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Documento approvato il 6 luglio e sottoscritto il 12 luglio
(foto archivio us)
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Protocollo di collaborazione fra Conferenza delle Regioni e Camera Nazionale Moda
(Regioni.it 4341 - 25/07/2022) La Conferenza delle Regioni, nella riunione del 6 luglio, ha approvato il testo del “Protocollo di collaborazione” con la Camera Nazionale della Moda Italiana, sottoscritto poi dal Presidente, Massimiliano Fedriga, a dal Presidente, Claudio Capasa il 12 luglio e reso noto con un comunicato stampa congiunto il 18 luglio.
Si riporta di seguito il testo integrale del “Protocollo di collaborazione tra la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Camera Nazionale della Moda Italiana”.
Con le premesse seguenti:
- la Camera Nazionale della Moda Italiana rappresenta i brand italiani più importanti del prêtà-porter alto di gamma e dell’alta moda italiana e che insieme realizzano oltre il 50% del fatturato
dell’intero settore;
- il settore della moda è composto da oltre 67 mila aziende che occupano circa 600 mila lavoratrici e lavoratori alle quali vanno aggiunte le imprese del terziario che impiegano ulteriori 600 mila addetti;
- l’industria della moda concorre in modo determinante alla creazione di valore economico e che nel 2022 si stima raggiungerà un prodotto di circa 92 miliardi, non raggiungendo ancora i livelli pre-pandemia;
- il comparto moda è un forte driver per l’export che ha fatto registrare nel 2021 un attivo commerciale di circa 34 miliardi euro;
- il settore della moda e del design è uno strumento di promozione all’estero dell’immagine e dell’eccellenza italiana e che, in quanto tale, è un forte attrattore di turisti stranieri.
E le considerazioni a seguire:
E le considerazioni a seguire:
- per rilanciare il Paese è necessario mettere in campo delle azioni che supportino le nostre filiere strategiche del settore della moda;
- l’industria della moda nei prossimi anni avrà un importante turn-over fra gli addetti che coinvolgerà almeno il 10% dei lavoratori e che, di conseguenza, avrà bisogno di creare e formare nuovi addetti da impiegare nelle aziende della filiera;
- le Regioni e le Province autonome hanno specifiche competenze nella materia della formazione professionale e nella definizione e realizzazione delle politiche attive del lavoro.
Constatati i seguenti punti:
Constatati i seguenti punti:
- la pandemia ha ridotto drasticamente la presenza di turisti stranieri ed è necessario rilanciare il settore per consentire al Paese una crescita economica stabile;
- i brand della moda sono dei veicoli di comunicazione molto importanti e possono fungere da attrattori di fruitori da ogni parte del mondo;
- le Regioni intendono sviluppare un progetto Paese che valorizzi le specificità di ogni territorio ma all’interno di un quadro unitario di riferimento.
Riteniamo che una collaborazione fra pubblico (le Regioni e le Province autonome) e privato (le aziende della moda) può essere uno strumento fondamentale per dare una spinta al rilancio del Paese.
Tutto ciò premesso e considerato: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Camera Nazionale della Moda Italiana si attivano, ognuno per le proprie competenze, a sviluppare i seguenti programmi di lavoro:
Tutto ciò premesso e considerato: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Camera Nazionale della Moda Italiana si attivano, ognuno per le proprie competenze, a sviluppare i seguenti programmi di lavoro:
- Progetto “Rilancio Italia”: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome coordinerà le Regioni e le Province autonome per promuovere con la Camera Nazionale della Moda Italiana una campagna di comunicazione con l’obiettivo di attrarre turisti – con particolare riferimento ai Paesi molto interessati al made in Italy - sui territori delle singole Regioni anche mediante l’organizzazione di visite all’interno delle aziende che aderiranno all’iniziativa di comunicazione;
- Progetto “Creare competenze”: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome attiverà un monitoraggio per verificare i progetti formativi in corso e, su tale base, sensibilizzerà le Regioni e le Province autonome a costruire un progetto formativo comune con il contributo della Camera della Moda. Le aziende si renderanno disponibili per l’organizzazione di corsi di formazione in collaborazione con le Regioni interessate ed anche per la definizione di argomenti prioritari su cui concentrare le attività formative. A tal fine, in una prima fase, possono essere individuati progetti pilota per una verifica delle linee di azione individuate nel presente protocollo d’intesa.
Per l’attuazione del presente protocollo d’intesa viene costituito un gruppo di lavoro tecnico composto da rappresentanti indicati dai firmatari con l’obiettivo di coordinare le attività necessarie alla realizzazione dei due progetti sopra menzionati, nonché definire ogni altra utile iniziativa da intraprendere congiuntamente.
Per l’attuazione del presente protocollo d’intesa viene costituito un gruppo di lavoro tecnico composto da rappresentanti indicati dai firmatari con l’obiettivo di coordinare le attività necessarie alla realizzazione dei due progetti sopra menzionati, nonché definire ogni altra utile iniziativa da intraprendere congiuntamente.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Camera Nazionale della Moda Italiana si impegnano a diffondere il presente protocollo e a sostenere le iniziative che da esso deriveranno.
( red / 25.07.22 )
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