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Proposte strategiche Conferenza Regioni del 24 ottobre 2022
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Regioni-Governo: temi prioritari, Legge di Bilancio; Economia e Finanza
(Regioni.it 4392 - 26/10/2022) Nel documento della Conferenza delle Regioni del 24 ottobre sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025".
Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quelle relative alla prossima Legge di Bilancio dello Stato e i principali temi di Economia e Finanza.
Nella premessa si evidenzia che per superare efficacemente una situazione imprevedibile, tale da mettere in pericolo la tenuta sociale ed economica del Paese, occorre rafforzare il rapporto e il dialogo tra cittadini, imprese, corpi sociali e, soprattutto, tra istituzioni, nazionali e territoriali.
Le Regioni sono convinte che un corretto rapporto interistituzionale, ben sperimentato durante la pandemia, sia la ricetta giusta anche per superare il momento attuale di crisi economica e sociale, in modo unitario, attraverso la piena collaborazione tra Stato, Regioni, Province e Comuni, seguendo i valori dettati dalla Costituzione. Per questo occorre partire dai territori, valorizzando il ruolo delle Regioni quale hub territoriale in grado di definire con efficacia, anche attraverso la legislazione, la programmazione e il coordinamento.
E’ indispensabile, infatti, riscoprire uno spirito in qualche modo costituente, perseguendo una logica di integrazione delle politiche pubbliche che garantisca unitarietà all’azione di governo tanto nel risalire l’onda devastante della crisi in atto, quanto nel costruire insieme un modello fondato sulla sostenibilità e sull’inclusività, in grado di favorire lo sviluppo sociale ed economico delle future generazioni.
Quindi si ribadisce come fare sistema tra istituzioni sia vitale per sostenere lo sviluppo economico territoriale e nazionale; una forte sinergia che possa divenire un volano di crescita per superare le sfide di un periodo storico complesso come quello odierno.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sottolinea l’urgenza di adottare, già a partire dalla prossima legge di bilancio, soluzioni rispetto alle seguenti tematiche:
• Equilibri dei bilanci regionali, sottoposti a dura prova a causa: ➢ di maggiori costi per il costo dei prodotti energetici e di funzionamento per le proprie organizzazioni; ➢ della compensazione del maggiore gettito della tassa automobilistica da riservare allo Stato, relativi agli anni dal 2014 al 2022, in applicazione dell'articolo 1, comma 322, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 per cui si ritiene almeno doverosa una rateizzazione della restituzione in quanto mancano 3 mesi al termine dell’esercizio; ➢ delle minori entrate 2021 e 2022.
• Trasporto Pubblico Locale: ➢ Compensazioni minori ricavi da tariffa per aziende TPL anno 2021. Il Governo aveva fornito rassicurazioni sulla copertura dei minori ricavi da tariffa alla stregua di quanto accaduto per il 2020. Al momento non risultano esserci iniziative nazionali in ordine a questa criticità (stima 950 milioni di euro). ➢ Maggiori costi energetici /carburanti. Le aziende hanno registrato impennate anche importanti dei costi energetici e carburanti. Il fondo, di cui all’art. 9, comma 1, del DL 115/2022, nonostante l’incremento previsto nel DL Aiuti ter, (in totale 140 milioni di euro) è assolutamente insufficiente, aggirandosi il reale fabbisogno per il 2022 del settore intorno alla cifra di circa 420 milioni di euro per i maggiori costi energia elettrica e 65 milioni di euro per i carburanti solo per il periodo gennaio – aprile 2022. ➢ Adeguamento dei corrispettivi di servizio al tasso inflazione programmato Si ricorda l’obbligo da parte delle Regioni e delle Province autonome di adempiere all’adeguamento del corrispettivo che si traduce in una spesa obbligatoria per i bilanci regionali.
• Sanità: ➢ Livello del fabbisogno sanitario nazionale; ➢ Maggiori costi fonti energetiche; ➢ Riforma della medicina territoriale; ➢ Investimenti.
• Investimenti territoriali: in sinergia istituzionale con gli Enti locali. Nella logica di contribuire in modo propositivo al processo delle riforme che dovranno accompagnare i prossimi anni.
