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Audizione Regioni su Tpl: insufficienti risorse fondo trasporti
(Regioni.it 4561 - 22/12/2023) “Sono insufficienti le risorse stanziate per il trasporto pubblico locale destinate alle Regioni a statuto ordinario – rileva Fulvio Bonavitacola (vicepresidente regione Campania), coordinatore della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni, nel corso dell’Audizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in materia di trasporto pubblico locale, presso la IX Commissione della Camera.
Bonavitacola spiega come la Conferenza delle Regioni abbia più volte rappresentato l’esigenza di incrementare la dotazione finanziaria del Fondo in diversi documenti consegnati al Governo, in quanto l’attuale stanziamento nazionale copre per poco più della metà la spesa nazionale del trasporto pubblico locale.
Bisogna tener conto – aggiunge Bonavitacola - delle ulteriori necessità finanziarie conseguenti alla riduzione dei ricavi tariffari dovuti alla pandemia e alla contemporanea maggiorazione dei costi per i rincari di carburante ed energia.
E’ vero che il cofinanziamento regionale copre le maggiorazioni, ma pregiudica l’utilizzo di queste risorse per eventuali investimenti. E’ pertanto in gioco la sostenibilità economica dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale.
Per garantire la regolarità e la continuità dei servizi al cittadino servono almeno altri 700 milioni di euro annui per consentire alle imprese di sostenere l’incremento dei costi di materie prime, ricambi, assicurazioni e lavoro.
Nel contempo presso il MIT si lavora alla definizione dei livelli adeguati dei servizi per le diverse modalità di trasporto, cercando di quantificare il fabbisogno di mobilità dei cittadini. Ma sarebbe auspicabile chiarire prima il rapporto tra costi standard e livelli dei servizi per determinare i reali fabbisogni dei territori.
"La recente iniziativa del governo" sulla ripartizione del fondo Nazionale trasporti tra le Regioni "ha introdotto una novità molto negativa. La Conferenza delle Regioni ha espresso netta contrarietà, quasi all'unanimità. Abbiamo sostenuto questa posizione in Conferenza unificata, ma la nostra opinione è stata totalmente ignorata dal governo e dal Parlamento", dichiara Bonavitacola, discutendo della rimodulazione dei criteri per assegnare le risorse del fondo nazionale trasporti.
"Siamo in tempi in cui ci poniamo il tema del riequilibrio dei servizi tra le diverse aree geografiche del paese. Riequilibro nel rispetto dell'utenza e dei cittadini ma, nonostante questo, la decisone del governo e del Parlamento va nella direzione opposta - afferma Bonavitacola -. Ovvero: si è deciso che a partire dal 2025 il Fondo nazionale trasporti dovrà tenere conto anche di quelle risorse che attualmente sono a carico dei bilanci regionali. Il che significa che le risorse concorrenti regionali non ci saranno più" e che quindi ci sarà "una ripartizione in diminuzione soprattutto per quelle regioni che hanno maggiori difficoltà e debolezze".
"Allora, se ci audite per una sorta di 'arricchimento' culturale o per sentire un'opinione, noi siamo qua e lo facciamo. Se ci audite perché si pone un problema di rispetto istituzionale in una materia che sarebbe di potestà regionale - sottolinea -, allora chiediamo che il Governo e il Parlamento abbiamo rispetto delle Regioni".
"La recente iniziativa del governo" sulla ripartizione del fondo Nazionale trasporti tra le Regioni "ha introdotto una novità molto negativa. La Conferenza delle Regioni ha espresso netta contrarietà, quasi all'unanimità. Abbiamo sostenuto questa posizione in Conferenza unificata, ma la nostra opinione è stata totalmente ignorata dal governo e dal Parlamento", dichiara Bonavitacola, discutendo della rimodulazione dei criteri per assegnare le risorse del fondo nazionale trasporti.
"Siamo in tempi in cui ci poniamo il tema del riequilibrio dei servizi tra le diverse aree geografiche del paese. Riequilibro nel rispetto dell'utenza e dei cittadini ma, nonostante questo, la decisone del governo e del Parlamento va nella direzione opposta - afferma Bonavitacola -. Ovvero: si è deciso che a partire dal 2025 il Fondo nazionale trasporti dovrà tenere conto anche di quelle risorse che attualmente sono a carico dei bilanci regionali. Il che significa che le risorse concorrenti regionali non ci saranno più" e che quindi ci sarà "una ripartizione in diminuzione soprattutto per quelle regioni che hanno maggiori difficoltà e debolezze".
"Allora, se ci audite per una sorta di 'arricchimento' culturale o per sentire un'opinione, noi siamo qua e lo facciamo. Se ci audite perché si pone un problema di rispetto istituzionale in una materia che sarebbe di potestà regionale - sottolinea -, allora chiediamo che il Governo e il Parlamento abbiamo rispetto delle Regioni".
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Dal canale YouTube della Conferenza delle Regioni: Trasporto Pubblico Locale: audizione Conferenza delle Regioni
( gs / 22.12.23 )
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