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CdR Ue: politica di coesione a rischio sopravvivenza
(Regioni.it 4556 - 01/12/2023) La politica di coesione Ue è a rischio di sopravvivenza. Il Comitato europeo delle Regioni in sessione plenaria a Bruxelles propone un "patto di partenariato europeo" che definisca un corpus unico di norme e obiettivi per tutti i fondi in regime di gestione concorrente, cioè condivisa fra autorità europee, nazionali e territoriali, garantendo coerenza e semplificazione.
Si sottolinea l’importanza del modello di gestione concorrente, sostenendo come la governance multilivello e il principio di partenariato vanno mantenuti come principi guida della politica di coesione anche dopo il 2027.
Regioni e città propongono inoltre la creazione di un meccanismo per affrontare crisi eccezionali e catastrofi climatiche, come alluvioni e incendi boschivi, che possa essere attivato a livello territoriale, salvaguardando così gli investimenti a lungo termine.
Serve una riforma coraggiosa della politica di coesione per “continuare a svolgere il suo ruolo di politica strutturale in grado di trasformare i territori sul lungo termine".
Infine si promuove anche una Banca europea dell'idrogeno "di qualità", evidenziando il ruolo degli enti regionali e locali, delle valli dell'idrogeno e del rapportro tra pubblico e privato. La Banca può essere uno strumento "di rilancio dell'industria privata, della formazione del personale, della qualificazione delle lavoratrici e dei lavoratori e del protagonismo degli enti locali nella realizzazione di luoghi dove produrre, scambiare e distribuire" idrogeno "e investire nella diminuzione dei costi dell'energia e nell'uso nel sistema dei trasporti, in particolari quelli pesanti”.
"La politica di coesione è uno dei pochi argomenti sui quali c'è una larga condivisione tra tutte le forze politiche all'interno del Comitato delle Regioni, che non può che difenderla e chiedere anzi al Parlamento europeo e alla Commissione di rafforzare e consolidare la politica di coesione, che è il vero pilastro su cui si regge l'Europa", dichiara il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ai margini della sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni.
Nel corso dei lavori dell'Assemblea plenaria, Marsilio, è intervenuto sostenendo che: "È giunto il momento di lasciarsi alle spalle i ritardi e le inefficienze che hanno caratterizzato in passato le politiche di investimento per la coesione e affermare il nuovo metodo basato sul lavoro di squadra tra Bruxelles, governi e Regioni per l'individuazione degli interventi strategici per ogni territorio."
Marsilio ha inoltre ricordato all'assemblea del CdR che il governo italiano "sta siglando accordi per lo Sviluppo e la Coesione con le varie regioni italiane. Questi accordi fanno parte di una strategia che ha lo scopo di valorizzare appieno i fondi di coesione nazionali ed europei, assicurandone la complementarietà per raggiungere quegli obiettivi considerati strategici per le regioni e il governo nazionale. Garantire una sinergia nell'attuazione degli interventi tra le varie fonti di finanziamento è un aspetto cruciale anche per garantire l'efficacia della futura politica di coesione."
Infine Marsilio vuole smentire il luogo comune !delle Regioni che spendono più lentamente. Chi spende più lentamente sono i ministeri e gli Stati nazionali e questo è dimostrato da ogni statistica".
Nel corso dei lavori dell'Assemblea plenaria, Marsilio, è intervenuto sostenendo che: "È giunto il momento di lasciarsi alle spalle i ritardi e le inefficienze che hanno caratterizzato in passato le politiche di investimento per la coesione e affermare il nuovo metodo basato sul lavoro di squadra tra Bruxelles, governi e Regioni per l'individuazione degli interventi strategici per ogni territorio."
Marsilio ha inoltre ricordato all'assemblea del CdR che il governo italiano "sta siglando accordi per lo Sviluppo e la Coesione con le varie regioni italiane. Questi accordi fanno parte di una strategia che ha lo scopo di valorizzare appieno i fondi di coesione nazionali ed europei, assicurandone la complementarietà per raggiungere quegli obiettivi considerati strategici per le regioni e il governo nazionale. Garantire una sinergia nell'attuazione degli interventi tra le varie fonti di finanziamento è un aspetto cruciale anche per garantire l'efficacia della futura politica di coesione."
Infine Marsilio vuole smentire il luogo comune !delle Regioni che spendono più lentamente. Chi spende più lentamente sono i ministeri e gli Stati nazionali e questo è dimostrato da ogni statistica".
( gs / 01.12.23 )
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