Le proposte che seguono sono quelle relative nel documento, sottolineando come in occasione alla stesura della legge di bilancio, la leale collaborazione fra Stato e Regioni ha consentito di siglare Accordi con tutti i Governi della precedente legislatura, antecedenti all’approvazione delle manovre in Consiglio dei Ministri.
Pertanto si auspica che il metodo di lavoro utilizzato per il confronto possa essere replicato per tutti i provvedimenti di finanza pubblica della nuova legislatura riguardanti le Regioni in primis la nuova legge di bilancio 2023 – 2025.
Il documento si suddivide in diverse tematiche, fra queste anche quelle relative alla prossima Legge di Bilancio dello Stato e i principali temi di Economia e Finanza.
Nella premessa si evidenzia che per superare efficacemente una situazione imprevedibile, tale da mettere in pericolo la tenuta sociale ed economica del Paese, occorre rafforzare il rapporto e il dialogo tra cittadini, imprese, corpi sociali e, soprattutto, tra istituzioni, nazionali e territoriali.
Le Regioni sono convinte che un corretto rapporto interistituzionale, ben sperimentato durante la pandemia, sia la ricetta giusta anche per superare il momento attuale di crisi economica e sociale, in modo unitario, attraverso la piena collaborazione tra Stato, Regioni, Province e Comuni, seguendo i valori dettati dalla Costituzione. Per questo occorre partire dai territori, valorizzando il ruolo delle Regioni quale hub territoriale in grado di definire con efficacia, anche attraverso la legislazione, la programmazione e il coordinamento.
E’ indispensabile, infatti, riscoprire uno spirito in qualche modo costituente, perseguendo una logica di integrazione delle politiche pubbliche che garantisca unitarietà all’azione di governo tanto nel risalire l’onda devastante della crisi in atto, quanto nel costruire insieme un modello fondato sulla sostenibilità e sull’inclusività, in grado di favorire lo sviluppo sociale ed economico delle future generazioni.
Quindi si ribadisce come fare sistema tra istituzioni sia vitale per sostenere lo sviluppo economico territoriale e nazionale; una forte sinergia che possa divenire un volano di crescita per superare le sfide di un periodo storico complesso come quello odierno.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sottolinea l’urgenza di adottare, già a partire dalla prossima legge di bilancio, soluzioni rispetto alle seguenti tematiche:
• Equilibri dei bilanci regionali, sottoposti a dura prova a causa: ➢ di maggiori costi per il costo dei prodotti energetici e di funzionamento per le proprie organizzazioni; ➢ della compensazione del maggiore gettito della tassa automobilistica da riservare allo Stato, relativi agli anni dal 2014 al 2022, in applicazione dell'articolo 1, comma 322, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 per cui si ritiene almeno doverosa una rateizzazione della restituzione in quanto mancano 3 mesi al termine dell’esercizio; ➢ delle minori entrate 2021 e 2022.
• Trasporto Pubblico Locale: ➢ Compensazioni minori ricavi da tariffa per aziende TPL anno 2021. Il Governo aveva fornito rassicurazioni sulla copertura dei minori ricavi da tariffa alla stregua di quanto accaduto per il 2020. Al momento non risultano esserci iniziative nazionali in ordine a questa criticità (stima 950 milioni di euro). ➢ Maggiori costi energetici /carburanti. Le aziende hanno registrato impennate anche importanti dei costi energetici e carburanti. Il fondo, di cui all’art. 9, comma 1, del DL 115/2022, nonostante l’incremento previsto nel DL Aiuti ter, (in totale 140 milioni di euro) è assolutamente insufficiente, aggirandosi il reale fabbisogno per il 2022 del settore intorno alla cifra di circa 420 milioni di euro per i maggiori costi energia elettrica e 65 milioni di euro per i carburanti solo per il periodo gennaio – aprile 2022. ➢ Adeguamento dei corrispettivi di servizio al tasso inflazione programmato Si ricorda l’obbligo da parte delle Regioni e delle Province autonome di adempiere all’adeguamento del corrispettivo che si traduce in una spesa obbligatoria per i bilanci regionali.
