(Regioni.it 4349 - 04/08/2022) Lo stato di siccità resta grave. “E' una situazione idricamente critica, che abbisognerà di tempo per essere recuperata, perché stiamo utilizzando riserve pluriennali – spiega Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi).

Sono ancora deboli i benefici che le piogge hanno apportato soprattutto al Nord (in Piemonte sono caduti circa 30 millimetri di pioggia in 7 giorni, nel Ferrarese meno di 17 millimetri in un mese).

Tra i laghi del Nord continua a decrescere il livello del lago Maggiore (rimane solo il 10,8% di risorsa ancora utilizzabile), mentre il Lario segna --0,6% sullo zero idrometrico (nuovo apice negativo: - cm. 39.9), il Garda è al 29,3% e l'Iseo è al 5,7% del riempimento.

Al Nord i fiumi hanno registrato leggeri aumenti di portata, ma peggiora la situazione idrologica nelle regioni centrali, che non hanno beneficiato poco delle piogge.

I fiumi di Toscana, Umbria, Lazio e Marche sono al minimo, qualcuno in secca, e i laghi sono tutti scesi di livello. Anche al Sud riserve idriche in calo, dal Molise alla Campagna, dalla Puglia alla Basilicata. In Piemonte c’è un confronto anche sulle criticità dovute alla crisi idrica che ha interessato la pesca sportiva  

Intanto per il Po e per la pianura Padana le piogge dei giorni scorsi hanno migliorato lo stato idrologico del fiume.

Per la prima volta da inizio estate le portate tornano in linea coi minimi mensili storici del periodo e il cuneo salino - ovvero l'intrusione dell'acqua del mare nel Delta - arretra di 5-6 chilometri rispetto alla quota record dei 40 raggiunti. Lo evidenzia l'Osservatorio dell'Autorità distrettuale del fiume Po - MiTE riunitosi per fare il punto sulla situazione.

In Lombardia l'assessore alla Montagna della Regione Lombardia Massimo Sertori, spiega che “cominciare la stagione irrigua con a disposizione il 38% d'acqua e riuscire a salvare circa il 75-80% del primo raccolto credo sia stato un mezzo miracolo".

Attraverso gli accordi con i gestori idroelettrici "ci eravamo presi l'impegno di dare copertura fino al 25 luglio, poi abbiamo tirato fino a fine mese, adesso i gestori stanno dando l'input di invasare e di riempire le dighe" per garantire la produzione di elettricità.

Mentre chiude temporaneamente il principale itinerario di salita al Cervino dal versante valdostano dopo che ieri si è staccata una frana di pietre e rocce e 13 persone sono state evacuate in elicottero. Dal 20 luglio scorso le guide alpine hanno deciso di sospendere le ascese lungo questo itinerario per il rischio di crolli legato alla siccità.