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Pnrr: Fitto, obiettivi nel pieno rispetto dei tempi previsti
(Regioni.it 4424 - 16/12/2022) Quaranta obiettivi raggiunti su 55 totali, i 15 mancanti in dirittura d'arrivo. Questo il bilancio sul Pnrr della cabina di regia riunita a Palazzo Chigi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza coordinata dal ministro per gli Affari europei la coesione territoriale e il Pnrr Raffaele Fitto, per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi rispetto alla prossima scadenza del 31 dicembre 2022.
"Nel dettaglio -si legge nella nota diramata al termine della riunione- dopo il serrato confronto di questi giorni con tutti i ministeri interessati, su 55 obiettivi da conseguire al 31 dicembre 2022, ne sono stati pienamente raggiunti 40. I restanti 15 sono stati tutti avviati e in corso di finalizzazione. Alla riunione hanno preso parte i ministri e i rappresentanti di tutti i ministeri coinvolti, che hanno illustrato lo stato di attuazione di ciascun target e milestone di propria competenza. Lo scopo è quello di raggiungere i restanti obiettivi nel pieno rispetto dei tempi previsti".
La riunione della Cabina di regia "è servita per un puntuale aggiornamento sulla situazione in vista di un nuovo confronto con la Commissione europea in programma per la prossima settimana, dopo le numerose interlocuzioni già avute nei giorni scorsi. Il ministro Fitto -ringraziando tutti i partecipanti per il grande lavoro- come metodo per il futuro ha suggerito di concentrarsi su valutazioni complessive che abbraccino una visione di tutto l'arco di Piano al 2026"
Per il ministro Calderoli "quanto alla tempestiva attuazione del Pnrr dovrebbe essere valutata, previa condivisione con le autonomie territoriali, l'ipotesi di una riduzione dei tempi di esame per l'espressione dei pareri e la conclusione delle intese. Ho prospettato al Ministro Fitto alcune ipotesi di modifica legislativa".
Un tema che "è allo studio del governo, - rileva Fitto - nel confronto con i ministeri ma anche con le Regioni e i comuni, per portare a termine una valutazione e capire come poter affrontare il nodo dell'attuazione, dell'accelerazione e della semplificazione, che sono le questioni fondamentali".
"Si tratta di un problema storico - aggiunge Fitto - e penso sia necessario capire con i numeri alla mano quale sia la situazione. Ecco perché abbiamo avviato una fase di monitoraggio sul pregresso e non appena si completerà avremo un quadro chiaro, perché troppe volte si rischia di parlare sovrapponendo i ragionamenti e i programmi invece è importante avere una fotografia chiara dell'esistente. Quando avremo una sorta di "due diligence" del pregresso avremo la possibilità di fare delle proiezioni su cosa potrà accadere nel futuro e soprattutto e dove intervenire per migliorare l'investimento. C'è un tema di fondo che va considerato, bisogna individuare le scelte strategiche: dobbiamo uscire da una logica per la quale i programmi di intervento diventano un'occasione per polverizzare la spesa, perché quello non è più un intervento strategico, ma un investimento che quasi sostituisce la spesa ordinaria e quindi porta in una direzione assolutamente sbagliata. Vannoinvece individuati pochi obiettivi, con dei cronoprogrammi chiari. Questa è un'altra strategia che metteremo in campo con il Governo ma anche e soprattutto con i presidenti delle Regioni e i sindaci perché anche loro sono parte importante dell'attuazione degli interventi. Lo faremo a brevissimo con delle proposte concrete".
Un tema che "è allo studio del governo, - rileva Fitto - nel confronto con i ministeri ma anche con le Regioni e i comuni, per portare a termine una valutazione e capire come poter affrontare il nodo dell'attuazione, dell'accelerazione e della semplificazione, che sono le questioni fondamentali".
"Si tratta di un problema storico - aggiunge Fitto - e penso sia necessario capire con i numeri alla mano quale sia la situazione. Ecco perché abbiamo avviato una fase di monitoraggio sul pregresso e non appena si completerà avremo un quadro chiaro, perché troppe volte si rischia di parlare sovrapponendo i ragionamenti e i programmi invece è importante avere una fotografia chiara dell'esistente. Quando avremo una sorta di "due diligence" del pregresso avremo la possibilità di fare delle proiezioni su cosa potrà accadere nel futuro e soprattutto e dove intervenire per migliorare l'investimento. C'è un tema di fondo che va considerato, bisogna individuare le scelte strategiche: dobbiamo uscire da una logica per la quale i programmi di intervento diventano un'occasione per polverizzare la spesa, perché quello non è più un intervento strategico, ma un investimento che quasi sostituisce la spesa ordinaria e quindi porta in una direzione assolutamente sbagliata. Vannoinvece individuati pochi obiettivi, con dei cronoprogrammi chiari. Questa è un'altra strategia che metteremo in campo con il Governo ma anche e soprattutto con i presidenti delle Regioni e i sindaci perché anche loro sono parte importante dell'attuazione degli interventi. Lo faremo a brevissimo con delle proposte concrete".
( gs / 16.12.22 )
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