• Sanità: ➢ Livello del fabbisogno sanitario nazionale; ➢ Maggiori costi fonti energetiche; ➢ Riforma della medicina territoriale; ➢ Investimenti.
• Investimenti territoriali: in sinergia istituzionale con gli Enti locali. Nella logica di contribuire in modo propositivo al processo delle riforme che dovranno accompagnare i prossimi anni.
Le proposte che seguono sono quelle relative nel documento, sottolineando come in occasione alla stesura della legge di bilancio, la leale collaborazione fra Stato e Regioni ha consentito di siglare Accordi con tutti i Governi della precedente legislatura, antecedenti all’approvazione delle manovre in Consiglio dei Ministri.
Pertanto si auspica che il metodo di lavoro utilizzato per il confronto possa essere replicato per tutti i provvedimenti di finanza pubblica della nuova legislatura riguardanti le Regioni in primis la nuova legge di bilancio 2023 – 2025.
Si sottolinea l’urgenza di adottare, già a partire dalla prossima legge di bilancio, soluzioni rispetto alle seguenti tematiche per la salvaguardia degli equilibri dei bilanci regionali.
Di seguito i temi prioritari legati alla Legge di Bilancio dello Stato che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:
Di seguito i temi prioritari legati alla Legge di Bilancio dello Stato che sono stati evidenziati dalla Conferenza delle Regioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Governo e ai suoi Ministri per le competenze d’interesse:
Trasporto Pubblico Locale
1. Compensazioni minori ricavi da tariffa per aziende TPL anno 2021;
2. Maggiori costi energetici/carburanti;
3. Adeguamento dei corrispettivi di servizio al tasso inflazione programmato.
Sanità
1. Livello del fabbisogno sanitario nazionale;
2. Maggiori costi fonti energetiche;
3. Riforma della medicina territoriale.
➢ «Minori entrate» a seguito pandemia
Alcune Regioni hanno dovuto sopportare la mancata compensazione di minori entrate per l’esercizio delle funzioni proprie (fondo art. 111, comma 1, deldecreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 per il biennio 2020 e 2021): proseguimento dei lavori del “Tavolo minori entrate” ai fini delle necessarie compensazioni.
➢ Riversamento Tassa auto allo Stato – attuazione Art.39, commi 17 quater – 14 novies DL 162/2019
La legge prevede che il riversamento di tutte le annualità arretrate avvenga entro il 2022. Sono stati pubblicati in GU solo il 15 ottobre i decreti per il 2014 e 2015.
Se i decreti per ogni esercizio in sospeso, fossero tutti presentati entro la fine dell’esercizio le regioni dovrebbero compensare allo Stato circa 1,3 miliardi(compreso il 2022). Questa situazione determinerebbe sicuramente seri problemi per il rispetto degli equilibri di bilancio 2022. Si ritiene almeno doverosauna rateizzazione della restituzione anche in considerazione del fatto che mancano poco meno di 3 mesi alla chiusura dell’esercizio 2022 e non esistono neppure gli schemi di decreto per gli anni successivi al 2015. Si propone anche l’utilizzo delle risorse da restituire per il sostegno agli investimenti (in caso necessitino coperture finanziarie) atteso che i capitoli di entrata del bilancio dello Stato non sembrano contemplare maggiori entrate nel 2022 e sul pluriennale. Tale situazione è comprensibile sul pluriennale, atteso che la legislazione vigente prevede un rimborso entro il 2022 e che, non essendo conosciuti gli importi in quanto non adottati i decreti, prudenzialmente possono non essere stati stimati gli importi.
➢ Maggiori costi prodotti energetici per il funzionamento dell’organizzazione delle Regioni e delle Province autonome e abrogazione del contributo alla finanza pubblica di cui al comma 850 della legge 178/2020
Si ritiene indispensabile un contributo almeno dal 2023 a sostegno anche delle amministrazioni regionali, in analogia ai contributi per il settore sanitario e per gli enti locali, per garantire la continuità dell’esercizio delle altre funzioni proprie regionali, a tal fine si propone di abrogare le norme che prevedono un contributo di finanza pubblica (articolo 1, commi 850 – 851, della legge 30 dicembre 2020, n.178) liberando risorse nei bilanci delle regioni per far fronte al caro dei prezzi delle
fonti energetiche.
