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Acquaroli: chiesto lo stato di emergenza
(Regioni.it 4515 - 19/05/2023) Per il maltempo che ha colpito anche le Marche, la regione chiede lo stato di emergenza.
Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha inviato una lettera al ministro della Protezione Civile Nello Musumeci e a Fabrizio Curcio capo della Protezione Civile, nella quale descrive l'ondata di maltempo che “ha interessato l'intero territorio della Regione Marche a partire dal 16 maggio 2023, ha causato ingenti danni. Gli eccezionali nubifragi che si sono prolungati per più giorni hanno interessato la porzione centro-settentrionale del territorio regionale nella fase iniziale, con particolare riferimento alle province di Pesaro Urbino ed Ancona, per poi coinvolgere la restante parte centro-meridionale della regione in particolare le province di Macerata e Fermo. Si segnalano numerose strade ed infrastrutture interrotte o inagibili, completamente divelte dalla furia del maltempo, numerosi ed importanti fenomeni franosi e smottamenti, esondazione di fiumi fossi e torrenti, rotture di argini fluviali, allagamenti diffusi che hanno interessato anche case ed attività produttive e commerciali".
"La maggior parte dei Comuni marchigiani - spiega Acquaroli - hanno inoltre segnalato numerose situazioni di disagio: tronchi ed alberi abbattuti lungo le sedi viarie, strade non percorribili, percorsi stradali interrotti e numerose sono state le richieste di dichiarazione dello stato di emergenza pervenute dagli stessi. L’eccezionalità del fenomeno meteorologico e le sue ripercussioni sono state evidenti ed estese anche su tutto il litorale, interessato da forti mareggiate con accumulo di materiale detritico proveniente dai corsi d’acqua.
Nell’immediatezza dell’evento - sottolinea Acquaroli - il Sistema regionale di protezione civile si è prontamente attivato, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, ha avviato immediatamente il necessario raccordo operativo con le componenti territoriali e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Per rispondere al meglio alle necessità sono stati attivati il Centro operativo regionale delle Marche, il Centro di Coordinamento Soccorsi delle Province di Ancona, Pesaro e Urbino, Fermo ed Ascoli Piceno (con relativa apertura delle Sale Operative Integrate) ed i Centri Operativi Comunali dei paesi interessati. Sono inoltre stati attivati centinaia di volontari di protezione civile a supporto della popolazione”.
Anche Acquaroli rileva che viste “le conseguenze e le ripercussioni sul territorio" si richiedono "risorse e poteri straordinari".
Nell’immediatezza dell’evento - sottolinea Acquaroli - il Sistema regionale di protezione civile si è prontamente attivato, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, ha avviato immediatamente il necessario raccordo operativo con le componenti territoriali e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Per rispondere al meglio alle necessità sono stati attivati il Centro operativo regionale delle Marche, il Centro di Coordinamento Soccorsi delle Province di Ancona, Pesaro e Urbino, Fermo ed Ascoli Piceno (con relativa apertura delle Sale Operative Integrate) ed i Centri Operativi Comunali dei paesi interessati. Sono inoltre stati attivati centinaia di volontari di protezione civile a supporto della popolazione”.
Anche Acquaroli rileva che viste “le conseguenze e le ripercussioni sul territorio" si richiedono "risorse e poteri straordinari".
( gs / 19.05.23 )
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