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Regioni.it

n. 4424 - venerdì 16 dicembre 2022

Sommario3
- Autonomia differenziata: Calderoli, attuazione nel 2023
- Autonomia: Cirio, parliamo della Costituzione italiana
- Pnrr: Fitto, obiettivi nel pieno rispetto dei tempi previsti
- Energia: Friuli Venezia Giulia investe nel fotovoltaico
- Emiliano: Puglia registra Pil doppio rispetto alla media
- Sanità: Occhiuto, occorrono riforme coraggiose

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Autonomia differenziata: Calderoli, attuazione nel 2023

(Regioni.it 4424 - 16/12/2022) Nella Relazione del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, sulle linee programmatiche, pronunciata davanti alla Commissione Affari costituzionali della Camera, sull’autonomia differenziata, Calderoli sostiene che quanto riguarda il finanziamento “sarà necessario adottare soluzioni (quali la compartecipazione a tributi erariali) che siano commisurate alla maggiore spesa che le Regioni 16 interessate dovranno sostenere. Il criterio di quantificazione sarebbe, in vista della determinazione dei costi e fabbisogni standard, quello della spesa destinata a carattere permanente, fissa e ricorrente, a legislazione vigente, sostenuta dallo Stato nella Regione per l'erogazione dei servizi pubblici destinati a essere ceduti”.
In merito alla determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) e dei relativi costi e fabbisogni standard "la disciplina ora all'esame di questa Camera contempla un espresso meccanismo per reagire a ritardi e inefficienze, prefigurando l'affidamento delle attività eventualmente non completate a un commissario, con rimessione al decreto di nomina dell'individuazione degli specifici compiti e poteri. Ritengo più che opportuno che la Cabina di regia possa essere munita di una propria struttura tecnica, dedicata e stabile".
Inoltre "si prevede l'assegnazione a una Commissione paritetica Stato-Regione del complesso compito di individuare le risorse umane, strumentali finanziarie necessarie per l'esercizio delle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”, afferma sempre  Calderoli in Commissione Affari Costituzionali.
"Debbo constatare - aggiunge Calderoli - che il tema dell'autonomia  differenziata ha monopolizzato il dibattito, agevolandone purtroppo una polarizzazione sulla base più di pregiudizi ideologici che della reale conoscenza  delle questioni rilevanti e degli effettivi indirizzi”.
"Le iniziative da me intraprese si muovono su due direttrici, accomunate dall'obiettivo unitario dell'attuazione dell'articolo 116, terzo comma della Costituzione. Le due direttrici sono costituite dalla predisposizione di un disegno di legge di attuazione dell'art. 116, terzo comma, Cost. (Autonomia differenziata, ndr) e dal procedimento di determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep)".
Il lavoro durerà un anno: nei primi sei mesi del 2023 dovranno essere determinati dei Lep con relativi costi e fabbisogni standard (tra gli esempi riportati da Calderoli per esemplificare il concetto c'è quello di stabilire tempi uguali in tutto il Paese per il rilascio di una carta di identità), i restanti sei mesi saranno invece necessari per l'attuazione effettiva della norma 116.
Sarà inoltre istituita una cabina di regia "presieduta dal Presidente del Consiglio che può delegare il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, e composta, oltre che da quest'ultimo, dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, dal ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa e dal Ministro dell'economia e delle finanze, nonché dai Ministri  competenti in base alle materie oltre che dai rappresentanti delle Autonomie territoriali. La Cabina di regia sarà impegnata in un insieme  complesso di attività che richiedono elevato approfondimento, oltre a un forte coordinamento tra i  diversi soggetti istituzionali coinvolti”.
L'ipotesi di lavoro in corso di definizione – spiega Calderoli – “dovrà poi dettagliare ulteriori aspetti come la durata e la rinnovabilità delle intese, nonché il monitoraggio a valle dei trasferimenti e la continuità ordinamentale tra le disposizioni statali previgenti alla 'differenziazione' e quelle regionali adottate all'indomani”.
Inoltre, aggiunge Calderoli, “sulla scorta di utili spunti provenienti tanto dall'esperienza comparata, quanto dalla consolidata tradizione delle autonomie speciali, si prevede l'assegnazione a una Commissione paritetica Stato- Regione del complesso compito di individuare le risorse umane, strumentali finanziarie necessarie per l'esercizio delle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”.
Sempre sul finanziamento dell'autonomia differenziata, sara' necessario adottare soluzioni che siano commisurate alla maggiore spesa che le Regioni interessate dovranno sostenere. Il criterio di quantificazione sarebbe, in vista della determinazione dei costi e fabbisogni standard, quello della spesa destinata a carattere permanente, fissa e ricorrente, a legislazione vigente, sostenuta dallo Stato nella Regione per l'erogazione dei servizi pubblici destinati a essere ceduti.
Un altro aspetto - che non investe direttamente l'attivita' normativa - e' costituito dal contenzioso costituzionale fra Stato e Regioni. Ritengo necessario
perseguire l'obiettivo di un significativo snellimento di detto contenzioso, in virtu' del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni. Anche sotto questo aspetto si e' rivelato assai utile il lavoro svolto nella scorsa legislatura da un apposito gruppo  di lavoro istituito per la procedura di esame delle leggi regionali e  provinciali da parte degli organi ministeriali competenti, sostiene Calderoli: “E' mia intenzione  promuovere ogni iniziativa utile per prevenire il contenzioso  costituzionale con forme di collaborazione fattiva con le Regioni, in modo da circoscrivere i casi di ricorso in via principale del Governo avverso leggi regionali”.
"Quanto alla tempestiva attuazione del Pnrr dovrebbe essere valutata, previa condivisione con le  autonomie territoriali, l'ipotesi di una riduzione dei tempi di esame per l'espressione dei pareri e la  conclusione delle intese. Ho prospettato al Ministro Fitto alcune ipotesi di modifica legislativa".


