(Regioni.it 4428 - 22/12/2022) La Calabria "è una regione che, nel corso degli anni, è stata trascurata dal governo nazionale e dai decisori regionali. Lo sapevo, ma non immaginato fino a questo punto. Però questa situazione mi stimola ulteriormente perche', come sto dicendo a molti ministri miei amici, fare le cose per bene in Calabria e' molto più stimolante che farle bene altrove, per cui sono convinto che lavorando duramente, come ho cercato di fare quest'anno, dimostreremo che la Calabria può essere ben governata". Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nel corso  del tradizionale scambio di auguri natalizio. Sanita', ambiente, depurazione, acqua, rifiuti, sono gli argomenti sui quali Occhiuto si e' soffermato principalmente nel 2022.

"Non ho mai voluto polemizzare con i governi regionali degli ultimi venti anni- ha aggiunto- però se penso soprattutto alla sanità, il settore e' in macerie. Lo stesso ritardo l'ho riscontrato in altri settori".

"Nel settore idrico, nonostante la nostra regione sia ricchissima di acqua, soffriamo la siccità, eppure nessun atto è stato fatto, nessun investimento, per porre fuori liquidazione la Sorical, noi l'abbiamo fatto in pochi mesi. Sulla depurazione, anche lì pensavo che il problema fosse solo dei depuratori, invece è tutto il sistema che non funzionava, non è stato governato negli ultimi decenni". "Sull'ambiente - ha evidenziato - abbiamo fatto i salti mortali per evitare di spedire rifiuti all'estero, pagando 320 euro a tonnellata come avveniva in passato. Ci siamo riusciti, ma sono pochi gli impianti perché il sistema delle autonomie locali non ha individuato gli impianti per il trattamento dei rifiuti. Per migliorare tutto il sistema - ha concluso - stiamo procedendo per il raddoppio del termovalorizzatore".

"Tra le cose che ricordo con maggiore soddisfazione è l'aver convinto gli operai forestali a partecipare più attivamente ed utilmente alla campagna antincendi e aver dimostrato al Paese che la forestazione può essere una risorsa. Abbiamo conseguito il primato, una volta tanto, di regione con meno incendi".

"Per quest'anno metteremo ancora maggiore impegno nella sanità. Ci vorrà più del 2023 per mettere le cose apposto, ma almeno avremo un nuovo sistema di emergenza-urgenza, con le ambulanze che arrivano in tempo e meglio organizzate. Ci saranno investimenti importanti sulla riorganizzazione e ristrutturazione dei Pronto soccorso e avanzamenti importanti nella costruzione dei nuovi ospedali, che erano praticamente fermi e che concluderò nell'arco della mia legislatura". 

"Andremo avanti con la riforma del settore idrico, Sorical diventerà il soggetto unico del ciclo integrato delle acque e comincerà ad occuparsi anche della depurazione".
Anche il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nella conferenza di fine anno spiega che il 2022 "è stato un anno complesso ma sicuramente abbiamo dei risultati molto buoni per la nostra economia, per il turismo e per settori strategici per la nostra regione".
"Non c'è alcun buco della sanità umbra. C' è un mancato rimborso delle spese Covid ed energetiche come avviene per tutte le Regioni d'Italia che assomma a circa 150 milioni di euro. Questa è la realtà"sottolinea la presidente della Regione Umbria parlando di un "disavanzo strutturale che ha l'Umbria da anni e ancora prima del Covid e di questa amministrazione". "Naturalmente, proprio a causa dell'impatto della pandemia - ha aggiunto - non è stato possibile ancor colmarlo. Ma con le misure, la riforma, il nuovo piano sanitario regionale, la riorganizzazione e ottimizzazione dei servizi porterà da prossimo anno a risultati sicuramente migliori. Già dal 2021 mancavano a tutte le Regioni quattro miliardi e 200 milioni di rimborsi Covid. Oggi abbiamo anche il tema dell'impatto su tutte le strutture sanitarie e socio-assistenziali del caro energia e dell'inflazione". "Abbiamo degli impegni importanti che porteremo a termine con la prossima giunta del 28 dicembre. Siamo consapevoli che il 2023 sara' un anno altrettanto complesso per tutte le conseguenze che stiamo vivendo a partire dall'inflazione che pesa molto sulle nostre comunita', e quindi la guerra con tutte le ricadute sui costi energetici. Pero', quello che mi sento di dire e' che siamo piu' forti per affrontare la sfida, qualora dovesse perdurare anche nel 2023 la stessa situazione".