(Regioni.it 4386 - 18/10/2022) Oggi solo il 10% dell'acqua che piove viene trattenuta e quindi per combattere la siccità servono gli invasi per conservare l’acqua. Lo evidenzia il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo alla manifestazione "Investire sul territorio per un futuro più sicuro e sostenibile" dell'Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi)”.

La Regione Emilia-Romagna ha “un piano, condiviso con Anbi, rispetto alla realizzazione di tantissimi nuovi invasi, di cui una parte già realizzati e tanti altri da realizzare con investimenti importanti e cresciuti in questi anni, con tanti milioni in più ogni anno”.

"Abbiamo bisogno di tanti invasi – spiega Bonaccini – che garantiscano nei periodi di siccità di dare una mano ai territori a partire dall'agricoltura ma non solo. La siccità è una sfida comune a livello globale ed europeo in particolare e ovviamente anche nel nostro Paese".

"Il tema del 'troppa acqua' o 'niente acqua' – sottolinea Bonaccini - è un tema che ormai sta creando grandi problemi al pianeta, ai territori compreso il nostro".

Per l’Anbi serve un piano Marshall contro eventuali nuove 'ondate di siccità'. In realtà l'idea c'è già, si chiama "piano laghetti" e bisogna svilupparla al di fuori del perimetro del Pnrr, per ridurre il più possibile i tempi.

Il piano punta a realizzare 10.000 invasi medio-piccoli entro il 2030, sia in collina sia in pianura, per aumentare di oltre il 60% la capacità dei 114 serbatoi già presenti nel territorio nazionale.