(Regioni.it 4505 - 28/04/2023) Piante in classe per respirare meglio, per capire quanto sia importante ridurre l'inquinamento atsmosferico, ma anche per rendere la vita a scuola più piacevole e rilassante. Sono gli obiettivi portati avanti sperimentalmente in Toscana sostenuto dalla regione con diverse associazioni nell’ambito di un protocollo siglato con l’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze.
Si tratta dell’introduzione di alcune specifiche varietà di piante da interno come la sanseveria, la chamadorea, la yucca, il ficus e la schefflera nelle aule scolastiche dove si svolgono regolarmente le lezioni, per dimostrare che così si può migliorare sensibilmente la qualità dell’aria respirata dagli studenti e rendere gli ambienti più piacevoli e rilassanti e favorire la concentrazione e dunque l’apprendimento.
In circa cinque mesi dall’avvio della sperimentazione, è stato rilevato che le concentrazioni di CO2, componente che causa il mal di testa e provoca un calo della concentrazione, sono crollate del 20%, mentre quelle delle polveri sottili PM2,5 del 15%.

Il protocollo siglato da Coldiretti Toscana, IBE-CNR e Ufficio Regionale Scolastico punta a dimostrare che le piante da interno sono una soluzione, anche economica, per la riduzione dell'inquinamento.

“Un progetto intelligente e anche bello esteticamente  – commenta il vicepresidente Saccardi – Se consideriamo che la maggior parte delle nostre scuole si trova in un contesto urbano dove dunque all’aria viziata si aggiunge lo smog proveniente dall’esterno, la soluzione proposta da questa sperimentazione di Coldiretti Toscana e CNR va nella giusta direzione. Verde in classe non solo significa salute, al primo posto, ma abitua i nostri giovai studenti e studentesse a comprendere valore delle piante che, oltre ad abbellire l’ambiente e il paesaggio,  purificano l’aria, agiscono come barriere acustiche e visive, producono ossigeno, riducono l’anidride carbonica, catturano polveri, particolati e PM10 e ci aiutano anche a risparmiare energia grazie al potere rinfrescante in estate ed alla protezione dai freddi venti in inverno. Non solo, le piante hanno anche un valore economico. La perdita di un albero o di un arbusto può corrispondere ad una perdita anche in termini monetari per l’intera comunità”.

"Il benessere delle studentesse e degli studenti  - dichiara l'assessore Alessandra Nardini - merita molta attenzione. Come Regione Toscana non vogliamo sottovalutarlo e prestiamo molta attenzione alle innovazioni e al contributo che la ricerca e la scienza possono portare. Sono quindi grata a Coldiretti, all’Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e all’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze per questo progetto che mira a promuovere il benessere all'interno delle aule, rendendo le nostre scuole più salubri e più accoglienti".