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Via Appia patrimonio Unesco: Bardi, turismo e cultura nell'antica Regina viarum
(Regioni.it 4432 - 10/01/2023) La via Appia Regina viarum unisce Roma a Brindisi. Per i novecento chilometri è stato ufficialmente richiesto il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’umanità con la firma del Protocollo di intesa per la candidatura del sito nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
Il progetto, per la prima volta promosso direttamente dal Ministero della Cultura attraverso gli uffici centrali e periferici, coinvolge ben 4 regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra province e città metropolitane, 73 comuni, 15 parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere.
La candidatura, sottolinea l'Assessore al Turismo della Giunta Regionale Campania, Felice Casucci, "è un progetto, sì, di rigenerazione del territorio, ma anche di riorganizzazione di prospettive sociali ed economiche"
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, intervenendo a Roma, alle Terme di Diocleziano, alla cerimonia della firma del protocollo di intesa per la candidatura del sito dichiara: "Una via che per duemila anni ha unito, e che con questa iniziativa potrà tornare a unire, più viva e funzionale che mai, le nostre ambizioni di sviluppo turistico e culturale, come Basilicata e come Mezzogiorno d'Italia".
Per Bardi "la tutela e la valorizzazione culturale e turistica dell'antica via Appia rappresentano, per le nostre regioni, azioni necessarie e lungimiranti opportunità.
La via Appia, come itinerario geografico, unisce non solo territori fisici, ma anche epoche storiche, con testimonianze 'materiali' e 'intangibili' rappresentative di vicende umane che hanno segnato la storia dell'Occidente".
"Lavorare insieme al Mic per il riconoscimento del valore universale di questo percorso è e sarà, per la regione Basilicata - aggiunge Bardi - un ulteriore motivo di orgoglio e di responsabilità. Siamo consapevoli, infatti, di quanto importante sia la portata mediatica e promozionale connessa con la candidatura. Ma siamo altrettanto consapevoli della necessità che questo patrimonio sia tutelato e protetto, perché continui anche visivamente a segnare un tracciato lungo su cui si è costruita una parte importante della storia e della cultura Italiana, perlomeno di quella rivolta a Mezzogiorno. E’ un percorso che, se continuerà ad essere oggetto di studio e di intervento, non mancherà di riservarci piacevoli sorprese, come è avvenuto solo poco tempo fa, quando in prossimità di Palazzo San Gervasio (Potenza) è stato scoperto, quasi intatto considerata l'età, un ponte romano secondo alcuni - ha concluso il presidente della Regione Basilicata - appartenente proprio al tracciato dell'antica Regina viarum".
( gs / 10.01.23 )
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