(Regioni.it 4514 - 16/05/2023) Il problema della carenza del personale sanitario è sempre all’attenzione.

Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e della regione Friuli Venezia Giulia, sottolinea come si stia affrontando la questione insieme al Governo: "A livello nazionale dobbiamo avere la consapevolezza che abbiamo una carenza di personale sanitario, di medici e di infermieri, che stiamo cercando di risolvere con il governo nazionale, per esempio ampliando i numeri programmati per le facoltà sanitarie. Dobbiamo però dire - evidenzia Fedriga - che serviranno degli anni per avere personale sufficiente rispetto alle esigenze dei cittadini e del sistema.

Dobbiamo mettere in campo oggi tutti gli strumenti a disposizione, penso anche alle nuove tecnologie, per permettere di garantire un ottimo servizio sanitario, malgrado questi deficit che sono frutto di una mancata programmazione ventennale".
Mentre il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, spiega le politiche regionali per aumentare i tirocinanti di medicina generale: "Il medico di medicina generale riveste un'importantissima componente del sistema sanitario lombardo. Fino al 2018 i tirocinanti erano meno di 100 per ogni anno. Oggi più di 300: in Lombardia non c'è una specialità medica post lauream che vede questi numeri".
"Oggi - evidenzia Fontana - un quotidiano nazionale scatta una fotografia drammatica della situazione del Paese per quanto riguarda i medici di famiglia: nel 2025, rispetto al 2002 mancheranno in tutta Italia 10.000 medici di medicina generale. E' chiaro che si deve far fronte a questa realtà, così come è evidente che essa sia il frutto di una programmazione sbagliata a livello nazionale che non ha saputo tener conto dei fabbisogni futuri".
"Per questo motivo - prosegue Fontana - come Regioni abbiamo chiesto di poter intervenire autonomamente per monitorare costantemente la situazione. Se ci sarà concessa l'Autonomia, anche in questo campo, potremo programmare in modo appropriato il futuro della nostra sanità, sapendo quelle che sono le effettive esigenze del territorio".