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Regioni.it

n. 4521 - venerdì 16 giugno 2023

Sommario
- Fedriga: più internazionalizzazione con Camere di commercio italiane all’estero
- Demanio marittimo: necessaria riforma
- Digitale: specifiche per rendere l'interoperabilità
- Agricoltura Ue: domanda interventi Pac
- Conferenza Unificata il 21 giugno
- Conferenza Stato-Regioni il 21 giugno

+T -T
Fedriga: più internazionalizzazione con Camere di commercio italiane all’estero

(Regioni.it 4521 - 16/06/2023) “Stati Generali del Made in Italy nel mondo”, stralcio intervento di Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, all Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero e Meeting dei Segretari Generali (Colli del Tronto, 16 giugno 2023):
"E’ un’occasione - afferma Fedriga - per confrontarci sul tema della promozione internazionale del nostro Paese, a pochi mesi di distanza dall’XI Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione che, nel suo documento conclusivo, ha ancora una volta ribadito la necessità di un forte coordinamento fra i diversi attori dell’internazionalizzazione. 
Vorrei rivolgere anche un pensiero alle Regioni colpite dai recenti eventi calamitosi, con la preoccupazione per gli effetti sociali ed economici che riguardano in particolare l’Emilia-Romagna, ma anche le Marche, che ospita questo meeting, che sono Regioni leader per export e per il loro contributo al PIL nazionale. A loro va tutta la nostra solidarietà ed attenzione con l’obiettivo di sostenere le popolazioni ed affiancare le imprese per favorire una ripresa rapida di tutte le attività.
La condivisione delle strategie è quantomai fondamentale per affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti. E a questo riguardo, saluto con favore la sensibilità di Assocamerestero che per la prima volta nel suo Statuto ha previsto la partecipazione di un rappresentante della Conferenza delle Regioni nel suo Consiglio Generale. E’ un passaggio importante e credo non solo di testimonianza proprio nella direzione di una maggiore integrazione delle attività di internazionalizzazione fra le nostre Associazioni, trovando anche ulteriori momenti di confronto più frequenti.
Nonostante che i recenti dati economici relativi al nostro Paese ci rassicurino rispetto ai nostri principali competitor anche con riguardo all’export, permangono ancora forti criticità con riguarda ad alcuni indicatori. Il contesto è ancora difficile per l’elevata inflazione, che erode il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese.
A questo riguardo, è fondamentale non perdere l’occasione dell’attuazione del PNRR che, pur necessitando di alcuni correttivi per attualizzarlo ai nuovi contesti, deve puntare alla realizzazione di interventi strategici per il Paese che però abbiano ricadute equilibrate, anche in termini di risorse, su tutti i territori. Si pensi, ad esempio, alla promozione e al sostegno a sistemi/filiere produttivi, anche in relazione all’avvio della nuova programmazione comunitaria 21-27..
Oggi qui parliamo di Made in Italy. Come Conferenza delle Regioni, abbiamo partecipato anche all’indagine conoscitiva parlamentare avviata sul tema con l’obiettivo di pervenire ad una legge quadro. Al riguardo, le Regioni hanno dato il proprio contributo come soggetti portatori dei fabbisogni dei territori, che ne guidano i processi, ne colgono le potenzialità e le criticità, da cui spesso dipende, a ben vedere, il successo e la stessa capacità e immagine dell’Italia nel mondo.
Come Regioni crediamo fortemente che, nell’ambito delle strategie finalizzate a ridurre le dipendenze tecnologiche, industriali ed energetiche, andrebbe impostata con il governo una strategia di medio-lungo termine di politica industriale, al fine di favorire la creazione sui territori di nuove catene del valore e di filiere che devono essere sostenute con investimenti coordinati e massivi, sia nazionali che regionali.
A ciò può contribuire anche l’attuazione della riforma nazionale del sistema degli incentivi alle imprese, a cui abbiamo dato, come Regioni, il nostro fattivo contributo, cercando di contemperare l’esigenza di una maggiore efficacia degli interventi con la salvaguardia del ruolo dei diversi livelli istituzionali competenti.
Le sfide della Trasformazione digitale, della Transizione verde, della Crescita intelligente devono essere perseguite, ma nella salvaguardia degli asset produttivi strategici nazionali. C’è inoltre bisogno di puntare di più sulla realizzazione di attività formative specifiche per le piccole e medie imprese che intendono sempre più rivolgersi al mercato estero. Ciò al fine di ampliare la base delle imprese esportatrici, favorendo una maggiore consapevolezza delle opportunità e dei rischi. In questo ambito, la collaborazione sui territori con le Camere di Commercio rappresenta una realtà strategica per massimizzare gli interventi ed evitare sovrapposizione delle misure.
Occorre altresì proseguire nello sviluppo di strategie atte a valorizzare le produzioni di eccellenza regionali con il coinvolgimento dei principali soggetti della distribuzione e sostenere l’organizzazione di visite all’estero e incontri. E le Camere italiane all’estero sono un network fondamentale per le Regioni che andrebbe valorizzato ulteriormente.
Riteniamo poi di fondamentale importanza la creazione delle condizioni economiche, finanziarie e amministrative tese a favorire la competitività e l’attrattività dei territori, individuando tutte le possibili semplificazioni burocratiche che possano aiutare le imprese del Made in Italy.
E’ ben vero che il testo licenziato dal Consiglio dei Ministri accoglie alcune delle sollecitazioni delle Regioni emerse nell’ambito della suddetta indagine conoscitiva, con l’obiettivo, per la prima volta, di rendere la tutela del Made in Italy una materia organica di intervento dello Stato. L’auspicio, però, è che vi sia comunque il riconoscimento del ruolo dei diversi attori istituzionali, a partire dalla valorizzazione delle esperienze dei territori e, in particolare, delle Regioni e delle Camere di Commercio e di quelle italiane all’estero. A tale riguardo, il luogo di confronto fra tutti gli attori che intervengono sulla materia non può che essere la Cabina di Regia per l’internazionalizzazione che ha favorito, negli anni, la sintesi con gli altri livelli di governo e con le Categorie economiche.
Infine, il tema dell’attrazione degli investimenti, che, a mio avviso, può rappresentare un ambito di lavoro comune valorizzando la collaborazione con le Camere di Commercio all’estero sia sul terreno dello scouting che su quello della semplificazione delle procedure amministrative.
Ho tracciato solo alcune linee che penso possano rappresentare in estrema sintesi il terreno su cui le Regioni intendono confrontarsi nei prossimi mesi con il Governo per la valorizzazione delle nostre imprese".


( gs / 16.06.23 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
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