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Risorse e personale: le priorità della sanità
(Regioni.it 4523 - 23/06/2023) L'assessore regionale al Welfare della regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha partecipato, su delega del presidente Attilio Fontana, all'incontro tra il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e la Conferenza delle Regioni sulla definizione di un nuovo Patto Salute.
"Quanto fatto fin qui dal ministro - dichiara Bertolaso - è utile e importante. Ora però bisogna a passare a una definitiva riforma del sistema sanitario nazionale. Serve anzitutto un maggior impegno finanziario raggiungendo almeno il 7% del Pil, visto che la media degli altri Paesi Ocse si attesta a circa il 9%. Fondi che dovranno compensare economicamente tutto il personale sanitario che lavora in Italia nell'ambito del settore pubblico".
"Oggi - prosegue Bertolaso - i nostri medici e i nostri infermieri ospedalieri sono fra i meno pagati d'Europa pur garantendo prestazioni sanitarie fra le migliori d'Europa. Bisogna dunque intervenire aumentando gli incentivi economici, dando maggiori garanzie e sicurezza a chi lavora negli ospedali, ma anche offrendo loro una prospettiva".
In tal senso il ministro, "con il quale c'è grande sintonia" ha istituito un gruppo di lavoro operativo "per definire gli interventi prioritari coinvolgendo anche quei componenti del Governo che hanno competenze in materia e dai quali dipende l'utilizzo degli strumenti finanziari".
"Le priorità - afferma l'assessore della regione Puglia Rocco Palese, che ha partecipato alla riunione al ministero della sanità - sono il sottofinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, riconosciuto dagli stessi organi del Governo; provvedimenti immediati per il rimborso delle spese Covid anticipate dalle Regioni; un finanziamento adeguato per l'aumento dei costi energetici e della spesa sanitaria; l'emergenza nazionale riguardante la carenza dei medici, compresi quelli di base. Riteniamo che è impossibile affrontare questa emergenza con strumenti ordinari, quindi è evidente che le Regioni hanno assoluta necessità, non solo di risorse, ma anche di provvedimenti straordinari".
Sono queste le priorità delle Regioni in materia di sanità, e il presidente della regione Molise, Donato Toma, rileva come "parlando da presidente di una regione con la sanità commissariata, serve la revisione dell'istituto del commissariamento perché non funziona e lo dico a caratteri cubitali, non aiuta le regioni nel piano di rientro, non aiuta le regioni ad uscire dalla crisi della sanità".
Toma ha poi ricordato che "le Regioni chiedono una revisione completa della medicina territoriale" a partire da quella "ospedaliera perché non è in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini. La territorialità è fondamentale".
Per il presidente della Regione Molise "è importante che il governo stia sul pezzo, mantenga gli impegni: il patto della salute 2019-2021 non è stato attuato anche per la pandemia, ma il governo non ha mantenuto i suoi impegni".
In Umbria i rappresentanti del Centro unico di formazione regionale in sanità, recenti vincitori del premio nazionale "Basile" organizzato dall'associazione nazionale formatori per valorizzare le eccellenze nella formazione per la pubblica amministrazione, sono stati ricevuti dalla presidente della Regione Donatella Tesei, che ha espresso il proprio apprezzamento "per il grande lavoro svolto, improntato ad innovare i modelli organizzativi e ad uniformare verso l'alto la qualità degli interventi formativi in ambito sanitario e sociosanitario". Il piano formativo 2023 prevede circa 300 corsi, concordati con il comitato tecnico scientifico, ed è volto a fornire a tutti i professionisti del sistema sanitario regionale la formazione trasversale e specialistica necessaria a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.
"Quanto fatto fin qui dal ministro - dichiara Bertolaso - è utile e importante. Ora però bisogna a passare a una definitiva riforma del sistema sanitario nazionale. Serve anzitutto un maggior impegno finanziario raggiungendo almeno il 7% del Pil, visto che la media degli altri Paesi Ocse si attesta a circa il 9%. Fondi che dovranno compensare economicamente tutto il personale sanitario che lavora in Italia nell'ambito del settore pubblico".
"Oggi - prosegue Bertolaso - i nostri medici e i nostri infermieri ospedalieri sono fra i meno pagati d'Europa pur garantendo prestazioni sanitarie fra le migliori d'Europa. Bisogna dunque intervenire aumentando gli incentivi economici, dando maggiori garanzie e sicurezza a chi lavora negli ospedali, ma anche offrendo loro una prospettiva".
In tal senso il ministro, "con il quale c'è grande sintonia" ha istituito un gruppo di lavoro operativo "per definire gli interventi prioritari coinvolgendo anche quei componenti del Governo che hanno competenze in materia e dai quali dipende l'utilizzo degli strumenti finanziari".
"Le priorità - afferma l'assessore della regione Puglia Rocco Palese, che ha partecipato alla riunione al ministero della sanità - sono il sottofinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, riconosciuto dagli stessi organi del Governo; provvedimenti immediati per il rimborso delle spese Covid anticipate dalle Regioni; un finanziamento adeguato per l'aumento dei costi energetici e della spesa sanitaria; l'emergenza nazionale riguardante la carenza dei medici, compresi quelli di base. Riteniamo che è impossibile affrontare questa emergenza con strumenti ordinari, quindi è evidente che le Regioni hanno assoluta necessità, non solo di risorse, ma anche di provvedimenti straordinari".
Sono queste le priorità delle Regioni in materia di sanità, e il presidente della regione Molise, Donato Toma, rileva come "parlando da presidente di una regione con la sanità commissariata, serve la revisione dell'istituto del commissariamento perché non funziona e lo dico a caratteri cubitali, non aiuta le regioni nel piano di rientro, non aiuta le regioni ad uscire dalla crisi della sanità".
Toma ha poi ricordato che "le Regioni chiedono una revisione completa della medicina territoriale" a partire da quella "ospedaliera perché non è in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini. La territorialità è fondamentale".
Per il presidente della Regione Molise "è importante che il governo stia sul pezzo, mantenga gli impegni: il patto della salute 2019-2021 non è stato attuato anche per la pandemia, ma il governo non ha mantenuto i suoi impegni".
In Umbria i rappresentanti del Centro unico di formazione regionale in sanità, recenti vincitori del premio nazionale "Basile" organizzato dall'associazione nazionale formatori per valorizzare le eccellenze nella formazione per la pubblica amministrazione, sono stati ricevuti dalla presidente della Regione Donatella Tesei, che ha espresso il proprio apprezzamento "per il grande lavoro svolto, improntato ad innovare i modelli organizzativi e ad uniformare verso l'alto la qualità degli interventi formativi in ambito sanitario e sociosanitario". Il piano formativo 2023 prevede circa 300 corsi, concordati con il comitato tecnico scientifico, ed è volto a fornire a tutti i professionisti del sistema sanitario regionale la formazione trasversale e specialistica necessaria a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.
Dal Canale YouTube della Conferenza delle Regioni
Sanità: dichiarazione del Presidente della Regione Molise Donato Toma
Sanità: dichiarazione dell’Assessore della Regione Puglia Rocco Palese
( red / 23.06.23 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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