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Regioni.it

n. 4493 - giovedì 6 aprile 2023

Sommario
- Infrastrutture: Oti Nord, rapporto su lavori in corso
- Infrastrutture: Umbria, la messa a punto del PNRR
- Rinnovabili: royalties Regioni su investimenti green
- Terremoto dell'Aquila: impegno per la rinascita
- Migranti: si va verso lo stato di emergenza
- Infrastrutture: Pedemontane da Nord a Sud

+T -T
Rinnovabili: royalties Regioni su investimenti green

(Regioni.it 4493 - 06/04/2023) Sulle fonti di energia rinnovabile sia riconosciuta una quota regionale. La richiesta è partita dal presidente della regione Sicilia, Renato Schifani, seguita dai presidenti Roberto Occhiuto (Calabria) e Vito Bardi (Basilicata), che condivide “gli auspici di Renato Schifani e Roberto Occhiuto: la Basilicata ha già inviato - il 10 febbraio scorso - al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin le proprie proposte - in un'ottica di leale collaborazione istituzionale - per vedersi riconosciuta una quota di energia prodotta qui sul territorio. Ringrazio l'Assessore all'Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, per il lavoro fatto negli ultimi mesi insieme al suo dipartimento. Dobbiamo dirci la verità, anche se scomoda: le 'rinnovabili' non creano posti di lavoro e al momento non 'lasciano' benefici sul territorio”.
Per Bardi bisogna cambiare questa impostazione se si vuole rendere “il Sud un hub delle rinnovabili. È una sfida che va vinta coinvolgendo i territori del Sud, le comunità locali e le regioni meridionali tutte".
"Condivido la posizione del presidente Renato Schifani. – afferma Occhiuto - Va modificata la norma che regola le royalties degli impianti fotovoltaici. Al momento le compensazioni vanno solo ai Comuni, occorre intervenire affinché anche le Regioni abbiano un vantaggio nel promuovere investimenti green".
“Ho detto e ripetuto – spiega Schifani - che non c'è uno stop immediato alle autorizzazioni per il fotovoltaico, ma che prenderò questo provvedimento: anche la Regione ha diritto alle compensazioni per i grandi impianti che vengono realizzati qui".
“Ho deciso a breve di sospendere le autorizzazioni. – aggiunge Schifani - A breve, non domani. Uno spazio temporale che mi consentirà di aprire una interlocuzione con il governo per arrivare alla rivisitazione del comma 6 dell'articolo 12 del decreto legislativo 387/2003 che prevede la impossibilità per le regioni di avere compensazioni mentre le permette ai comuni".
"E poi- aggiunge -, ho anche chiarito che questa eventuale sospensione non colpirà le piccole aziende, gli agricoltori e tutti quegli impianti che sono realizzati in house. Io mi riferisco ai grossi gruppi industriali anche esteri che a volte si avvalgono di intermediari. E lì la vicenda mi preoccupa molto: gli intermediari possono agire con spirito di legalità ma ci sono anche infiltrazioni della criminalità organizzata. Ritengo sia necessario introdurre una modifica secondo la quale chi ottiene l'autorizzazione non può dopo un anno o due volturarla: io preferisco sapere chi effettivamente investe, chi intende operare nella mia terra e non questi prestanome. E' una questione di trasparenza e legalità".
"Io - prosegue Schifani - guardo ai grossi gruppi, i quali nella piena legalità investono occupando grandi distese di terreno agricolo, per carità in maniera legittima, e realizzano grosse quantità di energia fotovoltaica che vendono immediatamente al Gse realizzando cospicui utili. Io ritengo che in questa logica sia giusto prevedere quote di compensazione a favore delle Regioni. Una quota che possa consentire alla regione di ottenere un abbattimento del costo dell'energia per i cittadini".
"Esistono tanti tipi di compensazione - spiega Schifani -, in Basilicata c'è la compensazione per il grande petrolio che si estrae lì. Naturalmente tutto questo nello spirito di collaborazione istituzionale: non è che si fanno guerre, nè intendo fare una guerra nei confronti del governo quindi è evidente che mi aspetto che ci sia un atteggiamento dell'ascolto”.


( gs / 06.04.23 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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