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Agens, Anav, Asstra: caro carburanti, preoccupazione aziende di trasporto pubblico locale
(Regioni.it 4356 - 05/09/2022) Il ''caro carburanti'' avrà conseguenze per i conti aziendali per molte imprese di trasporto passeggeri: la preoccupazione è stata espressa dalle associazioni Anav, Asstra e Agens che rappresentano le imprese del Tpl e una parte qualificata del trasporto commerciale con autobus.
Per le associazioni 'Nel 2022 il costo del gasolio è letteralmente esploso con un impatto deflagrante sui bilanci delle nostre aziende di trasporto che dispongono di un parco veicolare composto per oltre il 98% da autobus alimentati a gasolio, per non parlare della eccezionale impennata del costo del metano e dell'energia elettrica''.
"I dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico ci dicono - sottolineano le associazioni - che, nonostante il taglio di 25 centesimi dell'accisa varato dal Governo a marzo scorso, il prezzo del gasolio, al netto dell'IVA, è aumentato nei primi otto mesi dell'anno di quasi il 25% rispetto al 2019 con un impatto in termini di maggiori costi di produzione dei servizi di trasporto di circa 240 milioni di euro. Con questo trend di aumenti e sempreché venga rinnovato il taglio di accisa, il settore dovrà sostenere, da qui a fine anno, ulteriori 140 milioni di euro di extra-costi per l'acquisto di carburanti . Si parla di complessivi 380 milioni di euro, una cifra record che inciderà per oltre 6 mila euro ad autobus''.
Le associazioni aggiungono che ''non bisogna dimenticare, poi, l'impatto della spirale inflazionistica innescata dal caro-energia. L'Istat ha comunicato che ad agosto l'inflazione di fondo, quella al netto di prodotti energetici ed alimentari, ha toccato +4,4% rispetto al 2021. Rispetto al 2019 l'incremento è di oltre il 5%. Se consideriamo l'andamento da inizio anno l'impatto a oggi sui costi dei fattori di produzione maggiormente esposti è stimabile almeno in ulteriori 70 milioni di euro''.
''Apprezziamo - concludono le associazioni - i primi interventi messi in campo dal Governo, ma dobbiamo sottolineare che la crisi economica e di liquidità che le imprese si trovano oggi ad affrontare può essere efficacemente contrastata solo attraverso misure più corpose, incisive e adeguate alla situazione in atto. In questo senso, al fine di evitare il default della maggior parte delle oltre 6000 imprese che compongono il settore e di assicurare la continuità e la regolarità di un servizio essenziale per i cittadini soprattutto nell'attuale contesto congiunturale di estrema difficoltà delle famiglie, chiediamo interventi urgenti nel preannunciato prossimo provvedimento del Governo''.
( red / 05.09.22 )
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