Si ritiene necessario dare operatività ai Tavoli già istituiti:
Tavolo tecnico al fine di stabilire modalità e termini per l’applicazione, delle disposizioni già previste per gli enti locali riguardanti la ristrutturazione del debito nei confronti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano. - DL 162/2019 (art.39, c.12- 13) Il tavolo era da convocarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge. Ultimo sollecito per la sua convocazione il 15/06/2022 in occasione della nomina del rappresentante regionale all’Unità di coordinamento per la riduzione dell'onere del debito degli enti locali.
Sforzo necessario per “liberare” risorse a sostegno dell’economia
Si chiede di proseguire il percorso per individuare soluzioni condivise con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il coinvolgimento anche della Cassa Depositi e Prestiti per la rinegoziazione del debito regionale per completare e implementare il percorso iniziato in applicazione del DL 66/2014 (art.45) con positivi risultati (DL 162/2019 - art.39, c.12- 13) nonché di individuare una soluzione strutturale sul FAL.
Tavolo tecnico di confronto applicazione d.lgs. n. 68 del 2011 per la definizione delle procedure e delle modalità di applicazione delle norme in materia di fiscalizzazione dei trasferimenti di cui agli articoli 2 e 7 del citato decreto legislativo n. 68 del 2011 e di attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di una quota del gettito riferibile al concorso per ciascuna Regione nell’attività di recupero fiscale in materia di imposta sul valore aggiunto ai sensi dell’articolo 9 del medesimo decreto legislativo n. 69 del 2011, nonché al fine di valutare eventuali adeguamenti della normativa vigente sull’Iva (dlgs 68/2011), - articolo 1, comma 958 della legge del 30 dicembre 2018, n. 145. (Ultima riunione nel 2019)
incentivare il ruolo attivo degli enti territoriali nelle attività di recupero dell'evasione fiscale (Approvazione del DM sulla compartecipazione IVA (art. 9) ovvero procedura automatica come per gli altri tributi attribuiti alle Regioni.
➢ Tavolo tecnico di cui all’articolo 1, comma 788, della legge n. 178 del 2020 in materia di utilizzo delle quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione degli enti in disavanzo (Ultima riunione nel 2021)
➢ Tavolo tecnico di cui all’articolo 1, comma 788, della legge n. 178 del 2020 in materia di utilizzo delle quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione degli enti in disavanzo (Ultima riunione nel 2021)
➢ Salvaguardia degli equilibri dei bilanci regionali rispetto alle politiche fiscali nazionali: eventuale applicazione della completa compensazione tramite modifica di aliquota o attribuzione di altri tributi, in linea con l’articolo 2, comma 1, lett. t), della legge 5 maggio 2009, n. 42 e dell’articolo 11 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68.
➢ Aggiornamento dei dati sul contributo al consolidamento dei conti pubblici dei diversi livelli di governo
Aggiornamento, come previsto all’art.24, DL 50/2017, da parte della Commissione permanente per il coordinamento della finanza pubblica del rapporto sulla determinazione dell’effettiva entità e ripartizione delle misure di consolidamento disposte dalle manovre di finanza pubblica fra i diversi livelli di governo.
➢ Tassa automobilistica: termini di pagamento, identificazione del soggetto tenuto al pagamento, periodo di immatricolazione
Riordino della normativa della Tassa automobilistica, secondo quanto già approvato dal CIGANTA, per quanto concerne i termini nell’individuazione del soggetto tenuto al pagamento, chiarezza nei profili di riparto territoriale del gettito, mitigare taluni profili critici sotto il profilo gestionale che talvolta ricadono anche sul contribuente: prevedere che siano tenuti a pagare la tassa automobilistica alla Regione in cui hanno la residenza coloro che, al primo giorno utile per il pagamento, risultano essere proprietari (etc.) del veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
( red / 26.10.22 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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