(Regioni.it 4381 - 11/10/2022) Per il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’alluvione del 15 settembre è da considerare come un vero e proprio sisma "per estensione e profondità dei danni”.

Acquaroli ha inoltre rinnovato "il cordoglio” alle popolazioni colpite dall'alluvione e ha rinnovato i ringraziamenti al presidente della Repubblica e ai presidenti di tutte le Regioni italiane "che ci hanno fatto sentire da subito la loro vicinanza", oltre a "tutti coloro che si sono prodigati al massimo per affrontare l'emergenza: Protezione civile, prefetti, forze dell'ordine, corpi e militari, i volontari e tutto il sistema regionale della Protezione civile".

E’ stato anche ricordata l'istituzione di una commissione tecnica per un'indagine amministrativa sulle procedure relative al sistema di allerta regionale e la disposizione di un'indagine per verificare le attività e gli interventi tecnici, comprese le relative modalità di attuazione, effettuati dal Consorzio di Bonifica delle Marche anche in relazione all'alluvione.

Acquaroli ha rilevato che se, da una parte, nel quinquennio 2016/2020 nella programmazione regionale sono stati destinati ad interventi per il dissesto idrogeologico quasi 99 milioni di euro, dall'altra, solo negli ultimi due anni le risorse sono salite ad oltre 108 milioni. "All'interno di queste cifre - aggiunge Acquaroli - emerge con chiarezza anche la priorità assegnata dalla Regione alla pulizia dei fiumi attraverso interventi finanziati direttamente con il bilancio regionale (5,7 milioni nel 2016/2020 e 8 milioni nel 2021/2022)".

Nella relazione è stato anche citato sia il Rapporto sull'evento della Protezione civile regionale che parla di un evento atmosferico "che ha una probabilità di accadimento una volta oltre 1.000 anni", sia il comunicato del Centro funzionale multirischi secondo cui si è trattato di "un fenomeno meteo impossibile da prevedere".