(Regioni.it 4543 - 13/10/2023) La Conferenza delle Regioni del 21 settembre ha approvato, in sede di Conferenza Unificata (Punto 06) l’Intesa sul Piano di azione nazionale pluriennale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni per il quinquennio 2021-2025, sui criteri per il riparto delle risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per gli esercizi finanziari 2024 e 2025. E’ stato quindi approvato il seguente documento:

 

 

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa sull’ultimo testo trasmesso dal Ministero - che accoglie in parte la richiesta avanzata da Anci di anticipare il termine per l’invio della programmazione regionale - per senso di responsabilità e al fine di non rischiare di perdere le risorse del Fondo.

Infatti, con riferimento alla citata richiesta di Anci, la Conferenza evidenzia sin d’ora che il nuovo termine individuato è irrealistico e difficilmente traguardabile.

Nello specifico si evidenzia che:

1.   La scadenza troppo ravvicinata all’inizio dell’anno (31 marzo invio programmazioni), e dunque al perfezionamento delle procedure che rendono definitive le disponibilità di bilancio, impedisce il coordinamento della programmazione del fondo nazionale con quella regionale, della quale il fondo nazionale rappresenta il cofinanziamento, per espressa previsione normativa.

 

Per questo motivo – come detto - la richiesta di Anci è irrealistica, in quanto non considera in modo adeguato il processo tecnico-amministrativo propedeutico alla formulazione della programmazione;

1.   La scadenza di aprile per l’invio della programmazione regionale avrebbe comunque garantito ai Comuni di conoscere entro quella data già l’importo di risorse disponibili per assumere i propri atti di programmazione; e i tempi di pagamento garantiti dal ministero (entro i 30 giorni successivi) avrebbero messo in condizione sicuramente ogni Comune beneficiario di ricevere le risorse entro i tempi necessari per le liquidazioni di spettanza.

 

 

 

1.   La programmazione va accompagnata dalla verifica della completezza di quanto presentato dai Comuni, e dunque un anticipo della programmazione rischierà con ogni probabilità di aggravare i consueti e frequenti ritardi dei comuni nell’elaborazione e trasmissione di quanto di loro competenza.

 

Infine, non può essere tralasciata la circostanza che il sistema informativo ministeriale sul quale le Regioni dovranno caricare i dati non risulta, ad oggi, operativo e, in ogni caso, si dovrà prevedere un periodo transitorio.