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Calderoli Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie
(Regioni.it 4390 - 24/10/2022) Roberto Calderoli è il nuovo ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.
"Facciamo i migliori auguri al nuovo Governo", così il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. "La premier ed i ministri", prosegue Fugatti "avranno sicuramente di fronte temi urgenti e della massima priorità. Penso soprattutto sul fronte economico, e con riferimento ai delicati scenari internazionali pesantemente compromessi dalla pandemia, prima e dal conflitto in corso, poi. Non possiamo che salutare con favore alcune scelte, fra le quali quella che vede Roberto Calderoli alla guida di un ministero che ci tocca da vicino, ossia il rapporto con le Regioni e le Autonomie che sono certo verrà interpretato nel solco di un pensiero che vedrà riconosciute e valorizzate le istanze dei territori".
"Facciamo i migliori auguri al nuovo Governo", così il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. "La premier ed i ministri", prosegue Fugatti "avranno sicuramente di fronte temi urgenti e della massima priorità. Penso soprattutto sul fronte economico, e con riferimento ai delicati scenari internazionali pesantemente compromessi dalla pandemia, prima e dal conflitto in corso, poi. Non possiamo che salutare con favore alcune scelte, fra le quali quella che vede Roberto Calderoli alla guida di un ministero che ci tocca da vicino, ossia il rapporto con le Regioni e le Autonomie che sono certo verrà interpretato nel solco di un pensiero che vedrà riconosciute e valorizzate le istanze dei territori".
"Il tema delle autonomie avra' grande importanza per il nuovo governo. Conosco Calderoli e sono contento per la sua nomina a ministro per gli Affari Regionali", dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Mentre il presidente della Lombardia Attilio Fontana, evidenzia la richiesta di maggiore autonomia su mterie definite da parte di alcune regioni: "se ci si vuole impegnare, si potrebbe portare all'approvazione in Parlamento entro l'estate della legge definitiva". A 5 anni esatti dal referendum con cui Veneto e Lombardia l'hanno chiesta. "sono stati fatti passi avanti e indietro", prosegue Fontana e ora con Roberto Calderoli ministro "che se ne occupa cioè la persona che più conosce regolamenti, diritto e riforme, è il momento decisivo per realizzarla". "Sono convinto sia necessaria al Paese da sempre e ora più che mai" sottolinea il Presidente della Lomabrdia "il centralismo non funziona da nessuna parte". La legge delega, cioè il disegno di legge sull'attuazione dell'autonomia differenziata che delinea come va approvato l'accordo fra Stato e regioni una volta fatto, "credo che possa essere approvata a brevissimo, magari entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo", e una volta raggiunto l'accordo Stato Regioni, l'approvazione definitiva si potrebbe avere "entro luglio". E chi parla di una sperequazione fra Regioni con l'autonomia, conclude Fontana "dico di studiare prima di parlare. E se dopo aver studiato sono dello stesso giudizio, vuol dire che sono in malafede".
"Roberto Calderoli è una persona molta conosciuta anche in Alto Adige e, al di là di prese di posizione assai criticate in passato e ideologiche, che personalmente non condivido, è sicuramente un federalista convinto, che conosce molto bene la realtà altoatesina. A lui non bisogna spiegare niente, ma vedremo cosa riusciremo a fare, perché l'autonomia è un cantiere continuo", dichiara il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher: "Ci sono delle sfide importanti per il ripristino delle competenze, almeno per tornare agli standard che hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria davanti alle Nazioni Unite", ha aggiunto Kompatscher.
Per Bonaccini "dal punto di vista istituzionale noi abbiamo il dovere di cercare di collaborare al massimo con chiunque: il governo si è insediato in tempi record, era quello che anch'io avevo sperato perché io tifo per l'Italia e non contro il mio paese, mi auguro nell'interesse del paese e della mia regione che il governo possa fare cose utili", affermato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, che aggiunge: "mi ha telefonato, gli ho fatto gli auguri di buon lavoro, credo si comincerà a lavorare subito".
"Io sono abituato a giudicare chi governa dai fatti - sottolinea Bonaccini -, io ho fatto per quasi 6 anni il presidente della conferenza delle Regioni, e ho avuto a che fare con 5 governi diversi, con 5 maggioranze diverse".
"Io sono abituato a giudicare chi governa dai fatti - sottolinea Bonaccini -, io ho fatto per quasi 6 anni il presidente della conferenza delle Regioni, e ho avuto a che fare con 5 governi diversi, con 5 maggioranze diverse".
( red / 24.10.22 )
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