( gs / 16.12.22 )

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Autonomia: Cirio, parliamo della Costituzione italiana

(Regioni.it 4424 - 16/12/2022) Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, interviene sull’autonomia differenziata, sostenendo che "Sud chiama Nord è una bella frase, ma io credo che Italia chiama Italia. Io non vedo un nord e un sud, ahimè c'è nello sviluppo storico del Paese, ma partire differenziandosi a monte è già un errore. Quando parliamo di autonomia parliamo della Costituzione italiana, non stiamo chiedendo di attuare il manifesto politico di un partito. Anche Mattarella ha ricordato l'autonomia nei suoi interventi della scorsa settimana, questo ci dimostra che chiedere che venga attuata la Costituzione non mina l'unità del nostro Paese".
"Anche il presidente Meloni è intervenuta in modo molto apprezzabile - aggiunge Cirio -,  perché ha stabilito che quella è una previsione costituzionale, che il Governo la rispetterà, ma proprio per evitare che questo possa in qualche modo acuire il divario tra nord e sud lo si farà solo dopo aver individuato i Lep, che sono il minimo garantito che in tutte le regioni dobbiamo trovare quando parliamo dei servizi principali che deve dare lo Stato. Ed è giusto che il Governo si preoccupi che quel livello ci sia. Se poi con l'autonomia, con una miglior gestione delle risorse un ente è in grado di fare meglio, bene – rileva Cirio  -, ma questo non sarà a discapito di un altro e soprattutto non sarà in un'Italia in cui in una regione c'è una luce accesa e in un'altra spenta, tutte le luci saranno accese, se qualcuna brillerà di più perché più brava, credo sarà un buon merito e anche un buon esempio per tutti gli altri”.


