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Immigrazione: Audizione su minori non accompagnati
(Regioni.it 4554 - 24/11/2023) La tematica dell’accoglienza di persone provenienti da paesi extracomunitari, a causa dei flussi migratori massicci, ha assunto la dimensione di problema di portata nazionale e comunitaria. In questi anni le Regioni, ed alcune in particolare, si sono dovute misurare con l’emergenza degli arrivi sempre più numerosi.
"Al 30 settembre 2023, risultano presenti in Italia 23.531 minori stranieri non accompagnati, dato in forte aumento rispetto allo stesso periodo di rilevazione del 2022 (18.801) e del 2021 (9.661). Un incremento cosi rilevante è in larga parte attribuibile all'arrivo sul territorio italiano di un considerevole numero di arrivi dall'Ucraina", riferisce in Audizione al Parlamento il coordinatore della Commissione immigrazione della Conferenza delle Regioni, Nunzia Albano, presso il comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen.
I minori stranieri non accompagnati in Italia sono in prevalenza maschi (88,6%). "Con riferimento all'età - spiega Albano (assessore della Regione Sicilia) - il 41,3% ha 17 anni, il 24,9% ha 16 anni, l'11,1% ha 15 anni e il 22,7% ha meno di 15 anni. Nella maggioranza dei casi si tratta di adolescenti di genere maschile di un'età compresa tra i 16 e i 17 anni. E oramai consolidato che l'arrivo in Italia di minori di cittadinanza ucraina ha determinato, tuttavia, un abbassamento dell'età media".
La Regione che accoglie il maggior numero di minori stranieri non accompagnati si conferma essere la Sicilia (6.035 minori, circa il 25% del totale) con un aumento significativo rispetto al 2022 (3.833).
"Le altre Regioni - aggiunge Albano - registrano sostanzialmente una presenza stabile in termini numeri. La Lombardia seconda Regione per numero di presenze (2.837, pari al 12,1%), l'Emilia-Romagna (1.898, pari al 8%) e la Campania (1.539, pari al 6,5%). Al 30 settembre 2023, i principali Paesi di provenienza sono l'Egitto, l'Ucraina, la Tunisia, la Guinea e il Gambia (1.726)".
"Al 30 settembre 2023, risultano presenti in Italia 23.531 minori stranieri non accompagnati, dato in forte aumento rispetto allo stesso periodo di rilevazione del 2022 (18.801) e del 2021 (9.661). Un incremento cosi rilevante è in larga parte attribuibile all'arrivo sul territorio italiano di un considerevole numero di arrivi dall'Ucraina", riferisce in Audizione al Parlamento il coordinatore della Commissione immigrazione della Conferenza delle Regioni, Nunzia Albano, presso il comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen.
I minori stranieri non accompagnati in Italia sono in prevalenza maschi (88,6%). "Con riferimento all'età - spiega Albano (assessore della Regione Sicilia) - il 41,3% ha 17 anni, il 24,9% ha 16 anni, l'11,1% ha 15 anni e il 22,7% ha meno di 15 anni. Nella maggioranza dei casi si tratta di adolescenti di genere maschile di un'età compresa tra i 16 e i 17 anni. E oramai consolidato che l'arrivo in Italia di minori di cittadinanza ucraina ha determinato, tuttavia, un abbassamento dell'età media".
La Regione che accoglie il maggior numero di minori stranieri non accompagnati si conferma essere la Sicilia (6.035 minori, circa il 25% del totale) con un aumento significativo rispetto al 2022 (3.833).
"Le altre Regioni - aggiunge Albano - registrano sostanzialmente una presenza stabile in termini numeri. La Lombardia seconda Regione per numero di presenze (2.837, pari al 12,1%), l'Emilia-Romagna (1.898, pari al 8%) e la Campania (1.539, pari al 6,5%). Al 30 settembre 2023, i principali Paesi di provenienza sono l'Egitto, l'Ucraina, la Tunisia, la Guinea e il Gambia (1.726)".
Comunque "il sistema di prima accoglienza in Italia resta sostanzialmente irrealizzato", sostiene Albano, e non si basa su un unico sistema, bensi su un insieme poco coordinato di tipologie diverse di luoghi di accoglienza, con effetti visibili di difficoltà gestionale a carico delle istituzioni e un impatto sulla linearità del percorso di protezione e inclusione del minore".
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nel 2018 ha individuato e condiviso alcune questioni prioritarie che aveva sottoposto all’attenzione del Governo che risultano ancora attuali, la cui elencazione indicativa ma non esaustiva, può essere sintetizzata nel modo seguente:
1) Necessità di avere informazioni circa gli indirizzi politici e strategici del Governo rispetto alla gestione dei flussi in arrivo, all’accoglienza sul territorio nazionale, alle proposte di riforma del Trattato di Dublino e della normativa nazionale in materia di immigrazione e asilo, al contrasto delle organizzazioni di trafficanti di migranti e al contemporaneo rilancio della cooperazione internazionale;
2) Dato atto della presenza di richiedenti asilo che raggiungono il territorio nazionale via terra, è necessario che il sistema di ridistribuzione territoriale fra le Regioni e di accoglienza venga esteso a tutti i richiedenti asilo in Italia, non solo a quelli giunti
tramite gli sbarchi;
3) Velocizzare i tempi di analisi delle domande di asilo e di valutazione della loro ammissibilità al fine di ridurre significativamente i tempi di attesa per la definizione dello status;
3) Velocizzare i tempi di analisi delle domande di asilo e di valutazione della loro ammissibilità al fine di ridurre significativamente i tempi di attesa per la definizione dello status;
4) Necessità di rimpatriare coloro che, pur raggiunti da decreto di espulsione, si trovano ancora sul territorio nazionale attraverso la promozione di accordi bilaterali con i Paesi di origine per i rimpatri e l’implementazione dei Centri di permanenza per i rimpatri, da attivare tramite accordi bilaterali con le Regioni che diano il loro assenso;
5) Assoluta necessità di un monitoraggio continuo dei dati ufficiali, sia sui numeri assoluti che percentuali, relativi alla distribuzione dei migranti, nonché in ragione della popolazione residente;
6) Necessità di garantire il massimo livello di tutela per i minori stranieri, tra cui in particolare quelli non accompagnati, rispetto ai quali i singoli Comuni sono ancora oggi a doversi fare carico dei maggiori costi.
Dal canale YouTube della Conferenza delle Regioni: Minori stranieri non accompagnati: audizione Conferenza delle Regioni
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( red / 24.11.23 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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