Documento della Conferenza delle Regioni del 14 settembre
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Caro energia: proposte Conferenza delle Regioni
(Regioni.it 4376 - 04/10/2022) La Conferenza delle Regioni fa una serie di proposte al Governo per intervenire sul caro energia e materie prime.
Il 14 settembre la Conferenza ha inviato una lettera, allegando il documento, al ministro per gli Affari Regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani e al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Garofoli.
Nella lettera si evidenzia l’impatto che il rialzo senza precedenti del caro energia e del costo delle materie prime energetiche ha sul tessuto produttivo del nostro Paese.
La Conferenza delle Regioni nel documento approvato presenta alcune proposte sia emergenziali che a lungo e medio termine, dalla ricerca del nucleare pulito ad accelerare interventi che favoriscano la realizzazione di termovalorizzatori utili a produrre energia elettrica per le imprese energivore.
Le proposte sintetiche ed operative (proposte emergenziali)
- Potenziare la misura del credito di imposta in merito alla spesa sostenuta dalle imprese per l’acquisto della componente energetica (elettrica, gas, carburante), aumentandone le percentuali e prevedendo un’estensione anche alle piccole imprese, almeno fino al 31.12.2022., allargando la categoria dei beni strumentali inserendo gli impianti di produzione di energia di fonti rinnovabili;
- Potenziare la misura del micro credito liquidità: destinato solo a micro imprese, (che attualmente copre le esigenze sotto i 30/50 mila euro) al fine di incrementare la liquidità delle imprese;
- la crisi energetica potrebbe inoltre determinare come avvenuto per l’emergenza da Covid -19 l’erosione del capitale sociale per molte micro imprese. Nel caso in cui le perdite delle società erodano il capitale sociale in misura tale da non consentire la continuità aziendale, si chiede di prevedere il rinvio dell’esposizione delle perdite ai due anni successivi.
- ampliare la platea dei beneficiari del credito di imposta estendendolo anche alle imprese non energivore. In considerazione delle estreme difficoltà economiche derivanti dai consumi e dai costi correlati, si propone di ridefinire i parametri per incentivare le imprese in cui il consumo energetico ha alta incidenza rispetto al fatturato indipendentemente dal fatto che siano classificate come imprese energivore. Si propone altresì di ampliare la categoria dei beni strumentali inserendo gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Caro energia: le Regioni chiedono un intervento per destinare il surplus del gettito all’abbattimento del costo delle bollette emesse - In un documento le proposte della Conferenza delle Regioni sia per l’emergenza, sia nel medio–lungo periodo
( red / 04.10.22 )
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