( gs / 16.12.22 )

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Pnrr: Fitto, obiettivi nel pieno rispetto dei tempi previsti

(Regioni.it 4424 - 16/12/2022) Quaranta obiettivi raggiunti su 55 totali, i 15 mancanti in dirittura d'arrivo. Questo il bilancio sul Pnrr della cabina di regia riunita a Palazzo Chigi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza coordinata dal ministro per gli  Affari europei la coesione territoriale e il Pnrr Raffaele Fitto, per  monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi rispetto alla prossima scadenza del 31 dicembre 2022.
"Nel dettaglio -si legge nella nota diramata al termine della  riunione- dopo il serrato confronto di questi giorni con tutti i  ministeri interessati, su 55 obiettivi da conseguire al 31 dicembre  2022, ne sono stati pienamente raggiunti 40. I restanti 15 sono stati  tutti avviati e in corso di finalizzazione. Alla riunione hanno preso  parte i ministri e i rappresentanti di tutti i ministeri coinvolti,  che hanno illustrato lo stato di attuazione di ciascun target e milestone di propria competenza. Lo scopo è quello di raggiungere i restanti obiettivi nel pieno rispetto dei tempi previsti".
La riunione della Cabina di regia "è servita per un puntuale aggiornamento sulla  situazione in vista di un nuovo confronto con la Commissione europea  in programma per la prossima settimana, dopo le numerose  interlocuzioni già avute nei giorni scorsi. Il ministro Fitto  -ringraziando tutti i partecipanti per il grande lavoro- come metodo  per il futuro ha suggerito di concentrarsi su valutazioni complessive  che abbraccino una visione di tutto l'arco di Piano al 2026"
Per il ministro Calderoli "quanto alla tempestiva attuazione del Pnrr dovrebbe essere valutata, previa condivisione con le autonomie territoriali, l'ipotesi di una riduzione dei tempi di esame per l'espressione dei pareri e la conclusione delle intese. Ho prospettato al Ministro Fitto alcune ipotesi di modifica legislativa".
Un tema che "è allo studio del governo, - rileva Fitto - nel confronto con i ministeri ma anche con le Regioni e i comuni, per portare a termine una valutazione e capire come poter affrontare il nodo dell'attuazione, dell'accelerazione e della semplificazione, che sono le questioni fondamentali".
"Si tratta di un problema storico - aggiunge Fitto - e penso sia necessario capire con i numeri alla mano quale sia la situazione. Ecco perché abbiamo avviato una fase di monitoraggio sul pregresso e non appena si completerà avremo un quadro chiaro, perché troppe volte si rischia di parlare sovrapponendo i ragionamenti e i programmi invece è importante avere una fotografia chiara dell'esistente. Quando avremo una sorta di "due diligence" del pregresso avremo la possibilità di fare delle proiezioni su cosa potrà accadere nel futuro e soprattutto e dove intervenire per migliorare l'investimento. C'è un tema di fondo che va considerato, bisogna individuare le scelte strategiche: dobbiamo uscire da una logica per la quale i programmi di intervento diventano un'occasione per polverizzare la spesa, perché quello non è più un intervento strategico, ma un investimento che quasi sostituisce la spesa ordinaria e quindi porta in una direzione assolutamente sbagliata. Vannoinvece individuati pochi obiettivi, con dei cronoprogrammi chiari. Questa è un'altra strategia che metteremo in campo con il Governo ma anche e soprattutto con i presidenti delle Regioni e i sindaci perché anche loro sono parte importante dell'attuazione degli interventi. Lo faremo a brevissimo con delle proposte concrete".


( gs / 16.12.22 )

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Energia: Friuli Venezia Giulia investe nel fotovoltaico

(Regioni.it 4424 - 16/12/2022) La Finanziaria 2023 della Regione Friuli Venezia Giulia prevede oltre 81 milioni di euro per il comparto delle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna, anche in seguito a uno stanziamento aggiuntivo di 50 milioni per le azioni legate al Piano strategico nazionale della Pac 2023-27 e di 20 per la programmazione in chiusura.
Inoltre per quanto riguarda il settore energetico si investono 100 milioni per il fotovoltaico, spiega il presidente Massimiliano Fedriga:  "A beneficio dei cittadini del Friuli Venezia Giulia va ribadito il dato di fatto che questa Giunta regionale, oltre ad aver esponenzialmente aumentato le risorse destinate alle politiche ambientali rispetto alla precedente legislatura, ha stanziato 100 milioni di euro per favorire l'istallazione da parte dei privati di pannelli fotovoltaici seguendo una procedura che tutelasse la legittimità del provvedimento e che comunque avesse efficacia dal primo novembre di quest'anno".
"Questo iter in via di definizione – aggiunge Fedriga - rigorosamente attento alla normativa per prevenire insidiose criticità interpretative, prevedrà la prossima adozione di un regolamento per l'erogazione degli incentivi che avrà effetto retroattivo dal 1/o novembre 2022".


