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Documenti della Conferenza delle Regioni, dell'Anci e dell'Upi del 27 luglio e del 3 agosto
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Carta d’Identità elettronica: osservazioni sul decreto sulle modalità d’impiego
Le raccomandazioni sul manuale operativo redatto dal gestore del sistema di gestione delle deleghe
(Regioni.it 4350 - 05/08/2022) Intesa Stato-Regioni-Enti locali nella Conferenza Unificata del 3 agosto al Decreto sulle modalità d’impiego della Carta d’Identità elettronica. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’ANCI e l'UPI nell’esprimere l’intesa hanno inviato al Governo un documento congiunto con alcune raccomandazioni.
Nello specifico Regioni ed enti locali chiedono di “armonizzare le regole tecniche della Carta di Identità Elettronica con quelle già previste per il Sistema Pubblico di Identità Digitale al fine di non dover costringere i service provider ad effettuare due integrazioni distinte”.
Si sottolinea poi l’esigenza di “garantire che quanto previsto all’articolo 5, comma 1, dello schema di decreto sia pubblicato sul portale CieID in tempi brevi rispetto alla pubblicazione dello stesso decreto”.
infine si chiede di “valorizzare la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) quale strumento di profilazione al pari di SPID e CIE essendo la stessa prevista e definita dal CAD (codice di Amministrazione Digitale).
Si sottolinea poi l’esigenza di “garantire che quanto previsto all’articolo 5, comma 1, dello schema di decreto sia pubblicato sul portale CieID in tempi brevi rispetto alla pubblicazione dello stesso decreto”.
infine si chiede di “valorizzare la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) quale strumento di profilazione al pari di SPID e CIE essendo la stessa prevista e definita dal CAD (codice di Amministrazione Digitale).
Il 27 luglio Regioni ed Enti locali (sempre in sede di Conferenza Unificata) hanno espresso un parere favorevole sul manuale operativo redatto dal gestore del sistema di gestione delle deleghe d’intesa con il dipartimento per la trasformazione digitale. In un documento congiunto Conferenza delle Regioni, Anci ed Upi hanno formulato però alcune raccomandazioni.
Nello specifico si chiede di “risolvere alcune tematiche relative all’adozione del protocollo OIDC-SPID, quali le specifiche OIDC per i minori e le procedure di on-boarding per i Service Provider, al momento non disponibili, al fine di poter garantire il rispetto della roadmap prevista per l’adozione del SGD da parte dei service provider”.
“Con l’introduzione del Sistema Gestione Deleghe” saranno necessarie “apposite linee guida che specifichino modalità uniformi con le quali gli sportelli debbano effettuare le attività di verifica delle autodichiarazioni rese e di conservazione delle evidenze (dati e tempi da sottoporre a conservazione), anche con riferimento alla normativa in tema di protezione dei dati personali”.
Occorreranno poi “linee guida che specifichino modalità uniformi di tracciamento per i service provider al fine di tracciare correttamente lo stato delle deleghe al momento del loro utilizzo in relazione al colloquio applicativo con SGD”.
Bisognerà “estendere il più possibile la sperimentazione del Sistema Gestione Deleghe ad Amministrazioni che siano rappresentative dei diversi contesti territoriali”.
Si chiede inoltre l’istituzione di un “tavolo tecnico operativo di confronto che preveda la presenza di tecnici di Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni, al fine di favorire un’adozione omogenea dei servizi offerti dal SGD sul territorio nazionale”.
Secondo la Conferenza delle Regioni, l’Anci e l’Upi bisognerà “individuare risorse a valere sul PNRR o sul fondo complementare per le attività di on-boarding delle varie amministrazioni, prevedendo anche una misura specifica laddove le Regioni e Province Autonome, Province e Città metropolitane manifestino la volontà di svolgere il ruolo di soggetto aggregatore territoriale”.
“Per la notifica degli accessi avvenuti in delega” c’è la necessità della “conferma dei contatti dei soggetti coinvolti e le altre funzionalità simili”, del “rilascio di un’apposita APP o l’integrazione nella APP IO in quanto più affidabile del servizio OTP tramite SMS”.
Occorre “valutare l’opportunità dell’inserimento della delega da parte del soggetto delegato, dal momento che implica rischi eccessivi, soprattutto in relazione alle possibili conseguenze dell’utilizzo dei sistemi che si interfacceranno con il SGD”.
Va considerata “nel manuale operativo un’adeguata tempistica di implementazione che consenta alle pubbliche amministrazioni territoriali di pianificare gli interventi necessari in un’ottica di concreta sostenibilità e fattibilità”.
Infine si sottolinea la necessità di “prevedere il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, dell'Anci e dell'Upi già nella prima fase di stesura dei provvedimenti e non solo al momento dell’acquisizione del parere in Conferenza Unificata, anche per concordare preventivamente la tipologia di enti più idonea per le sperimentazioni”.
( red / 05.08.22 )
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