Sommario
+T
-T
Sanità: Schillaci, piena condivisione con le Regioni
(Regioni.it 4523 - 23/06/2023) "C'è piena condivisione con le Regioni. Procederemo ora rapidamente a istituire un tavolo ristretto per affrontare le criticità" della sanità pubblica, spiega il ministro della Salute, Orazio Schillaci, dopo l'incontro al ministero della Salute con la Conferenza delle Regioni.
Al tavolo ristretto, oltre le Regioni e il ministero, anche l'Agenas. Le criticità da affrontare sono diverse, dalla mancanza di una medicina del territorio, ha rilevato il ministro, alle diseguaglianze tra le Regioni alla carenza del personale. E le Regioni hanno in particolare evidenziato il problema del personale nei pronto soccorso, la sicurezza e premi salariali incentivanti, così come l'appropriatezza delle prestazioni e la riorganizzazione passi anche attraverso la riforma della medicina generale territoriale.
"E' stata una riunione importante e di condivisione. Ci tenevo ad incontrare i presidenti delle Regioni e gli assessori. I problemi della sanità sono abbastanza chiari: mancanza di medicina sul territorio, disuguaglianze, carenza di personale e più fondi ma anche necessità di usarli bene. Il sistema deve essere sostenibile per dare una risposta gratuita a tutti i cittadini. Sul lato economico è necessario innovare e cambiare per rendere più attuale la medicina. L'aumento del fondo? Questa è una richiesta che arriva da tutte le parti. Quest'anno noi l'abbiamo già aumentato rispetto a quanto deliberato dai governi precedenti. Nessuno ha voglia di definanziare il sistema ed è anche giusto che i fondi aggiuntivi vadano a premiare gli operatori sanitari". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine dell'incontro con la Conferenza delle Regioni del 21 giugno.
Quindi per Schillaci ci saranno “più fondi ma anche riforme”. Nella discussione sul nuovo Patto Salute, dai presidenti delle Regioni arriva anche la proposta della dipendenza per i medici di famiglia e del superamento dei tetti di spesa e dei limiti di assunzione di personale sanitario.
“È andata molto bene, ci riaggiorneremo con un tavolo ristretto”, spiega il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, che ha parlato di “unità” di intenti tra le Regioni “e in pieno accordo con il ministro Schillaci”.
Schillaci ha quindi sottolinto come accanto alla “necessità di avere più fondi” c’è “la necessità di usarli bene”. Per questo la sanità “va completamente ridisegnata”, perché oggi il sistema “è un po’ ingolfato”.
"La riforma della salute va rivista e ridisegnata a 360 gradi, facendo in modo che i pronto soccorso siano decongestonati, che gli ospedali abbiano un numero di posti letto adeguati e che finalmente arrivino la medicina di territorio e la telemedicina a distanza per risolvere le disuguaglianze", precisa ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine dell'incontro di oggi con la Conferenza delle Regioni.
Quindi la medicina del territorio e la telemedicina possono "risolvere tante diseguaglianze, che ci sia anche una modalità diversa di lavoro per i medici di medicina generale e che anche le farmacie, molto utili durante la pandemia, possono avere un ruolo crescente perché sono riconosciute come un punto di salute da tanti cittadini''.
La sanità ''ha luci ed ombre. Le luci sono gli operatori sanitari, le ombre sono dovute a un sistema ingolfato. L'altra cosa che deve essere superata sono le diseguaglianze dell'offerta sanitaria pubblica".
Per quanto riguarda l'autonomia differenziata, Schillaci sottolinea che ''esiste dal 2001. Le Regioni, di fatto, sulla sanità, hanno pieno potere operativo. Credo sia importante che il ministero abbia, e lo rivendico, un ruolo di controllo per aiutare le Regioni che sono più in difficoltà e per far si che i modelli regionali migliori possano essere esportati in altre Regioni".
Al tavolo ristretto, oltre le Regioni e il ministero, anche l'Agenas. Le criticità da affrontare sono diverse, dalla mancanza di una medicina del territorio, ha rilevato il ministro, alle diseguaglianze tra le Regioni alla carenza del personale. E le Regioni hanno in particolare evidenziato il problema del personale nei pronto soccorso, la sicurezza e premi salariali incentivanti, così come l'appropriatezza delle prestazioni e la riorganizzazione passi anche attraverso la riforma della medicina generale territoriale.
"E' stata una riunione importante e di condivisione. Ci tenevo ad incontrare i presidenti delle Regioni e gli assessori. I problemi della sanità sono abbastanza chiari: mancanza di medicina sul territorio, disuguaglianze, carenza di personale e più fondi ma anche necessità di usarli bene. Il sistema deve essere sostenibile per dare una risposta gratuita a tutti i cittadini. Sul lato economico è necessario innovare e cambiare per rendere più attuale la medicina. L'aumento del fondo? Questa è una richiesta che arriva da tutte le parti. Quest'anno noi l'abbiamo già aumentato rispetto a quanto deliberato dai governi precedenti. Nessuno ha voglia di definanziare il sistema ed è anche giusto che i fondi aggiuntivi vadano a premiare gli operatori sanitari". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine dell'incontro con la Conferenza delle Regioni del 21 giugno.
Quindi per Schillaci ci saranno “più fondi ma anche riforme”. Nella discussione sul nuovo Patto Salute, dai presidenti delle Regioni arriva anche la proposta della dipendenza per i medici di famiglia e del superamento dei tetti di spesa e dei limiti di assunzione di personale sanitario.
“È andata molto bene, ci riaggiorneremo con un tavolo ristretto”, spiega il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, che ha parlato di “unità” di intenti tra le Regioni “e in pieno accordo con il ministro Schillaci”.
Schillaci ha quindi sottolinto come accanto alla “necessità di avere più fondi” c’è “la necessità di usarli bene”. Per questo la sanità “va completamente ridisegnata”, perché oggi il sistema “è un po’ ingolfato”.
"La riforma della salute va rivista e ridisegnata a 360 gradi, facendo in modo che i pronto soccorso siano decongestonati, che gli ospedali abbiano un numero di posti letto adeguati e che finalmente arrivino la medicina di territorio e la telemedicina a distanza per risolvere le disuguaglianze", precisa ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine dell'incontro di oggi con la Conferenza delle Regioni.
Quindi la medicina del territorio e la telemedicina possono "risolvere tante diseguaglianze, che ci sia anche una modalità diversa di lavoro per i medici di medicina generale e che anche le farmacie, molto utili durante la pandemia, possono avere un ruolo crescente perché sono riconosciute come un punto di salute da tanti cittadini''.
La sanità ''ha luci ed ombre. Le luci sono gli operatori sanitari, le ombre sono dovute a un sistema ingolfato. L'altra cosa che deve essere superata sono le diseguaglianze dell'offerta sanitaria pubblica".
Per quanto riguarda l'autonomia differenziata, Schillaci sottolinea che ''esiste dal 2001. Le Regioni, di fatto, sulla sanità, hanno pieno potere operativo. Credo sia importante che il ministero abbia, e lo rivendico, un ruolo di controllo per aiutare le Regioni che sono più in difficoltà e per far si che i modelli regionali migliori possano essere esportati in altre Regioni".
( gs / 23.06.23 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03