(Regioni.it 4389 - 21/10/2022) Prime battute sul nuovo Governo. Per il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, “sono cinque anni non passati inutilmente, perché abbiamo fatto i compiti per casa. Abbiamo affrontato tutto quello che è il tema giuridico delle singole 23 materie e la ricaduta nel nostro territorio. L'operazione è  pronta, sono passati cinque anni, cinque governi, due anni di pandemia, possiamo dire che ora non ci sono più alibi”.

“Il Governo che si sta insediando ha le forze politiche che hanno sostenuto il referendum e bisogna dare risposta ai 2 milioni e 273 mila veneti che hanno votato. Con il nuovo esecutivo non ci sono scuse, bisogna arrivare al risultato. Chiediamo l'applicazione della Costituzione, e se qualcuno ha cambiato idea dovrà chiedere che la Costituzione diventi centralista e non federalista come oggi”.

Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, rileva che “questo governo dovrà affrontare un periodo difficile purtroppo è chiaro a tutti. Non vediamo però avvisaglie di pericolo rispetto agli enti locali e alle regioni. Nemmeno sulle realtà speciali”.

Fugatti si aspetta che il governo "abbia una particolare attenzione al tema delle autonomie locali, tra cui l'autonomia richiesta da altri territori, come Veneto e Lombardia in primis", e si aspetta “un approccio complessivo di rispetto delle autonomie”.

Il presidente della regione Campania, Vincenzo de Luca, evidenzia invece il tema del “riparto del fondo sanitario nazionale e all'avvio di procedure per l'assunzione di nuovi medici", e aggiunge: "è stato calcolato in relazione alle case di  comunità che dobbiamo realizzare nei territori che vi è una carenza di 80mila unità di personale sanitario, 10-12mila medici e il resto  professioni infermieristiche, professioni sanitarie. Mancano 80mila unità, quindi credo che si dovrà lavorare immediatamente per affrontare questo problema".