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Alluvione: soccorsi dalle Regioni
(Regioni.it 4515 - 19/05/2023) "Buon lavoro alle squadre di volontari attivate dall'agenzia regionale di protezione civile del Lazio, per far fronte all'emergenza in Emilia-Romagna". Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, aggiunge che "come sempre presenti in qualsiasi emergenza nazionale, le donne e gli uomini del sistema di protezione civile sono al fianco delle popolazioni colpite dalle calamità con spirito di sacrificio e abnegazione. Spero che la situazione migliori rapidamente. La Regione Lazio porge la sua vicinanza ai familiari delle vittime, con l'augurio che i numerosi dispersi vengano ritrovati al più presto".
Il presidente Arno kompatscher della Provincia autonoma di Bolzano spiega l'attività della colonna del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano inviata per partecipare alle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dal maltempo in Emilia Romagna e partiranno "altre squadre con ulteriori mezzi, a seconda delle richieste e delle necessità riscontrate sul posto, verso le aree colpite dal forte maltempo. In questo modo avremo in loco oltre 60 operatori e circa 30 mezzi sul posto", riferisce il direttore dell'Agenzia per la Protezione civile, Klaus Unterweger. "La cooperazione tra le Regioni è di fondamentale importanza, che si tratti di incendi boschivi, terremoti o, come ora, di alluvioni - ha detto, alla partenza della colonna di soccorsi, l'assessore provinciale Arnold Schuler, che ha portato anche i saluti del presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher - Noi e il nostro personale siamo ovviamente pronti a fornire l'aiuto necessario con le nostre attrezzature".
Il presidente Arno kompatscher della Provincia autonoma di Bolzano spiega l'attività della colonna del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano inviata per partecipare alle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dal maltempo in Emilia Romagna e partiranno "altre squadre con ulteriori mezzi, a seconda delle richieste e delle necessità riscontrate sul posto, verso le aree colpite dal forte maltempo. In questo modo avremo in loco oltre 60 operatori e circa 30 mezzi sul posto", riferisce il direttore dell'Agenzia per la Protezione civile, Klaus Unterweger. "La cooperazione tra le Regioni è di fondamentale importanza, che si tratti di incendi boschivi, terremoti o, come ora, di alluvioni - ha detto, alla partenza della colonna di soccorsi, l'assessore provinciale Arnold Schuler, che ha portato anche i saluti del presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher - Noi e il nostro personale siamo ovviamente pronti a fornire l'aiuto necessario con le nostre attrezzature".
Sono decine le persone messe in salvo dagli operatori della Protezione civile del Trentino impegnata nei soccorsi della popolazione travolta dal maltempo in Emilia Romagna. Per raggiungere i centri abitati rimasti isolati a causa dell'esondazione dei fiumi, del crollo di piante e delle frane, si sta rivelando prezioso anche l'intervento del Nucleo elicotteri del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento. I due elicotteri inviati in Emilia Romagna hanno come base Castrocaro Terme, dove, nel municipio, è stata istituita la sala operativa. Il Nucleo elicotteri è intervenuto in particolare a San Ruffino di Dovadola e a Tredozio (Forlì-Cesena), dove sono state recuperate circa 30 persone. Nel Cesenate, alcune persone che si erano rifugiate sui tetti e sui piani più alti delle abitazioni sono state tratte in salvo dai Vigili del fuoco volontari e permanenti del Trentino, che con 18 gommoni stanno presidiando i territori alluvionati. "Il Trentino non farà mai mancare la propria solidarietà a chi sta vivendo situazioni di difficoltà. La nostra Protezione civile rappresenta al meglio la solidarietà che fa parte del Dna del nostro territorio", dichiara il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, nel "ribadire vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite", spiega di "essere a disposizione e in continuo contatto con chi coordina i lavori sul posto, abbiamo inviato squadre di tecnici specializzati per intervenire dove ve ne fosse bisogno e siamo pronti a incrementare il nostro sostegno in ogni momento".
Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, nel "ribadire vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite", spiega di "essere a disposizione e in continuo contatto con chi coordina i lavori sul posto, abbiamo inviato squadre di tecnici specializzati per intervenire dove ve ne fosse bisogno e siamo pronti a incrementare il nostro sostegno in ogni momento".
Anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sottolinea come "attraverso la Protezione civile regionale, guidata dal direttore Salvo Cocina, - aggiunge Schifani - abbiamo dato disponibilità alla Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni di invio di uomini e mezzi per fronteggiare l'emergenza alluvionale. I volontari siciliani con i mezzi specialistici e i funzionari regionali sono pronti per partire per l'Emilia e lo faranno non appena riceveranno il via libera".
