La Conferenza delle Regioni ha condizionato il parere favorevole all'accoglimento di diversi emendamenti contenuti in un documento inviato per via telematica al Governo.

Gli emendamenti riguardano, fra l’altro, alcune norme relative a: 

- Misure per il sostegno del settore del trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri sottoposto a obbligo di servizio pubblico;

- Semplificazioni procedure realizzazione interventi Olimpiadi Milano – Cortina 2026;

- Stazione MIND - Cascina Merlata – Stephenson;

- Infrastrutture portuali (Regione Abruzzo);

- Gestione commissariale e cessazione della concessione funiviaria.

- Recupero della funzionalità tecnica della funivia

- Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale

- Avvalimento competenze e professionalità a favore del Presidente-Commissario;

- Nuova denominazione Osservatorio;

- Coinvolgimento Regioni ed Enti locali diversi dal Comune Capoluogo;

- Istituzione di un Fondo dedicato alla sperimentazione di servizi di sharing mobility;

- Termine per il rilascio autorizzazione paesaggistica per interventi finanziari con risorse del PNRR e PNC.

Nella stessa seduta della Conferenza Unificata è stata sancita l’intesa sul decreto recante le modalità di attuazione delle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione dei lavoratori beneficiari di integrazioni salariali straordinarie. La Conferenza delle Regioni ha però chiesto – con un documento -  di modificare il testo, eliminando il riferimento al “concorso di un ente titolato a livello nazionale o regionale” (contenuto nel comma 4 dell’articolo 3) “in quanto i chiarimenti pervenuti dal Ministero del lavoro evidenziano che la formulazione “intende valorizzare le attestazioni di fine corso, senza imporre l’attivazione di un servizio di IVC” (certificazione delle competenze). “Alla luce della non obbligatorietà del servizio” le Regioni hanno suggerito di eliminare “l’obbligatorietà del coinvolgimento degli enti titolati (che non sono necessariamente enti di formazione). Si rileva, infatti, che al di fuori dei servizi IVC le attestazioni non sono rilasciate da enti titolari, ma semplicemente dagli enti erogatori della formazione (che non sono necessariamente titolati ai sensi del d.lgs. 13/2013)”.

Sempre nella giornata del 27 luglio – ma in Conferenza Stato-Regioni – è stato sancito l’accordo sulle "indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 81/2008, come modificato dal decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, recante le misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili". L’unica osservazione della Conferenza delle Regioni riguarda le Province autonome di Trento e Bolzano e la salvaguardia delle loro competenze, secondo quanto previsto dai relativi ordinamenti.

Nella stessa riunione sancita l’intesa sul Regolamento recante le modalità di esercizio della scuola nautica. In Conferenza Unificata la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha espresso l’Intesa sul provvedimento sottolineando però la propria contrarietà all'inserimento, tra la documentazione da allegare alla SCIA, della documentazione tecnica dei motori fuori bordo se presenti”. Secondo la Conferenza delle Regioni - si legge nel documento inviato al Governo - si tratta di “oneri informativi ingiustificati. Tale documentazione, infatti, non va allegata alla SCIA ma deve essere detenuta presso la scuola nautica ai fini del controllo della veridicità della dichiarazione di conformità delle unità di diporto a quanto prescritto all’art. 9), resa nella SCIA”.
Infine sempre il 27 luglio la Conferenza Unificata ha acquisito il parere favorevole sul decreto ministeriale concernente l’approvazione del piano strategico “grandi progetti beni culturali – programmazione risorse 2023”. La Conferenza delle Regioni ha però chiesto (come esplicitato in un documento) al ministero di adottare una procedura trasparente e definita che veda il “previo coinvolgimento delle Regioni e delle Province autonome nell'individuazione degli interventi, fatte salve le competenze degli Uffici periferici del ministero”.