( gs / 16.12.22 )

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Emiliano: Puglia registra Pil doppio rispetto alla media

(Regioni.it 4424 - 16/12/2022) Il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, evidenzia come nel 2022 il Pil regionale sia doppio rispetto a media italiana: "La Puglia nel primo semestre del 2022 ha registrato un incremento del Pil doppio rispetto alla media italiana, ed è la prima in Europa per capacità di spesa dei fondi europei".
"Qualcuno dice che abbiamo avuto fortuna perché c'è stata la pandemia, che ha spinto la ripartenza – aggiunge Emiliano -. Ma la pandemia la abbiamo avuta tutti".
Emiliano ha sottolineato come la Regione di senta "parte della comunità di Merck" che, "nonostante la dimensione e l'internazionalità è un'azienda molto pugliese e molto modugnese".
Secondo una nota della regione Puglia sulla base di dati Istat, si riscontra un “più 27mila occupati ed esportazioni in crescita del 18,8 per cento. La Puglia riesce a crescere nonostante la crisi internazionale e il caro energia. Ad attestarlo è l'Istat che ha inserito nella propria banca dati i numeri relativi all'occupazione delle regioni italiane al terzo trimestre del 2022 oltre ai valori export delle regioni italiane aggiornati ai primi nove mesi del 2022".
Si evidenzia che "l'occupazione nel terzo trimestre del 2022 aumenta di 27mila unità rispetto allo stesso trimestre del 2021 (totalizzando 1,272 milioni di occupati rispetto a 1,245 milioni del periodo giugno-settembre dell'anno scorso), una performance che colloca la Puglia al primo posto nel Mezzogiorno e al quarto
posto in Italia dopo Toscana, Veneto e Lombardia".


( gs / 16.12.22 )

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Sanità: Occhiuto, occorrono riforme coraggiose

(Regioni.it 4424 - 16/12/2022) “La sanità è uno di quei settori dove oltre alle risorse occorrono riforme coraggiose nella direzione di consentire ai medici italiani di lavorare in sicurezza negli ospedali e di essere retribuiti come meritano", dichiara il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto.
“Ho raccolto un sistema sanitario in macerie, - aggiunge Occhiuto - sono commissario da un anno e lo sono perché prima di me per 12 anni la sanità della Calabria è stata guidata dal governo nazionale. Per intenderci, non c'è stato un assessore calabrese che si occupasse di governare la sanità, piuttosto ci hanno mandato generali dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, spesso senza nessuna competenza in materia di organizzazione sanitaria. Questi commissari dovevano realizzare due cose: migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e accertare il debito della sanità. Non hanno fatto niente".
"Io, invece, in un anno sono riuscito a dimostrare che la sanità calabrese non è in deficit, ho addirittura un avanzo di amministrazione quest'anno, e accerteremo entro fine anno, grazie anche alla collaborazione della Guardia di Finanza, il debito. C'è dunque una grande responsabilità del governo nazionale verso la Calabria, anche se il commissariamento è avvenuto perché la politica calabrese negli anni precedenti aveva fatto disastri. Ma sulla sanità vorrei che il governo si occupasse davvero delle riforme che servono a tutto il Paese, e ancor di più alla Calabria”.
Inoltre c'è un altro problema - evidenziato da Occhiuto - "gigantesco che riguarda il reclutamento dei medici che è stato trascurato, anche perché per anni gli Ordini dei medici si sono opposti al numero aperto nelle Università, e non si è investito sulle specializzazioni che sarebbero servite nelle corsie degli ospedali”.


( gs / 16.12.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
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