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Pnrr e infrastrutture: andamento conferma risultati
(Regioni.it 4346 - 01/08/2022) il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, sottolinea di essere "orgoglioso della Toscana, di come sta reagendo. A fronte di quel 3,4% di crescita del Pil italiano, superiore alla Germania e alla Francia, la Toscana recita un ruolo fondamentale soprattutto in settori come la moda, l'innovazione e il turismo. La Toscana sta trainando una crescita, uno sviluppo di cui beneficia tutto il Paese".
Per Giani quindi "è importante tornare a parlare di turismo come fonte fondamentale di crescita”.
Dati positivi dall’andamento dell’economia. L’Istat rileva che il numero di occupati a giugno 2022 supera quello di giugno 2021 dell’1,8% (+400mila unità); l’aumento è trasversale per genere ed età. L’unica variazione negativa si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,6 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+0,9 punti) perché, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva. Rispetto a giugno 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-13,7%, pari a -321mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,0%, pari a -400mila).
Il numero di occupati aumenta per effetto della crescita dei dipendenti permanenti superando i 23 milioni. Rispetto al 2021, il numero di occupati sale dell'1,8% (+400mila) soprattutto per i lavoratori dipendenti che, a giugno, sono 18 milioni 100 mila, il valore più alto dal 1977.
Nell’Unione europea la disoccupazione al minimo storico del 6,6% secondo Eurostat, l’ufficio statistico europeo.
"L'economia italiana si è ripresa in modo forte dal Covid" ma ora si trova ad "affrontare nuove grandi sfide", afferma il Fondo monetario internazionale (Fmi) nell'Article Iv sull'Italia, sottolineando che assicurare "un'adeguata fornitura di energia è un priorità". "Rinvigorire il trend di crescita è essenziale per rafforzare i conti pubblici".
Fmi plaude all'impegno per il Pnrr e "raccomanda" di continuare sulla strada per "aumentare la produttività, gli investimenti e il potenziale di crescita, ma anche per accelerare la transizione verde.
Per la Sace (Servizi assicurativi e finanziari per le imprese) gli investimenti contenuti nel Pnrr e destinati alle Infrastrutture, rappresentano un cambio di passo evidente rispetto al passato. E' quanto evidenza il rapporto della Sace sulle Infrastrutture: “L'aumento atteso degli investimenti in infrastrutture segna un cambio di passo evidente rispetto al passato e permetterà al Paese di sanare alcune criticità e ritardi infrastrutturali e innescare un circolo virtuoso a beneficio della competitività delle nostre imprese e dell'economia nel suo complesso.
Il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini a commenta così il Rapporto Sace: “Il confronto internazionale mostra che in Italia gli investimenti in infrastrutture cresceranno nei prossimi anni più che negli altri paesi, anche oltre il 2026, anno di conclusione del Pnrr, portando il rapporto tra spesa per infrastrutture e Pil al massimo storico. Come dimostra il Rapporto, lo slogan 'Dieci anni per trasformare l'Italia' che ho usato fin dal primo giorno del mio mandato si è trasformato in decisioni concrete, condivise non solo dal Governo, ma anche dalle Regioni e dagli Enti territoriali. Ora si tratta di proseguire su questa strada, decidendo l'allocazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 e dei fondi europei 2021-2027 (oltre 130 miliardi in complesso), nonché di quelli della prossima legge di bilancio, per completare il disegno che il Mims ha offerto al Paese con il recente Allegato infrastrutture, logistica e mobilità al Def”.
( gs / 01.08.22 )
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