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Valle d'Aosta:presidente Lavevaz si è dimesso
60 giorni per nuova Giunta
(Regioni.it 4443 - 24/01/2023) Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, ha presentato le dimissioni. Restano 60 giorni per formare un nuovo governo regionale, altrimenti si erà al voto. Fino all'elezione del nuovo presidente della Regione e del nuovo governo, la giunta resta in carica per la gestione degli affari correnti e il ruolo di capo del governo sarà ricoperto dal vicepresidente Luigi Bertschy. "Ho lavorato, per quanto possibile, per allontanare dal Consiglio regionale le frizioni politiche degli ultimi mesi - scrive Lavevaz nella sua lettera di dimissioni- dando centralità ai movimenti che hanno portato gli eletti all'interno dell'assemblea. Prendo atto che il mandato che ho ricevuto dalle forze politiche, quello di rafforzare la maggioranza regionale che si è formata dopo le elezioni, non può essere realizzato a causa di distanze che devono essere esplicitate e affrontate".
Lavevaz ggiunge: "Queste tensioni rischiano ora di rallentare l'azione amministrativa che abbiamo portato avanti finora. Mi dimetto quindi nella speranza che questo gesto possa facilitare il confronto tra le forze politiche e portare a una più rapida ricomposizione del quadro generale, fino alla formazione di una nuova maggioranza pienamente attiva". Il presidente sostiene che "negli ultimi due anni, la squadra di governo ha portato in Consiglio una lunga serie di iniziative che hanno riaffermato la centralità dell'assemblea e del suo dibattito".
"Rivendico ciò che è stato fatto lungo questa esperienza, in un periodo non semplice: un lavoro collettivo, iniziato con entusiasmo e con la consapevolezza dei limiti di ciascuno di noi. Sono convinto che il confronto e il dialogo, nel rispetto reciproco, siano essenziali per l'azione politica; allo stesso tempo, sono certo che la Valle d'Aosta sarà in grado di affrontare le sfide contemporanee solo se sapremo evitare di appiattirci su logiche centraliste, e dare un senso al nostro particolarismo e alle nostre prerogative di autogoverno. Un'autonomia di cui il Consiglio è il perno, grazie alla consapevolezza di una storia che si proietta nel futuro".
Lavevaz ggiunge: "Queste tensioni rischiano ora di rallentare l'azione amministrativa che abbiamo portato avanti finora. Mi dimetto quindi nella speranza che questo gesto possa facilitare il confronto tra le forze politiche e portare a una più rapida ricomposizione del quadro generale, fino alla formazione di una nuova maggioranza pienamente attiva". Il presidente sostiene che "negli ultimi due anni, la squadra di governo ha portato in Consiglio una lunga serie di iniziative che hanno riaffermato la centralità dell'assemblea e del suo dibattito".
"Rivendico ciò che è stato fatto lungo questa esperienza, in un periodo non semplice: un lavoro collettivo, iniziato con entusiasmo e con la consapevolezza dei limiti di ciascuno di noi. Sono convinto che il confronto e il dialogo, nel rispetto reciproco, siano essenziali per l'azione politica; allo stesso tempo, sono certo che la Valle d'Aosta sarà in grado di affrontare le sfide contemporanee solo se sapremo evitare di appiattirci su logiche centraliste, e dare un senso al nostro particolarismo e alle nostre prerogative di autogoverno. Un'autonomia di cui il Consiglio è il perno, grazie alla consapevolezza di una storia che si proietta nel futuro".
( red / 24.01.23 )
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