(Regioni.it 4367 - 20/09/2022) Dopo la pausa estiva, è ripartita lunedì 19 settembre la serie di incontri di formazione del Cinsedo sulle politiche europee, con un Web Talk dedicato alla Politica di coesione.

Il Web Talk ( intitolato "Oltre il 2027, il futuro della Politica di Coesione") si è svolto nell’ambito del Programma di formazione europea 2022 del Cinsedo ed erano iscritti oltre 200 funzionari provenienti da tutte le Regioni e Province autonome che hanno partecipato in streaming.

Come ha sottolineato in apertura del Web Talk il Segretario Generale della Conferenza delle Regioni - Alessia Grillo - l’obiettivo specifico di questo appuntamento è tanto “alto” quanto “necessario”: avviare tempestivamente tra le Regioni e le Province autonome italiane la riflessione sul futuro della Politica di Coesione dopo il 2027. Nella presentazione del Web Talk si legge che la “centralizzazione degli interventi e della programmazione realizzata in occasione del PNRR, a livello degli Stati membri ed europeo, potrebbe essere un segnale della prospettiva di superamento del protagonismo delle Regioni che ha caratterizzato finora la Politica di Coesione e la programmazione dei Fondi SI”E.

La riflessione oggetto dell’incontro ha preso il via dagli spunti contenuti nella Comunicazione sull’ottava relazione sulla coesione, pubblicata dalla Commissione europea lo scorso mese di febbraio, con uno sguardo che si allunga fino al 2050. La Commissione europea prende in considerazione le sfide attuali e future che la Politica di coesione si trova ad affrontare, in particolare i cosiddetti “megatrend”: la sfida climatica e altre sfide ambientali, l'iperconnettività digitale e le trasformazioni tecnologiche, la pressione sulla democrazia, i cambiamenti nell'ordine globale e nella demografia. Ci si è chiesti, dunque, come possa la Politica di Coesione affrontare queste sfide e a quali cambiamenti potrebbe andare incontro. Considerato che la duplice transizione verde e digitale, che pure porta nuove opportunità, espone anche al rischio di ulteriori e nuove disparità fra i territori.

Per i saluti introduttivi è intervenuto Gaetano Armao, Coordinatore della Commissione Affari europei e Internazionali della Conferenza delle Regioni e Vice Presidente della Regione Siciliana.

Poi il relatore – Alessandro Valenza, t33 – ha fornito il quadro di riferimento entro il quale si è svolta la discussione, aprendo il suo intervento con la distinzione tra Coesione come “politica” e Coesione come “principio”, fornendo gli elementi per indagare sull’applicazione concreta del principio di coesione nelle altre politiche europee, sul rapporto tra Politica di Coesione e PNRR – complementarietà o competizione? - e sui cambiamenti che si sono potuti osservare a seguito del Covid, prefigurando infine i possibili scenari futuri, da una Politica di Coesione “minima” all’estensione anche altre politiche europee del metodo della Politica di Coesione, passando per il mantenimento dello status quo.

Il contributo alla discussione è stato portato da tre diversi punti di vista istituzionali: quello della Commissione europea, dell’amministrazione centrale e delle Regioni. Come discussants sono intervenuti: Nicola De Michelis, Direttore alla DG “Politica Regionale e Urbana” della Commissione europea; Massimo Gerli, Direttore Generale dell’Ufficio Analisi e Programmazione del Dipartimento per le Politiche di Coesione, Presidenza del Consiglio dei Ministri; Federico Lasco, Direttore Generale del Dipartimento per la Programmazione, Regione Siciliana, Coordinatore tecnico Commissione Affari europei e internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Gli interventi e le domande sono stati moderati da Lorenzo Palego, “t33”.