizione come Coordinatore della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presso la Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati.
Le Regioni presentano delle osservazioni e degli emendamenti su alcune parti del provvedimento, in particolare all’articolo 4, che riguarda la costituzione di un fondo per dare ristoro alle Regioni capaci di raggiungere gli obiettivi nei tempi individuati per le rinnovabili.
Le Regioni presentano delle osservazioni e degli emendamenti su alcune parti del provvedimento, in particolare all’articolo 4, che riguarda la costituzione di un fondo per dare ristoro alle Regioni capaci di raggiungere gli obiettivi nei tempi individuati per le rinnovabili.
In particolare la questione che sembra porre più limiti è la richiesta per gli investimenti nei territori effettuati dai privati del raddoppio delle contribuzioni richieste e quindi a carico delle imprese.
Altro aspetto è relativo all’articolo 2, dove non viene richiamata l’intesa nel perimetro delle autorizzazioni che invece il Consiglio di Stato ha definito necessarie.
Le proposte delle Regioni - spiega infine Pili - tendono sostanzialmente a garantire alle Regioni la leale collaborazione istituzionale nell’ambito dell’implementazione delle energie rinnovabili e nel garantire e mantenere le capacità degli investimenti nei territori.
"Rispetto all'istituzione di un fondo per dare ristoro alle Regioni che avranno la capacità di raggiungere, nei tempi già individuati dal decreto aree idonee, gli obiettivi in termini di rinnovabili, la questione limitante è il raddoppio delle posizioni richieste in termini di contribuzione ai soggetti che faranno investimenti, ovvero alle imprese. Chiediamo di garantire alle Regioni la leale collaborazione istituzionale nell'ambito dell'implementazione delle energie rinnovabili e di garantire che le condizioni di investimento nei nostri territori siano mantenute".
"Rispetto all'istituzione di un fondo per dare ristoro alle Regioni che avranno la capacità di raggiungere, nei tempi già individuati dal decreto aree idonee, gli obiettivi in termini di rinnovabili, la questione limitante è il raddoppio delle posizioni richieste in termini di contribuzione ai soggetti che faranno investimenti, ovvero alle imprese. Chiediamo di garantire alle Regioni la leale collaborazione istituzionale nell'ambito dell'implementazione delle energie rinnovabili e di garantire che le condizioni di investimento nei nostri territori siano mantenute".
( gs / 22.12.23 )
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