Le nostre squadre, un totale di 50 operatori - spiegano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - si sono diretti "nella zona di Imola, e resteranno sul posto per almeno 15 giorni. Fin dalla prima ondata, ai primi giorni di maggio, ci siamo resi disponibili per supportare in tutti i modi possibili l'Emilia- Romagna in questo momento così difficile. Purtroppo, come liguri, sappiamo bene cosa significhi far fronte a eventi drammatici come questo: siamo al fianco dell'Emilia- Romagna, e forniremo tutto l'aiuto possibile finché sarà necessario farlo". L'area su cui opereranno le squadre inviate della Liguria vedrà la presenza anche di personale inviato dalla Valle d'Aosta, per un totale di circa 75 effettivi. La prima missione inviata dalla Liguria il 6 maggio scorso ha concluso le operazioni dopo 10 giorni: si trattava di 4 squadre per un totale di 25 operatori, dislocate nella zona di Faenza. In dotazione anche con un'idrovora da 9 mila litri, utile a realizzare interventi di messa in sicurezza della popolazione e ad attuare le prime misure di risoluzione delle criticità.
Dal Piemonte è arrivata in Emilia Romagna, su disposizione del Dipartimento nazionale, la colonna mobile della Protezione civile della Regione Piemonte incaricata di prestare assistenza alle popolazioni colpite dall'alluvione. A comporla sono due funzionari regionali e 62 volontari appartenenti al Coordinamento regionale del volontariato di Protezione civile, al Corpo AIB ed all'Associazione nazionale Carabinieri, partiti ieri sera dal presidio di San Michele (Alessandria) a bordo di 28 veicoli per raggiungere il Comune di Molinella (Bologna).
Il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore alla Protezione civile Marco Gabusi, sono in costante contatto con il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e hanno espresso la vicinanza del Piemonte alla popolazione colpita da un'emergenza che "purtroppo il territorio piemontese ha vissuto molte volte sulla propria pelle".
Infine l'Ispra rende noti alcuni dati idrogeologici. L'Emilia Romagna è la prima regione d'Italia per aree a pericolosità idraulica, con tutto il territorio a rischio alluvione: secondo i dati dell'Ispra, in una regione da 22.500 km quadrati, ci sono 2.600 chilometri quadrati a pericolosità israulica elevata, 10.000 circa a pericolosità media e altri 10.000 circa a pericolosità bassa. Solo la Calabria supera l'Emilia Romagna sulle aree a pericolosità elevata (2.604 kmq), ma è molto indietro su quelle a media (2.622 kmq) e bassa (2.661 kmq). Complessivamente però, metà del suo territorio è in pericolo (7.887 kmq su 15.221). Per estensione delle aree a rischio alluvione, la seconda regione in Italia è il Veneto (10.170 kmq su 18.345 totali, più della metà), seguito da Lombardia (9.148 kmq su 23.863), Toscana (9.084 kmq su 22.987), Calabria e Piemonte (6.690 kmq su 25.386). Basso il rischio di alluvioni al Centro. Nel Mezzogiorno, dopo la Calabria, le regioni più a rischio sono Puglia (3.744 kmq su 19.540) e Sardegna (3.475 kmq su 24.099).
Il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore alla Protezione civile Marco Gabusi, sono in costante contatto con il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e hanno espresso la vicinanza del Piemonte alla popolazione colpita da un'emergenza che "purtroppo il territorio piemontese ha vissuto molte volte sulla propria pelle".
Infine l'Ispra rende noti alcuni dati idrogeologici. L'Emilia Romagna è la prima regione d'Italia per aree a pericolosità idraulica, con tutto il territorio a rischio alluvione: secondo i dati dell'Ispra, in una regione da 22.500 km quadrati, ci sono 2.600 chilometri quadrati a pericolosità israulica elevata, 10.000 circa a pericolosità media e altri 10.000 circa a pericolosità bassa. Solo la Calabria supera l'Emilia Romagna sulle aree a pericolosità elevata (2.604 kmq), ma è molto indietro su quelle a media (2.622 kmq) e bassa (2.661 kmq). Complessivamente però, metà del suo territorio è in pericolo (7.887 kmq su 15.221). Per estensione delle aree a rischio alluvione, la seconda regione in Italia è il Veneto (10.170 kmq su 18.345 totali, più della metà), seguito da Lombardia (9.148 kmq su 23.863), Toscana (9.084 kmq su 22.987), Calabria e Piemonte (6.690 kmq su 25.386). Basso il rischio di alluvioni al Centro. Nel Mezzogiorno, dopo la Calabria, le regioni più a rischio sono Puglia (3.744 kmq su 19.540) e Sardegna (3.475 kmq su 24.099).
( red / 19.05.23 )
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